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Festa trash in piazza del Plebiscito per l’addio al nubilato di Tony Colombo con sorpresa alla sua futura moglie Tina Rispoli: tutto facendosi beffe del prefetto di Napoli

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Una festa in piazza del Plebiscito con due o tremila fan abbigliati e addobbati in maniera spesso un po’ barocca per una festa di addio al nubilato. L’hanno fatto passare per un flash mob, ma nella piazza simbolo di Napoli è andata in scena una sorta di sceneggiata dove si è celebrato un anticipo del futuro matrimonio tra Tony Colombo,  cantante trash neomelodico palermitano, e la sua futura moglie, Tina Rispoli, una vedova di camorra (il marito Gaetano Marino fu assassinato sul lungomare di Terracina) che passa così a seconde nozze. Tutto si è svolto sotto le finestre della stanza da letto del prefetto di Napoli Carmela Pagano che forse ne sarà rimasta disturbata (per il casino) o piacevolmente accompagnata nel suo sonno, di fatto però si è consumato l’ennesimo scempio sulla pelle di Napoli. Nessuno aveva chiesto l’uso della piazza per una festa di addio al nubilato, non c’erano autorizzazioni di polizia per svolgere un concertino con 3 mila e passa persone ad applaudire il cantante neomelodico, non c’erano presidi di sicurezza e per fortuna è andata bene. Ma non  si può vedere montare un palco per un concerto, vedere mezzi attraversare la piazza per costruire una festa e non chiedersi che cosa fosse. Comunque sia ieri c’è stata la festa del cantante e della sua futura moglie. L’organizzazione della festa perfetta.

Palco, scatola di polistirolo enorme che si apre nel momento in cui Tina Rispoli, la futura moglie del cantante scende da una limousine che qualcuno aveva convinto che di andare a festeggiare l’addio al nubilato con le amiche e invece si è ritrovata dentro questa scatola enorme, su un palcoscenico enorme, al centro della piazza simbolo di Napoli. E chi ha trovato la signora Rispoli? Tony Colombo, il suo amore, che accompagnato dalla sua band per la prima volta ha cantato in pubblico il suo nuovo singolo, “Ti amo amore mio”, una dedica d’amore alla sua futura moglie. Un album che sarà lanciato e messo in vendita dal giorno del matrimonio. Attorno alla coppia di futuri sposi una coreografia di 40 ballerini coadiuvati dal ballerino Gianni Sperti e da Tina Cipollari (sarebbe bello sapere il cachet), che ha era la madrina della serata, hanno ballato e allietato il momento.  Giovedì 28, ore 11, il giorno delle nozze di Tony e Tina, sarà pubblicato il video che è stato registrato e sarà disponibile su tutte le piattaforme digitali l’album. Non poteva mancare in scaletta “Ti aspetto all’altare”, una delle canzoni più apprezzate dell’artista, che dalla scorsa estate è diventata la serenata per antonomasia.

Insomma Tony Colombo non ha badato a spese per “meravigliare” la sua amata. Ha “solo” dimenticato di chiedere di usare piazza del Plebiscito, ha dimenticato di aspettare l’autorizzazione, non ha dunque pagato occupazione di suolo pubblico, ha esposto tante persone a rischi e pericoli che sono normali ad un evento pubblico con migliaia di persone che devono essere per questo motivo autorizzati dalle autorità di pubblica sicurezza.

Al prefetto di Napoli (che va a dormire presto) e ai suoi collaboratori basterà guardare questi filmati che sono sul web, sono pubblici, per capire che quello andato in scena davanti il palazzo della Prefettura tutto era eccetto che un Flash Mob: c’è un palco che hanno montato, c’è una enorme scatola di polistirolo, tappeti rossi, droni, selve di telecamere, attrezzature musicali, gruppi elettrogeni, casse, aggeggi per sparare coriandoli, una società che si occupa di sicurezza, un accorsato e accorato ufficio stampa e migliaia di persone. Con tanto di organizzazione di una video clip finale per il prossimo album. A Napoli e ai napoletani resterà un po’ di monnezza da raccogliere a terra. E le polemiche che non mancheranno.

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Guida ubriaco, si scontra con 3 moto e muore centauro, arrestato

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E’ risultato positivo all’alcol test il conducente della Fiat Punto che oggi si è scontrato con tre moto lungo la statale 108 bis “Silana di Cariati” che porta a Lorica. Nell’urto un centauro 37enne di Settingiano (Catanzaro) è morto, e altri due sono rimasti gravemente feriti. Dopo i risultati, i carabinieri della Compagnia di Cosenza hanno arrestato l’uomo, un 41enne, con l’accusa di omicidio stradale e lo hanno posto ai domiciliari.

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Scossa di terremoto di magnitudo 3.1 fa tremare il Vesuvio, molta paura ma nessun danno

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Un terremoto di magnitudo 3.1 della Scala Richter ha colpito alle 5,55 alle pendici del Vesuvio. L’evento sismico, che ha avuto luogo a una profondità di circa 400 metri, è stato distintamente avvertito dagli abitanti delle zone circostanti, in particolare nei piani alti degli edifici.

Gi esperti hanno definito la scossa come un evento “inusuale” e hanno confermato che non ci sono stati segnali di un incremento dell’attività vulcanica. L’epicentro del terremoto è stato localizzato vicino al Monte Somma, una zona storicamente monitorata per la sua vicinanza con il vulcano.

La comunità locale ha reagito con una comprensibile apprensione, ma, fortunatamente, non sono stati segnalati danni a persone o strutture. Le autorità locali nelle prossime ore decideranno se mantenere aperte le scuole. Intanto c’è da rassicurare  la popolazione sulla gestione dell’evento.

Ieri, alle 5,45, dall’altra parte di Napoli, in un’altra area vulcanica, nei Campi Flegrei, c’è stata una scossa di magnitudo 3.9. Anche in quel caso paura tanta ma nessun danno.

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“Due uomini dei servizi segreti vicino l’auto di Giambruno”, le rivelazioni del Domani

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Due uomini fuori dalla villetta di Giorgia Meloni, la notte tra il 30 novembre e l’1 dicembre. Armeggiavano attorno all’auto dell’ex compagno, Andrea Giambruno, mentre la premier era in missione a Dubai. Nell’episodio, però, non sono stati coinvolti “appartenenti ai Servizi” e la sicurezza della premier “non è mai stata posta a rischio”. Così il sottosegretario Alfredo Mantovano interviene dopo che un articolo apparso oggi sul Domani ha riferito sull’allarme scattato in quella occasione. Nella ricostruzione del quotidiano, un’auto si avvicina alla villetta nel quartiere Torrino.

Scendono due uomini, accendono una torcia o un telefonino e si mettono a trafficare attorno alla macchina di Giambruno. A sorvegliare la scena c’è però una volante della Polizia appostata in servizio di vigilanza. Un agente scende e chiede conto ai due dei loro movimenti. Gli uomini si identificano come “colleghi” senza però mostrare documenti di riconoscimento e si allontanano. Sull’accaduto viene stilato un rapporto che finisce alla Digos; vengono avvertiti – sempre secondo l’articolo del Domani – il capo del Polizia, Vittorio Pisani, il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, l’Autorità delegata alla sicurezza della Repubblica, Mantovano e la stessa premier.

Sarebbe stata informata anche la procura della Capitale. Inizialmente i sospetti ricadono su due uomini dell’Aisi, l’Agenzia d’intelligence per la sicurezza interna, che fanno parte della scorta di Meloni. I due vengono quindi trasferiti all’Aise, l’agenzia che invece si occupa dell’estero. In seguito però le indagini dell’Aisi scagionano gli 007 che quella notte – e lo testimonierebbero le celle telefoniche – si trovavano altrove.

I due potrebbero essere stati banalmente ladri alla ricerca di qualcosa nell’auto di Giambruno. Il fatto, secondo il quotidiano, avrebbe influito anche sulla nomina del nuovo direttore dell’Aisi, sbarrando la strada ad uno dei papabili, Giuseppe Del Deo, alla guida del gruppo dell’Agenzia che ha investigato sul caso. Mantovano non entra nei dettagli della vicenda, ma si limita a rivelare di averne dato notizia il 4 aprile nella sua audizione al Copasir, dove ha chiarito che “gli accertamenti svolti per la parte di competenza dell’intelligence hanno consentito con certezza di escludere il coinvolgimento di appartenenti ai Servizi, e che la sicurezza del presidente Meloni non è mai stata posta a rischio”.

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