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Cronache

Caos Campidoglio, si dimette Frongia ma il sindaco Virginia Raggi resiste

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Nubi nere sul Campidoglio. All’indomani dell’arresto del presidente dell’Assemblea Capitolina, Marcello De Vito accusato di corruzione, oggi si dimette l’assessore allo Sport Daniele Frongia, dopo la notizia dell’indagine a suo carico nell’ambito del filone principale dell’inchiesta Stadio della Roma. La sindaca Virginia Raggi, assediata dalle opposizioni che ne chiedono le dimissioni, resiste e cerca di voltare pagina: in giornata chiama il neo presidente in pectore del consiglio comunale, Enrico Stefa’no, e chiede una verifica immediata su tutti gli iter dei progetti citati nell’ordinanza della Procura – l’are dell’ex Fiera di Roma, gli ex mercati generali, l’ex stazione Trastevere. Sullo Stadio la due diligence dell’iter e’ gia’ stata fatta e ha dato risultato positivo. Il leader della Lega, Matteo Salvini, interviene con prudenza e solo sull’arresto dell’ormai ex pentastellato Marcello De Vito: “Non commento una vicenda di cui non conosco gli atti. Mi auguro solo che questo non blocchi la realizzazione di opere che servono a Roma”. Per i 5 Stelle, invece, e’ il vicecapogruppo del Movimento alla Camera e ‘referente’ del Campidoglio nei gruppi parlamentari, Francesco Silvestri a chiarire: “Non c’e’ nessun sistema 5 Stelle, la sindaca e’ giusto che vada avanti”. Frongia confida “nell’imminente archiviazione del procedimento risalente al 2017” e anche i suoi legali prospettano “a breve una richiesta di archiviazione”, ma “per una questione di opportunita’ politica, nel rispetto del M5S” annuncia l’autosospensione dal Movimento e la riconsegna della deleghe allo Sport in Campidoglio. Una scelta netta che arriva dopo la bufera giudiziaria di ieri che ha portato amarezza e disorientamento tra assessori e consiglieri. Una scelta che pero’ non appare irrevocabile. “Avanti compatti, abbiamo un progetto comune”, l’appello lanciato ieri sera alla sua maggioranza dalla sindaca Raggi. Che, dopo aver serrato le fila, oggi e’ stata a lavoro in Campidoglio. Come sempre. Se il nuovo presidente dell’Aula designato ha gia’ un nome, quello di Enrico Stefa’no (esponente del Movimento gia’ vicepresidente dell’Assemblea Capitolina) a Palazzo Senatorio si stanno studiando le modalita’ tecniche per il subentro a De Vito, ora sospeso dalla presidenza. A fare quadrato attorno alla giunta pentastellata e alla sindaca e’ tutto M5S. “Non abbiamo motivo per togliere la fiducia politica a Virginia Raggi, conosciamo di persona l’impegno che sta mettendo” su Roma, afferma il ministro per i Rapporti con il Parlamento Riccardo Fraccaro che distingue le posizione dell’ex presidente d’Aula De Vito e di Frongia: “Le notizie su De Vito sono gravissime, su Frongia credo non ci siano notizie gravi e quindi ci prendiamo un po’ di tempo per valutare”. Intanto le opposizioni attaccano a testa bassa l’amministrazione grillina, tanto a Palazzo Senatorio, quanto alla Camera. Qui, in giornata, i deputati di FdI intonano, ironicamente, lo slogan “O-ne-sta’, O-ne-sta’”, un tempo cavallo di battaglia di un MoVimento “all’ultimo stadio”. Per il Pd “la Raggi deve prendere atto, come le diciamo da tempo, che questa amministrazione e’ arrivata al capolinea”.

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Stupro di gruppo: gli imputati rinunciano all’abbreviato

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Si svolgerà con il rito ordinario il processo ai sei ragazzi palermitani accusati di aver violentato, a luglio scorso, una 19enne al Foro Italico. Gli imputati avevano presentato richiesta di ammissione al rito abbreviato condizionando l’istanza a una serie di nuove attività tra le quali l’esame in aula della vittima che il gup ha però respinto. La 19enne peraltro è stata sentita dal Gip di Palermo, Clelia Maltese, nel corso di un incidente probatorio, due mesi e mezzo fa. Il giudice ha invece deciso di accogliere la richiesta di disporre una consulenza tecnica sul telefono della ragazza, ma i difensori hanno comunque rinunciato all’abbreviato optando per il dibattimento.

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Otto milioni evasi al fisco, tre aziende irpine nei guai

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False fatturazioni ed altrettante inesistenti operazioni transnazionali per evadere le imposte dirette e i versamenti Iva. Tre aziende operanti in provincia di Avellino sono state denunciate dalla Guardia di Finanza per una evasione complessiva di otto milioni di euro nel corso di altrettante verifiche fiscali. Cinque milioni sottratti alla tassazione dirette e 1,5 milioni all’Iva. Nel corso dei controlli è anche emerso che un professionista del capoluogo ha sottratto mezzo milione di euro all’erario facendo figurare come acquisite prestazioni tecniche, in realtà mai ricevute, ma falsamente fatturate da una società a lui riconducibile.

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Fassino denunciato, informativa Polaria trasmessa a pm

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E’ all’attenzione dei magistrati della Procura di Civitavecchia l’informativa della Polaria sull’episodio del furto di una confezione di profumo da parte del parlamentate Piero Fassino in un negozio del duty free di Fiumicino e costata una denuncia. Allegato all’incartamento anche il video di quanto avvenuto il 15 aprile scorso nello scalo della Capitale e ripreso da una telecamera di sicurezza presente nell’esercizio commerciale. Nei giorni scorsi è emerso dal racconto di alcuni dipendenti del negozio che Fassino sarebbe stato autore già di un tentativo di furto nelle scorse settimane. Spetterà ora ai pm decidere come procedere e se affidare delega alla polizia giudiziaria per svolgere ulteriori approfondimenti.

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