Collegati con noi

Cronache

15mila al corteo per Palestina a Milano, ferita un’agente

Pubblicato

del

Per la Palestina e “contro il genocidio” che si sta compiendo a Gaza. In migliaia sono arrivati a Milano da tutta Italia per partecipare al corteo nazionale contro la guerra che ha sfilato per le vie della città e al quale hanno partecipato sindacati, antagonisti, associazione dei Palestinesi d’Italia e dei Giovani Palestinesi, 15mila persone circa, anche se gli organizzatori sostengono che in piazza ci fossero oltre 20mila persone. Un corteo che si è svolto senza problemi ma nel quale ci sono stati alcuni momenti di tensione quando una decina di partecipanti, con abiti neri e il volto coperto, si è staccata all’altezza di piazzale Principessa Clotilde e ha imbrattato un supermercato Carrefour, danneggiando le vetrine con dei sassi.

Un’agente della polizia locale, che si trovava su un’auto contro cui sono state lanciate delle pietre è rimasta ferita alla testa in modo non grave e portata al vicino ospedale Fatebenefratelli dai sanitari del 118. Altre due auto della Gdf sono state danneggiate nello stesso momento. Altri attimi di tensione in piazza della Repubblica dove un gruppo di attivisti, sempre a volto coperto, ha cercato di imboccare via Turati per raggiungere il consolato degli Stati Uniti, e ha lanciato oggetti e anche due ordini incendiari – che non si sono accesi – contro gli agenti in tenuta antisommossa che hanno impedito l’accesso e li hanno fatti indietreggiare.

Ma si è trattato solo di brevi momenti. Il corteo, monitorato da polizia, carabinieri e polizia locale, è arrivato a destinazione in largo Cairoli intorno alle 17.15. Tra i cartelli esposti, anche alcune sagome “insanguinate” di politici, tra cui la premier Giorgia Meloni, il ministro delle infrastrutture Matteo Salvini, il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu e i ministri Guido Crosetto e Giuseppe Valditara (“Predicano ‘pace’ ma diffondono odio e violenza” ha commentato il segretario della Lega). C’è stato anche chi ha appeso allo zaino un avviso alle forze dell’ordine, dopo quello che è accaduto ieri a Pisa: ‘Ad ogni manifestante picchiato, risponderemo tutti assieme e tu poliziotto violento verrai identificato come schiavo dello Stato”.

Presente alla manifestazione, a pochi passi da piazzale Loreto, anche l’ex deputato 5 Stelle Alessandro Di Battista. Bandiere di Israele bruciate, fischi alla vista di quella che sventola davanti al Pirellone, sede del Consiglio regionale ma soprattutto inviti a “fermare il genocidio” sono stati il leitmotiv del corteo milanese. Ma manifestazioni si sono svolte anche in altre città. In Friuli-Venezia Giulia gli attivisti sono scesi in piazza sia a Trieste che a Udine, a Roma è andato in scena un flashmob in piazza del Campidoglio a cui ha partecipato anche il segretario della Cgil nazionale Maurizio Landini.

Qui diverse associazioni tra cui Anpi, Acli e studenti hanno sventolato una grande bandiera della pace mentre a Torino, gli studenti del Collettivo di Giurisprudenza hanno fatto sapere di aver presentato un esposto alla Corte penale internazionale dell’Aja “per capire – hanno scritto in una nota – se Netanyahu è solo un premier incapace di difendere il proprio popolo o meriti di essere incriminato per aver deliberatamente ignorato i segnali di pericolo relativi al 7 ottobre, al fine di avere una giustificazione per perseguire quella che sembra essere una sua scelta strategica per risolvere il conflitto palestinese”.

Advertisement

Cronache

Forte scossa di terremoto all’alba tra Napoli e Pozzuoli, in migliaia svegliati con la paura

Pubblicato

del

Mattinata di grande paura per i residenti nell’area del supervulcano dei Campi Flegrei. Alle 5.44 circa, infatti, c’è stata una scossa di terremoto di magnitudo 3.9 della scala Richter. Una scossa in mare, nel Golfo di Pozzuoli. La scossa è stata avvertita dalla popolazione tra Pozzuoli e l’area Ovest di Napoli; in molti, infatti, sono stati svegliati dal terremoto. Moltissime le telefonate ai centralini dei vigili del fuoco e delle forze dell’ordine. Alcune squadre della protezione civile potrebbe uscire subito per verificare eventuali danni,

 

 

Continua a leggere

Cronache

Milano, diciottenne ucciso a colpi di pistola nella notte

Pubblicato

del

Nella notte scorsa assurdo delitto alla periferia di Milano. Un giovane diciottenne, di origine slava, è stato brutalmente ucciso con tre colpi d’arma da fuoco al torace in via Varsavia, vicino all’ortomercato. Secondo quanto emerso da una prima ricostruzione, il ragazzo si trovava a bordo di un furgone quando è stato avvicinato da un gruppo di individui che hanno aperto il fuoco.

I dettagli dell’aggressione dipingono un quadro di violenza e paura. La vittima, evidentemente ignara del pericolo, stava riposando all’interno del mezzo insieme a una donna, forse la sua compagna. Gli assassini hanno infranto i vetri del furgone per accertarsi della presenza di persone all’interno, prima di aprire il fuoco. Il giovane è stato soccorso tempestivamente dagli operatori del 118, ma purtroppo i loro sforzi sono stati vani: è spirato poco dopo il suo arrivo all’ospedale Policlinico.

La compagna del ragazzo, fortunatamente, è sopravvissuta all’attacco, ma è stata portata in ospedale in stato di choc, testimone impotente della tragedia che si è consumata sotto i loro occhi.

Le indagini sono ora nelle mani degli agenti della Polizia di Stato, impegnati a cercare di gettare luce su questo terribile crimine. La zona intorno all’ortomercato, come riportato dalle autorità, è nota per essere frequentata da roulotte e furgoni abitati, soprattutto da comunità nomadi. Tuttavia, quanto accaduto stanotte ha scosso la comunità locale e ha sollevato interrogativi su quanto sicure siano realmente queste aree.

Mentre la città si ritrova a piangere la perdita di un giovane vita spezzata troppo presto, ci si interroga anche su quali misure possano essere prese per prevenire simili tragedie in futuro. In un momento in cui la sicurezza pubblica è al centro delle preoccupazioni di tutti, è fondamentale che le autorità agiscano con fermezza per garantire la protezione di tutti i cittadini, indipendentemente dal loro status sociale o dalle loro abitudini di vita.

Continua a leggere

Cronache

Fassino denunciato per tentato furto di un profumo al duty free dell’aeroporto di Fiumicino, informativa in Procura

Pubblicato

del

Arriverà nelle prossime ore in Procura una prima informativa su Piero Fassino, denunciato per tentato furto di un profumo al duty free dell’aeroporto di Fiumicino. Gli investigatori della Polaria hanno raccolto tutti gli elementi – comprese le immagini registrate dalle telecamere del sistema di videosorveglianza – e le trasmetteranno all’autorità giudiziaria competente, quella di Civitavecchia, che valuterà come procedere. Fassino, in quanto parlamentare, non è stato ascoltato ma – spiegano fonti investigative – se vorrà potrà rilasciare dichiarazioni spontanee.

Già ieri il deputato del Pd – parlamentare per 7 legislature, ex ministro della Giustizia dal 2000 al 2001, poi segretario dem fino al 2007 e sindaco di Torino per cinque anni dal 2011 al 2016 – ha fornito la sua versione sostenendo di aver già chiarito con i responsabili del duty free la questione: “volevo comprare il profumo per mia moglie, ma avendo il trolley in mano e il cellulare nell’altra, non avendo ancora tre mani, ho semplicemente appoggiato la confezione di profumo nella tasca del giaccone, in attesa di andare alle casse”. In quel momento, ha aggiunto, “si è avvicinato un funzionario della vigilanza che mi ha contestato quell’atto segnalandolo ad un agente di polizia.

Certo non intendevo appropriarmi indebitamente di una boccettina di profumo”. Fassino ha anche sostenuto che si era offerto subito di pagarla e di comprarne non una ma due, proprio per dimostrare la sua buona fede, ma i responsabili hanno comunque deciso di sporgere denuncia. Al parlamentare del Pd, dopo quella espressa ieri dal deputato di Forza Italia Ugo Cappellacci, è arrivata la solidarietà del coordinatore di Fratelli d’Italia in Piemonte Fabrizio Comba. “Conosco l’uomo e il politico integerrimo, il tritacarne mediatico in cui è stato infilato è indecoroso per la sua storia personale e, quindi, anche per la storia del nostro paese. E’ un avversario politico – ha concluso Comba – ma non per questo mi permetto di dubitare della sua integrità, convinto delle sue straordinarie qualità morali”.

Continua a leggere

In rilievo

error: Contenuto Protetto