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Cronache

Cantone attacca quei “legislatori incapaci o non del tutto in buona fede” che vogliono mettere le mani sul 416 bis

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Detta così sembra una delle tante rasi buttate lì, dentro il frullatore mediatico, giusto per dire qualcosa o per creare qualche polemica. E invece Raffaele Cantone, oggi presidente dell’Anticorruzione ma da sempre magistrato tra i più preparati d’Italia, non è uno di quelli che parlano tanto per dire qualcosa. Quest’oggi, parlando a Pisa, agli studenti dell’Università,  ha detto, riportiamo testualmente, “mi auguro che non si metta mano al 416 bis, perché, pur con tutti i limiti che vengono denunciati, è uno strumento che ha avuto effetti devastanti sulle organizzazioni mafiose”. Forse qualcuno (parliamo del legislatore, dunque del Parlamento) vuole cambiare l’unica norma che ha consentito di contrastare (ma non ancora eradicare) la mafia da questo Paese? Se Cantone dice queste cose, qualcosa deve aver subodorato. Cantone è stato per 8 anni dalla direzione distrettuale antimafia di Napoli. È il magistrato che ha dato il via allo smantellamento militare del clan dei casalesi (all’epoca sconosciuto). È il magistrato che ha per primo svelato l’affare milionario dei rifiuti dei casalesi, i rapporti e le cointeressenze di parlamentari e uomini di Governo con la cosca di Casal di Principe. E allora, con la consueta serietà, Cantone spiega pubblicamente, a studenti universitari, che il 416 bis “è una norma  che dobbiamo gelosamente conservare così com’è. Quando si interviene, anche con le migliori intenzioni, su questioni così delicate si rischia di fare danni come sta avvenendo per il voto di scambio la cui modifica sta sostanzialmente neutralizzando l’efficacia della norma originaria. Dunque bisogna tenere lontano dal 416 bis legislatori incapaci e in qualche caso non del tutto in buona fede”. Ecco, legislatori incapaci o non del tutto in buona fede. Usa queste parole Cantone. E lui non è uno che spreca parole. Spesso, chi tra queste due creature (incapaci o in malafede) che albergano in Parlamento sia più pernicioso, è difficile stabilirlo.

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Cronache

Auto in fiamme a Napoli, si blocca la zona collinare, traffico in tilt

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Un incendio di vaste proporzione ha creato notevoli problemi alla circolazione della zona collinare di Napoli: un’auto in fiamme in via Bernardo Cavallino per motivi da accertare, ha provocato una nuvola di fumo che ha costretto due squadre di Vigili del Fuoco ad intervenire. Non ci sono feriti, ma gli abitanti del quartiere hanno temuto il peggio. La zona è rimasta bloccata da poco dopo le 8 del mattino ed ancora si sta lavorando per mettere la zona in sicurezza. visto che si tratta di un’arteria importante delal zona collinare della città e densamente abitata

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Cronache

Guida ubriaco, si scontra con 3 moto e muore centauro, arrestato

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E’ risultato positivo all’alcol test il conducente della Fiat Punto che oggi si è scontrato con tre moto lungo la statale 108 bis “Silana di Cariati” che porta a Lorica. Nell’urto un centauro 37enne di Settingiano (Catanzaro) è morto, e altri due sono rimasti gravemente feriti. Dopo i risultati, i carabinieri della Compagnia di Cosenza hanno arrestato l’uomo, un 41enne, con l’accusa di omicidio stradale e lo hanno posto ai domiciliari.

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Cronache

Scossa di terremoto di magnitudo 3.1 fa tremare il Vesuvio, molta paura ma nessun danno

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Un terremoto di magnitudo 3.1 della Scala Richter ha colpito alle 5,55 alle pendici del Vesuvio. L’evento sismico, che ha avuto luogo a una profondità di circa 400 metri, è stato distintamente avvertito dagli abitanti delle zone circostanti, in particolare nei piani alti degli edifici.

Gi esperti hanno definito la scossa come un evento “inusuale” e hanno confermato che non ci sono stati segnali di un incremento dell’attività vulcanica. L’epicentro del terremoto è stato localizzato vicino al Monte Somma, una zona storicamente monitorata per la sua vicinanza con il vulcano.

La comunità locale ha reagito con una comprensibile apprensione, ma, fortunatamente, non sono stati segnalati danni a persone o strutture. Le autorità locali nelle prossime ore decideranno se mantenere aperte le scuole. Intanto c’è da rassicurare  la popolazione sulla gestione dell’evento.

Ieri, alle 5,45, dall’altra parte di Napoli, in un’altra area vulcanica, nei Campi Flegrei, c’è stata una scossa di magnitudo 3.9. Anche in quel caso paura tanta ma nessun danno.

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