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La Fifa vuole in Qatar un mondiale a 48 squadre, “ma serve distensione araba”

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“Vale la pena analizzare la questione e provarci”, aveva annunciato il presidente della Fifa Infantino nell’ultimo Esecutivo tenutosi a Roma a fine febbraio. Detto fatto. Ma stavolta piu’ che il business contera’ la politica. Il mondiale di calcio allargato a 48 squadre gia’ in Qatar nel 2022 passa da qui, almeno stando a uno studio della Federcalcio mondiale, raccolto in un documento di 83 pagine, in cui si ipotizzano i vari step – di carattere politico, logistico e legale – che potrebbero portare ad un allargamento del torneo gia’ fra due anni, in anticipo rispetto ai tempi previsti, vale a dire il Mondiale in Usa-Canada-Messico nel 2026. Per riuscirci la task force messa in campo dal capo della Fifa ha cominciato a mettere nero su bianco i nomi dei Paesi che co-organizzerebbero il Mondiale insieme al Qatar e un po’ di numeri, con i nomi degli stadi di Bahrain, Kuwait, Oman, Arabia Saudita, Emirati Arabi che potrebbero, in condizionale e’ d’obbligo, essere coinvolti. Il problema di fondo resta pero’ la delicata situazione geopolitica nella regione, visto che il Qatar ha rotto dal 2017 i rapporti diplomatici con Arabia Saudita, Emirati Arabi e Bahrain: nello studio si ipotizza quindi l’estensione del torneo ai soli Kuwait e Oman, ma qui sorgono altri ostacoli, dal momento che il Qatar non confina con nessuno di questo due Paesi e gli eventuali trasferimenti delle squadre potrebbero avvenire solo via cielo, e comunque vincolati alla chiusura degli spazi aerei legata alla situazione geopolitica. Di tutto questo si parlera’ il 14 e 15 marzo a Miami dove e’ in programma una riunione del Consiglio della Fifa che affrontera’ informalmente la questione che sara’ decisa, in un senso o nell’altro, nell’assemblea di giugno.

“E’ importante sottolineare che questo studio di fattibilita’ si basa solo su una ricerca preliminare e non e’ esaustiva”, hanno chiarito fonti della Fifa, ricordando i lavori di costruzione o ristrutturazione degli impianti che eventualmente andrebbero a supportare quelli qatarioti “dovrebbero essere completati prima 12 mesi prima dell’inizio del torneo al fine di garantirne la massima efficienza”. In Qatar gli impianti destinati ad ospitare il mondiale saranno otto e va da se’ che se il torneo passera’ a 48 squadre, serviranno almeno altre 4 strutture. Su tutto questo aleggia poi anche questioni legate ai diritti umani, con Amnesty International e una coalizione di Ong, sindacati, gruppi di calciatori e di tifosi che hanno chiesto a Infantino di confermare che “ogni eventuale Paese preso in considerazione per co-ospitare i Mondiali del 2022 dovra’ rispettare i nuovi standard sui diritti umani che si e’ data la Fifa”. “All’aumento dei Paesi ospitanti corrisponderebbero evidenti rischi per i diritti umani – ha spiegato Stephen Cockburn, vicedirettore del programma Temi globali di Amnesty – soprattutto per quanto riguarda il possibile massiccio sfruttamento della manodopera migrante per la costruzione degli impianti e di altre infrastrutture per i Mondiali: cio’ getterebbe un’ombra sul piu’ grande evento sportivo a livello mondiale”.

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Coppa Italia alla Juve, Vlahovic stende l’Atalanta

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La Juventus si aggiudica la 15esima Coppa Italia della sua storia. La squadra di Max Allegri si impone 1-0 sull’Atalanta, nella finale andata in scena allo stadio Olimpico di Roma, grazie al gol del suo centravanti Dusan Vlahovic e può festeggiare la conquista del trofeo, staccando ulteriormente Inter e Roma con 9 a testa. Inoltre Allegri diventa il primo allenatore nella storia a vincere cinque volte la Coppa Italia, superando a quota quattro Sven-Göran Eriksson e Roberto Mancini. Risveglio amaro per l’Atalanta di Gasperini che alla sua sesta finale deve rimandare il bis dopo quella vinta nell’edizione 1962-1963. I nerazzurri cercheranno di rifarsi in Europa League il 22 maggio a Dublino con il Bayer Leverkusen.

Allegri parte dal 1′ con la coppia Vlahovic-Chiesa, mentre la novità é Iling da quinto di sinistra con Cambiaso a destra e Nicolussi Caviglia in mezzo al campo. Gasperini, invece, sceglie Lookman e De Ketelaere in avanti, con Koopmeiners a supporto e Pasalic da mediano con de Roon che scala sulla linea di difesa con Hien e Djimsiti. La Juve parte subito forte e sblocca subito il risultato e indirizza la gara. Al 4′ servizio in verticale di Cambiaso per Vlahovic che vince il duello di fisico con Hien e, davanti a Carnesecchi, lo batte per l’1-0. L’Atalanta accusa il colpo e all’8′ nuova ripartenza Juventus iniziata da un bel tacco di Vlahovic, ma sul cross finale di Iling Jr Djimsiti mette in angolo. Passa un minuto e ancora bianconeri pericolosi: cross di Nicolussi Caviglia e Gatti manda alto. L’Atalanta prova la reazione al 10′ su una palla persa di Cambiaso, Lookman calcia di prima intenzione ma respinge Danilo. La formazione di Gasperini alza i giri e al 13′ Pasalic si inserisce centralmente ma un tocco di Bremer facilita l’uscita di Perin.

I bianconeri aspettano gli avversari per ripartire, sfruttando la grande corsa di Chiesa e delle sue mezzali, oltre alla buona vena e condizione psicofisica di Vlahovic. Al 34′ ci prova De Ketelaere ma spreca calciando alto sopra la traversa. Sul finale di tempo al 44′ Pasalic conclude dal limite ma Gatti salva la sua porta in scivolata. Ad inizio ripresa l’Atalanta si riaffaccia subito in avanti e al 50′ su un cross di Ruggeri, Iling non interviene mandando fuori giri Zappacosta. Al 51′ ci prova Lookman ma la conclusione viene deviata in angolo. I nerazzurri premono e schiacciano la Juve nella sua metà campo: al 58′ Koopmeiners di testa manda al lato. La gara si innervosisce e la Juve ne approfitta.

Al 64′ altro contropiede Juventus, con Chiesa che scarica su Vlahovic che supera due avversari e conclude ma una deviazione di de Roon consente la parata di Carnesecchi. Nell’intervento però rimane a terra de Roon dopo la grande chiusura. L’olandese esce in lacrime, al suo posto Tolói. L’Atalanta continua a pressare e al 71′ su un cross di Ruggeri, di controbalzo Miranchuk manda alto. La Juve reagisce al 74′ ma il gol di Vlahovic viene annullato per fuorigioco millimetrico dal Var, con l’attaccante che aveva deviato di testa un cross di Cambiaso. La gara è intensa e al l’Atalanta sfiora il pari: al 79′ Lookman rientra sul destro e conclude di precisione ma colpisce la parte esterna del palo. La Juve trema ma risponde e all’83’ Miretti da poco entrato colpisce la traversa con una conclusione in diagonale. In pieno recupero ancora Atalanta all’arrembaggio: al 94′ Ederson sugli sviluppi di una punizione conclude ma Perin respinge. Allegri va su tutte le furie per le decisioni arbitrali e viene espulso al 95′, ma ormai è finita e la Juve può festeggiare.

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Coppa Italia: Allegri espulso al 94′, “dov’è Rocchi?”

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Un Massimiliano Allegri furioso per una punizione concessa all’Atalanta, è stato espulso al 94′ della finale di Coppa dall’arbitro Maresca. Dopo essersi strappato giacca e cravatta di dosso, Allegri ha continuato a protestare ed uscendo ha urlato più volte verso la tribuna autorità “dov’è Rocchi?”, ovvero il designatore degli arbitri.

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Napoli, terapie per Osimhen, in dubbio per la Fiorentina

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Il Napoli si è allenato questa mattina all’SSCN Konami Training Center di Castelvolturno. Gli azzurri preparano il match contro la Fiorentina in programma venerdì allo Stadio Franchi per la 37esima giornata di Serie A (ore 20.45). La squadra ha lavorato sul campo 1 dove ha iniziato la sessione con attivazione e torello.Successivamente il gruppo è stato impegnato in seduta tecnico tattica e partitina finale.Zielinski ha svolto lavoro personalizzato in campo. Per Mario Rui lavoro personalizzato in palestra e campo. Osimhen ha fatto terapie e lavoro personalizzato in palestra. Lindstrom si è allenato in gruppo.

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