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Cronache

Le “madamin” portano in piazza a Torino mille persone per dire “Sì Tav”

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A scandire lo slogan di fronte a Palazzo Carignano, nel centro di Torino, un migliaio di persone raccolte dalle ‘madamin’ e da Mino Giachino (un leader locale di Fi), gli stessi organizzatori delle manifestazioni del 10 novembre e del 12 gennaio. “Torniamo in piazza di fronte alla continua indecisione del governo e in vista della manifestazione di domenica prossima, 17 marzo”, dicono le signore piemontesi dando vita ad un girotondo – flash mob attorno al Parlamento Subalpino. In piazza ci sono, tra gli altri, Dario Gallina e Giorgio Marsiaj, rappresentanti di quel sistema imprese che poche ore prima, nel corso di un incontro con i parlamentari piemontesi, si dicono pronti alle azioni legali qualora lunedi’ non dovessero partire i bandi. “Sono disgustato dalla situazione e dal comportamento di un governo che offende chi lavora seriamente e concretamente per dare una prospettiva di crescita al Paese”, dice il presidente dell’Api Torino, Corrado Alberto. “Se i bandi non partono senza se e senza ma, il governo vada in Parlamento e si assuma le sue responsabilita’. Se non è in grado di farlo, se ne vada a casa”, afferma in piazza il presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino.

“E’ come se il governo dicesse di far partire le manifestazioni d’interesse, sapendo gia’ che i capitolati d’appalto non saranno mai affidati – aggiunge il governatore – una roba da Repubblica delle banane”. Sull’altro fronte, i No Tav accusano le madamin di avere abbandonato “l’ultima parvenza di spontaneita’” per aprire “alla campagna elettorale”. E danno appuntamento a Roma, il 23 marzo, per la manifestazione nazionale contro tutte le opere. Ma con il passare delle ore, la soluzione del governo non sembra convincere gli stessi pentastellati torinesi. “Da quanto ho capito lunedi’ partira’ una procedura che potrebbe essere successivamente interrotta. Ma anche no. E questo non mi tranquillizza”, ammette Francesca Frediani, consigliera regionale M5S Piemonte, valsusina e No Tav della prima ora. La sindaca Appendino si dice “felice che una situazione delicata si stia risolvendo positivamente”, ma la sua maggioranza e’ in subbuglio. Se la capogruppo Valentina Sganga definisce quella del governo “una via per arrivare allo stop dei bandi”, tre consiglieri pentastellati sospendono ogni giudizio per “analizzare la bonta’ e l’efficacia della scelta effettuata”. E resta l’incertezza.

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Auto in fiamme a Napoli, si blocca la zona collinare, traffico in tilt

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Un incendio di vaste proporzione ha creato notevoli problemi alla circolazione della zona collinare di Napoli: un’auto in fiamme in via Bernardo Cavallino per motivi da accertare, ha provocato una nuvola di fumo che ha costretto due squadre di Vigili del Fuoco ad intervenire. Non ci sono feriti, ma gli abitanti del quartiere hanno temuto il peggio. La zona è rimasta bloccata da poco dopo le 8 del mattino ed ancora si sta lavorando per mettere la zona in sicurezza. visto che si tratta di un’arteria importante delal zona collinare della città e densamente abitata

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Cronache

Guida ubriaco, si scontra con 3 moto e muore centauro, arrestato

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E’ risultato positivo all’alcol test il conducente della Fiat Punto che oggi si è scontrato con tre moto lungo la statale 108 bis “Silana di Cariati” che porta a Lorica. Nell’urto un centauro 37enne di Settingiano (Catanzaro) è morto, e altri due sono rimasti gravemente feriti. Dopo i risultati, i carabinieri della Compagnia di Cosenza hanno arrestato l’uomo, un 41enne, con l’accusa di omicidio stradale e lo hanno posto ai domiciliari.

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Scossa di terremoto di magnitudo 3.1 fa tremare il Vesuvio, molta paura ma nessun danno

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Un terremoto di magnitudo 3.1 della Scala Richter ha colpito alle 5,55 alle pendici del Vesuvio. L’evento sismico, che ha avuto luogo a una profondità di circa 400 metri, è stato distintamente avvertito dagli abitanti delle zone circostanti, in particolare nei piani alti degli edifici.

Gi esperti hanno definito la scossa come un evento “inusuale” e hanno confermato che non ci sono stati segnali di un incremento dell’attività vulcanica. L’epicentro del terremoto è stato localizzato vicino al Monte Somma, una zona storicamente monitorata per la sua vicinanza con il vulcano.

La comunità locale ha reagito con una comprensibile apprensione, ma, fortunatamente, non sono stati segnalati danni a persone o strutture. Le autorità locali nelle prossime ore decideranno se mantenere aperte le scuole. Intanto c’è da rassicurare  la popolazione sulla gestione dell’evento.

Ieri, alle 5,45, dall’altra parte di Napoli, in un’altra area vulcanica, nei Campi Flegrei, c’è stata una scossa di magnitudo 3.9. Anche in quel caso paura tanta ma nessun danno.

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