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Uccise la moglie bresciana e scappò, arrestato in Tunisia

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È stato arrestato dalla polizia tunisina Chaanbi Mootaz, tunisino, destinatario di un provvedimento restrittivo italiano esteso a livello internazionale dall’autorità giudiziaria di Brescia. Lo si apprende da fonti del Viminale, le quali sottolineano come questo esito fosse stato auspicato dal governo italiano e dal ministro Matteo Salvini in particolare. L’uomo è autore dell’omicidio della moglie Daniela Bani avvenuto a Palazzolo sull’Oglio (Brescia) nel settembre del 2014.

La donna era stata ammazzata con decine di coltellate: l’assassino era scappato nel paese natale per evitare la galera. La coppia aveva due figli piccoli, che ora sono in Italia con i nonni materni. Proprio la madre della vittima, Giuseppina, poche settimane fa aveva rivolto un appello pubblico a Salvini affinché si interessasse della vicenda. Il titolare del Viminale aveva risposto, chiedendo informazioni a Tunisi. Nelle ultime ore la situazione si è sbloccata.

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Elezioni Europee: 7 nomi impresentabili tra i candidati

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Le imminenti elezioni europee si trovano sotto i riflettori non solo per le questioni politiche, ma anche per la presenza di alcuni candidati definiti “impresentabili” a causa di pendenze giudiziarie e controversie legali. Ecco un’analisi dei casi più significativi che riguardano diverse forze politiche italiane.

Forza Italia – Noi Moderati
Angelo Antonio D’Agostino: Imprenditore ed ex deputato, D’Agostino è attualmente a processo a Roma per corruzione per atto contrario ai doveri d’ufficio. La prossima udienza è fissata per il 26 giugno. La sua candidatura nella circoscrizione Sud viola l’articolo 1, comma 1, lettera b) del codice di autoregolamentazione.

Marco Falcone: Assessore all’Economia della Regione Siciliana e avvocato, Falcone è stato rinviato a giudizio per induzione indebita a dare o promettere utilità e per tentata concussione. Le prossime udienze sono rispettivamente il 26 settembre e il 28 maggio. La sua candidatura nella circoscrizione Centro viola anch’essa l’articolo 1, comma 1, lettera b) del codice di autoregolamentazione.

Luigi Grillo: Ex senatore e sottosegretario, Grillo ha patteggiato una pena di due anni e otto mesi per associazione per delinquere, turbativa d’asta e corruzione. La sua candidatura nella circoscrizione Nord-Ovest è in violazione delle stesse norme di autoregolamentazione.

Fratelli d’Italia
Alberico Gambino: Ex sindaco di Pagani, Gambino è stato dichiarato decaduto dalla carica per cause che hanno portato allo scioglimento del Consiglio comunale. La sua candidatura nella circoscrizione Sud viola l’articolo 1, comma 2, lettera c) del codice di autoregolamentazione.

Giuseppe Milazzo: Milazzo è a processo a Palermo per tentata concussione con la prossima udienza fissata per il 26 settembre. La sua candidatura nella circoscrizione Isole viola l’articolo 1, comma 1, lettera b) del codice di autoregolamentazione.

Partito Democratico
Antonio Mazzeo: Mazzeo è a processo a Roma per bancarotta fraudolenta con una prossima udienza fissata per il 4 luglio. La sua candidatura nella circoscrizione Centro viola l’articolo 1, comma 1, lettera o) del codice di autoregolamentazione.

Stati Uniti d’Europa (Italia Viva – +Europa)
Filomena Greco: Imprenditrice ed ex sindaca di Cariati, Greco è a processo per turbativa d’asta con la prossima udienza il 21 giugno. La sua candidatura nella circoscrizione Sud viola l’articolo 1, comma 1, lettera b) del codice di autoregolamentazione.

La presenza di questi candidati nelle liste per le elezioni europee solleva importanti interrogativi sulla trasparenza e l’integrità dei processi elettorali. Le violazioni del codice di autoregolamentazione mettono in evidenza la necessità di un più rigoroso controllo sulle candidature per garantire che i rappresentanti eletti siano privi di pendenze giudiziarie e di comportamenti eticamente discutibili. Le indagini e i processi in corso determineranno l’esito delle vicende giudiziarie, ma intanto il dibattito sulla moralità pubblica e sulla selezione dei candidati resta aperto.

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Morto genetista Piazza, scienziato di fama internazionale

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E’ morto, all’età di 82 anni, Alberto Piazza, genetista di fama internazionale. Con una doppia laurea, in Fisica e Medicina e Chirurgia, è stato dal 2004 al 2010 direttore del dipartimento di Genetica, Biologia e Biochimica dell’Università di Torino, presidente e direttore scientifico della Human Genetics Foundation, ente strumentale della Compagnia di San Paolo compartecipato dall’Università e dal Politecnico di Torino. Tra le sue 230 pubblicazioni è ritenuta di particolare interesse ‘Storia e geografia dei geni umani’, scritta con Luigi Luca Cavalli-Sforza e Paolo Menozzi, considerata un’opera fondamentare per cominciare a capire il rapporto fra il nostro patrimonio genetico e la storia delle civiltà.

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Il Papa, i governanti delle nazioni aprano porte di pace

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Nella solennità della Pentecoste, più che un nuovo appello di pace, è una preghiera quella che papa Francesco eleva per la fine di tutte le guerre. “Che lo Spirito porti i responsabili delle nazioni e tutti noi ad aprire porte di pace”, invoca alla recita del Regina Caeli. “Doni ai governanti il coraggio di compiere gesti di dialogo, che conducano a porre fine alle guerre”, afferma il Pontefice, con il pensiero sia al Medio Oriente sia agli ultimi sviluppi in Ucraina, soprattutto sul fronte di Kharkiv. “Le tante guerre di oggi: pensiamo all’Ucraina – il mio pensiero va in particolare alla città di Kharkiv, che ha subito un attacco due giorni fa -; pensiamo alla Terra Santa, alla Palestina, a Israele; pensiamo a tanti posti dove ci sono le guerre”, sollecita. Secondo Francesco, “lo Spirito Santo è Colui che crea l’armonia, l’armonia! E la crea a partire da realtà differenti, a volte anche conflittuali”. “Oggi, festa di Pentecoste – esorta quindi -, preghiamo lo Spirito Santo, Amore del Padre e del Figlio, perché crei armonia nei cuori, armonia nelle famiglie, armonia nella società, armonia nel mondo intero”.

E “che lo Spirito faccia crescere la comunione e la fraternità tra i cristiani delle diverse Confessioni”, dice ancora. Anche nella messa di Pentecoste in San Pietro, il Papa richiama l’azione dello Spirito per dire che “non ci arrendiamo alla forza del mondo, ma continuiamo a parlare di pace a chi vuole la guerra, a parlare di perdono a chi semina vendetta, a parlare di accoglienza e solidarietà a chi sbarra le porte ed erige barriere”. E ancora: “a parlare di vita a chi sceglie la morte, a parlare di rispetto a chi ama umiliare, insultare e scartare, a parlare di fedeltà a chi rifiuta ogni legame, confondendo la libertà con un individualismo superficiale, opaco e vuoto”. “Senza lasciarci intimorire dalle difficoltà, né dalle derisioni, né dalle opposizioni – incoraggia – che, oggi come ieri, non mancano mai nella vita apostolica”.

“E nello stesso tempo in cui agiamo con questa forza – aggiunge -, il nostro annuncio vuol essere gentile, per accogliere tutti. Non dimentichiamo questo: tutti, tutti, tutti”. Intanto ieri, mentre il Papa partecipava a Verona all’Arena di Pace, in cui davanti ai 12.500 in piedi e plaudenti abbracciava l’israeliano Maoz Inon e il palestinese Aziz Sarah, ora amici e collaboratori dopo aver perso rispettivamente i genitori per mano di Hamas e il fratello ucciso dall’esercito di Israele, un suo messaggio veniva letto nelle cerimonie per gli 80 anni della Battaglia di Montecassino. “Basta con la guerra! Mai più la follia della guerra, dell’aggressione, dell’odio e del disprezzo per l’altro!”, vi afferma. “Domini la pace! Guardate la scritta incisa sopra l’ingresso dell’Abbazia di Montecassino: Pax! Sia questa l’intenzione principale della vostra preghiera di oggi, alla quale anch’io desidero unirmi. Mentre prego per i caduti, prego con tanto più fervore per la pace”.

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