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Cronache

Morto a soli 25 anni Angus Cloud, star della tv con ‘Euphopria’

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La vita di un giovane attore promettente spezzata a soli 25 anni. È morto a Oakland in California Angus Cloud, lo spacciatore Fezco ‘Fez’ O’Neill nella serie cult di Hbo Euphoria. Secondo il suo portavoce, Cait Bailey, Cloud è deceduto nella casa di famiglia, ma Tmz riferisce di una chiamata della madre al 911, l’equivalente del 112 in Italia, per una possibile overdose. Sarebbe stato dichiarato morto sul posto. Secondo una fonte del tabloid, il giovane era alle prese con tendenze suicide in particolare dopo la scomparsa del padre in Irlanda solo una settimana fa. I due erano molto legati. “Diciamo addio ad un artista, un amico, un fratello e un figlio – si legge in una dichiarazione della famiglia -. La scorsa settimana ha seppellito il padre e ha avuto difficoltà ad accettare la perdita. L’unica cosa che ci conforta è il pensiero che Angus è ora di nuovo con il padre, il suo migliore amico”. Si sottolinea anche che l’attore aveva manifestato apertamente i suoi problemi di salute mentale.

La famiglia spera che la sua scomparsa possa far ricordare anche agli altri che questa battaglia non va combattuta nel silenzio. Compagno di classe alla Oakland School for the Arts della star di Euphoria, Zendaya, Cloud si è ritrovato attore per caso. Fu notato mentre camminava per strada a Brooklyn da Eléonore Hendricks, casting scout della serie che racconta le vicende di un gruppo di adolescenti al liceo alla ricerca di se stessi e della propria identità, tra amicizie, amori, traumi passati e presenti, sesso e droga. Inizialmente il giovane pensò che si trattasse di una truffa. Dopo aver avuto un colloquio con la direttrice del casting, Jennifer Venditti, si è ritrovato ad essere il co protagonista per le prime due stagioni. Cloud interpretava Fez in modo così naturale al punto da far sospettare che il giovane fosse identico al personaggio.

Lui ha sempre respinto questa teoria. “Mi infastidisce – disse in un’intervista a Variety – quando le persone pensano, ‘deve essere proprio facile! Sei te stesso’. ‘Perché non fate voi? – Dico io – Non è così semplice. Do me stesso al personaggio, credete ciò che volete, non ha niente a che fare con me”. “Angus era unico – ha detto ricordandolo Sam Levinson, ideatore e sceneggiatore di Euphoria -. Era troppo speciale, troppo di talento e davvero troppo giovane per lasciarci. Come molti di noi, ha avuto problemi con le dipendenze e la depressione. Spero che sapesse quanti cuori ha toccato. Gli ho voluto bene e gliene vorrò sempre. Riposa in pace”. “Angus aveva un dolce sorriso ed era un’anima generosa – ha detto a Hollywood Reporter Mason Shea Joyce, interprete del giovane Fez nella serie -. Mai troppo impegnato per una chiacchierata o un discorso di incoraggiamento. È stato un onore recitare come il giovane Fezco”.

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Cronache

L’Intelligenza artificiale non batterà mai un napoletano: VIDEO dal generale Luca Goretti, capo di Stato maggiore dell’Aeronautica militare

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“Una cosa è certa: l’intelligenza artificiale non riuscirà mai a battere un napoletano. Il giorno cui la AI riuscirà a fregare un napoletano quando a sua volta vi frega consegnandovi una radio che invece è un mattone: in quel caso è meglio andare a casa ma resto convinto che non ci sarà mai una intelligenza artificiale in grado di fare una cosa del genere”. E’ la battuta detta con un sorriso dal generale Luca Goretti, capo di Stato maggiore dell’Aeronautica militare nel corso di un evento a Roma, il 9 maggio scorso.

Ecco il video diventa virale sul web.

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Cronache

Militari esposti a uranio impoverito, per il Tar vanno risarciti

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Il Tar del Friuli Venezia Giulia si è espresso a favore di due militari dell’Esercito italiano, di stanza in Fvg, che avevano presentato ricorso alla giustizia amministrativa dopo essersi ammalati di cancro e non essersi visti riconoscere indennizzi e cause di servizio. I due soldati avevano partecipato a diverse missioni nei Paesi dell’ex Jugoslavia ed erano entrati, anche indirettamente, in contatto con le munizioni a base di uranio impoverito.

La notizia è riportata da Messaggero Veneto e Il Gazzettino. I due procedimenti, i cui dispositivi sono stati resi noti ieri, si concludono con esiti gemelli. Il ministero della Difesa – ricostruiscono i quotidiani -, attraverso il Comitato di verifica delle cause di servizio, per due volte aveva negato che l’insorgere di patologie tumorali fosse collegata all’uso di munizioni trattate con uranio impoverito. Il Tar del Fvg ha invece annullato il decreto ministeriale e riconosciuto la dipendenza da causa di servizio e il diritto, per i due soldati, a percepire un equo indennizzo.

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Cronache

La scomparsa della tennista Camila Giorgi, ora la cerca anche il fisco italiano

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La tennista italo-argentina Camila Giorgi, 33 anni, originaria di Macerata, irreperibile da giorni e il cui nome risulta tra le giocatrici ritirate nella lista dell’Itia, sarebbe coi suoi familiari oggetto di accertamenti fiscali da parte della guardia di finanza, che nei giorni scorsi avrebbe tentato di notificarle degli atti senza riuscire a rintracciarla.

Secondo il sito del Corriere della Sera la tennista potrebbe aver lasciato l’Italia ed essersi trasferita all’estero mentre risulterebbero accertamenti tributari disposti dalla procura di Firenze, come spiega il quotidiano.

La famiglia ha una villa a Calenzano, vicino a Firenze, città nella quale nel settembre 2021 lanciarono un brand della moda, Giomila. E’ la stessa dimora dove lo stesso anno, a giugno, fu perpetrato un furto notturno con un bottino di almeno 80.000 euro, mentre dormivano tutti, la campionessa, i suoi genitori, il padre argentino e la madre italiana, il fratello.

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