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Mercato: al Napoli idea Danso, petrodollari per Brozovic

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Dopo lo stallo legato al cambio di panchina a Napoli e alla finale di Champions dell’Inter, il calciomercato di serie A finalmente si infiamma. Proprio i partenopei appaiono i più attivi. Rudi Garcia vuole un sostituto per KIM, che per 70 milioni andrà al Bayern Monaco: al posto del coreano potrebbe arrivare KEVIN DANSO, difensore centrale del Lens, che il tecnico francese conosce bene. Per non farsi trovare impreparato il Napoli sta anche monitorando diversi profili per l’attacco ma l’intenzione è non cedere Osimehn. Anche l’Inter, che intanto non molla la pista Davide FRATTESI per il centrocampo, deve stare attenta a non perdere le proprie stelle tentate dalle “sirene inglesi” e, ormai, arabe. Nicolò BARELLA ha molti estimatori in Premier League ma viene giudicato incedibile così come LAUTARO MARTINEZ (“Sta bene con noi”, ha tagliato corto Javier Zanetti). Anche Federico DIMARCO è nel mirino delle big straniere, con un particolare interessamento del Real Madrid, ma anche lui appare blindato.

Certa la partenza di CORREA, si fanno invece più solide le speranze di rivedere in nerazzurro LUKAKU: il belga vuole trattare personalmente con il Chelsea per rimanere a Milano. L’ufficialità dell’arrivo del francese NKUNKU ai Blues rende al trattativa meno difficile. Di certo, però, il club meneghino deve incassare prima di comprare: dall’Arabia Saudita lAl-Nassr ha offerto 15 milioni per BROZOVIC, sono pochi ma un accordo con un sensibile ritocco non è impossibile. Nella girandola di attaccante rientra anche la Lazio. Si cerca un cambio per Ciro IMMOBILE ed un suo compagno di reparto: si fanno il nome di DIA della Salernitana che però chiede 30 milioni e quello di BERARDI del Sassuolo spesso a segno contro i cugini giallorossi. In entrambi i casi i biancazzurri vorrebbero offrire CANCELLIERI come contropartita. Anche quest’anno Milinkovic-Savic viene dato in uscita: la Juve ci riprova e offre ZAKARIA di rientro dal Chelsea, Lotito vuole almeno 35 milioni. I bianconeri, in attesa dell’arrivo del nuovo ds Giuntoli, sperano di ricavare un gruzzoletto dalla vendita dei loro giovani per poi spingere sul mercato.

Intanto, c’è da trattenere RABIOT. Dovrebbe fermarsi a Torino MILIK per il quale i bianconeri non avevano esercitato il riscatto con il Marsiglia sperando di abbassare il prezzo del cartellino del polacco. Piace Cesare CASADEI, stella dell’U21 ora al Chelsea, per il quale servono però 20 milioni. Il Milan si sta muovendo molto. Tanti i nomi che girano, da THURAM a CHUKWUEZE. L’ultimo calciatore avvicinato ai rossoneri è il turco ARDA GULER. La Roma, come la Juve, intende fare cassa vendendo qualche giovane cresciuto in casa: dopo aver ceduto TAHIROVIC per 9,5 milioni, i prossimi ad andare via potrebbero essere VOLPATO E MISSORI valutati rispettivamente nove e due milioni. A questi si potrebbe aggiungere anche IBANEZ. La Roma, tra l’altro, è proprietaria del 30% del cartellino di FRATTESI: la sua vendita gli consentirebbe un ulteriore incasso.

Il ricavato di queste operazioni sarebbe utilizzato per equilibrare i conti e prendere il centrocampista franco tunisino Ellyes SKHRI. Le altre squadre non si sono ancora mosse. A Lecce c’è da assorbire lo scossone della partenza del tecnico BARONI: mentre a Udine con l’addio del ds Pierpaolo Marino si chiude un ciclo. Le neo-promosse guardano con interesse agli esuberi delle big e ai giocatori delle retrocesse che vogliono continuare in serie A, nella speranza di assicurarsi un campione inespresso.

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Ranieri lascia il Cagliari, ‘giusto andare via adesso’

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La decisione era nell’aria. Se l’aspettavano i tifosi, dopo la salvezza conquistata battendo il Sassuolo con una giornata d’anticipo. Claudio Ranieri, compiuta l’ennesima impresa della sua straordinaria carriera – cominciata proprio a Cagliari nel 1988 con la doppia promozione dalla C alla A – lascia la panchina rossoblù a fine stagione. In un video messaggio ai tifosi, il 72enne tecnico romano, però, non fa cenno del suo futuro. Continuerà ad allenare o smetterà? Di sicuro le offerte non mancano. Anche se lo stesso Ranieri ha detto più volte che il Cagliari sarebbe stato il suo ultimo club e che magari avrebbe continuato ad allenare una nazionale.

“Cagliari è e sarà sempre la tua casa. Per sempre grati, Mister”, scrive la società del presidente Giulini sul sito, in un lungo post in cui si ripercorre la carriera di Ranieri, con le sue tante imprese. La prima, nella stagione 1988/89: promozione in Serie B. L’ultima, appena domenica scorsa. Vittoria al Mapei Stadium 2-0 contro il Sassuolo e sardi matematicamente salvi. Senza aspettare l’ultima giornata, contro la Fiorentina. Che a questo punto diventerà il Ranieri day. Con tutto lo stadio che acclamerà l’uomo dei miracoli. Oltre Manica, a Leicester ne sanno qualcosa.

“Il mio viaggio è iniziato nell’88. Tre anni stupendi, poi sono andato via e sono diventato grande. Dopo la promozione in A, che magari non ci aspettavamo così immediata quando arrivai a gennaio, e questa salvezza mi sembra giusto lasciare – afferma Ranieri -. È una decisione sofferta, dura, presa a malincuore ma è giusto lasciare adesso. Preferisco andare così e non magari stare un altro anno e le cose non vanno bene. Già avevo paura nel tornare, temevo di macchiare i tre anni che ho vissuto qua e che mi hanno riempito il cuore. Nei momenti di difficoltà mi attaccavo a Cagliari e a quest’Isola felice. E non volevo venire, poi quando lessi le parole di Gigi Riva (“Claudio è uno di noi”) sono tornato. Mi son detto lasciamo stare gli egoismi e andiamo a rischiare. Adesso è giunto il momento di lasciarci. Mi auguro di essere ricordato come una persona positiva, che ha chiesto aiuto ai cagliaritani e ai sardi, senza di loro non ce l’avremmo fatta, il pubblico è stato l’uomo in più, non ci ha mai abbandonato. Ho vissuto un anno e mezzo meraviglioso. Giovedì ci sarà l’ultima partita e vi abbraccerò calorosamente”.

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Il Napoli in ritiro a Castel di Sangro, attesi in 140mila

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“Il Napoli porta sempre grande movimento e interesse. La delusione sul campo non inciderà sull’indotto turistico ed economico. In Alto Sangro ci aspettiamo le stesse presenze dello scorso anno”. A dirlo è Giovanni Dell’Armi, albergatore che gestisce alcune strutture ricettive a Castel di Sangro (L’Aquila), città in fermento per il ritorno del Napoli Calcio, che sarà in ritiro dal 28 luglio al 2 agosto, quest’anno senza trofei, ma con lo stesso entusiasmo.

In città sono attese 140mila persone, in linea con il dato registrato nell’estate 2023. L’effetto Napoli si vedrà non solo sulle presenze negli alberghi, ma anche sull’occupazione. Gli operatori, infatti, in vista dell’estate, stanno reclutando forza lavoro. “Lo scorso anno abbiamo avuto un dieci per cento in più di assunzioni negli alberghi. Anche quest’anno ci attestiamo su questa soglia” continua Dell’Armi. Si dice fiducioso anche Dario Colecchi di Federturismo, secondo il quale “il Napoli è diventato un culto per l’Alto Sangro e le prenotazioni sono già buone”.

Lo scorso anno con il Napolicampione si erano registrate oltre 100mila presenze e 7500 accessi allo stadio ‘Patini’ solo per gli allenamenti. Diecimila tifosi al giorno si erano riversati nel capoluogo sangrino per strappare un selfie con i partenopei. Il ritiro estivo aveva portato un incremento del 30 per cento sul mercato immobiliare e assunzioni negli alberghi in risalita del 10 per cento rispetto all’anno precedente.

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Roland Garros, Sinner vola a Parigi per conquistare il numero 1 della classifica mondiale

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La sensazione è che Jannik Sinner a Parigi giocherà. Troppo ghiotta per l’italiano l’occasione di poter conquistare il numero 1 della classifica mondiale. E così – dopo la rinuncia forzata agli Internazionali e il riposo a Montecarlo per l’infortunio all’anca e la conseguente terapia riabilitativa – l’italiano ha deciso di raggiungere la capitale francese con l’obiettivo di prender parte al secondo Grande Slam della stagione. L’ultima risonanza alla quale si è sottoposto non rileva problemi ma per la certezza sulla sua partecipazione ci sarà da attendere. Sinner si allenerà sui campi in terra rossa sotto la Tour Eiffel e soltanto dopo scioglierà le ultime riserve. Il Roland Garros inizia ufficialmente il 26 maggio, mentre in questi giorni sono in corso le qualificazioni. Il tabellone con i nomi degli iscritti è in via di definizione ma, come consuetudine, sarà pubblicato soltanto a ridosso dell’appuntamenti. La sensazione – come detto – è che in cima alla lista dei partecipanti ci sarà quasi certamente il nome di Sinner. L’altoatesino si è allenato a Montecarlo con la racchetta, provando movimenti sotto sforzo.

Ma i segnali positivi sono numerosi, anche quelli fatti trapelate dal suo team via social. Nella località monegasca l’aveva raggiunto dall’Australia anche coach Darren Cahill: difficile che l’ex campione decida di venire in Europa se non per un impegno importante quale può essere uno Slam. I problemi all’anca sembrerebbero superati e gli allenamenti sulla terra sembrano propedeutici proprio per i match parigini. Per raggiungere la vetta della classifica Atp, tra l’altro, Sinner non è chiamato necessariamente a vincere il torneo transalpino. Molto, infatti, dipenderà da Novak Djokovic che dovrà difendere i punti ottenuti lo scorso anno grazie alla vittoria del torneo. Il serbo ha 9.860 punti, ai quali può potenzialmente aggiungerne altri 250 vincendo il torneo di Ginevra. L’italiano ha 8770 punti e, se Djoko non arriverà in finale, diventerà primo. Se Nole invece dovesse arrivare in finale ma perdendola, Sinner dovrebbe almeno raggiungere la semifinale.

Se invece il campione della Val Pusteria dovesse arrivare in finale, al serbo sarebbe necessario vincere sia a Ginevra sia a Parigi. Alle loro spalle c’è Carlos Alcaraz che non può in nessun modo superare Sinner. Ma l’attenzione del pubblico parigino e di tutti gli appassionati di tennis è anche per Rafa Nadal. Il re indiscusso del torneo – lo ha conquistato 14 volte – è stato accolto ieri da un’ovazione al suo ingresso al campo di allenamento. La classifica deficitaria, dovuta allo stop forzato di un anno, relega lo spagnolo tra coloro che potrebbero affrontare un big già al primo turno. Il sorteggio addirittura potrebbe opporlo proprio a Sinner. In campo femminile la corsa è su Iga Swiatek: la polacca è la donna da battere. Ci proverà ancora una volta la bielorussa Iryna Sabalenka in un duello che sta segnando un’era tennistica. L’Italia punta su Jasmine Paolini nel singolo. Nel doppio la vittoria della stessa Paolini in coppia con l’eterna Sara Errani agli Internazionali di Roma, lascia ben sperare anche per il Roland Garros e, magari, anche per le Olimpiadi che si disputeranno sempre sulla terra rossa parigina.

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