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Champions e salvezza, la serie A agli ultimi verdetti

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Il terno secco sulle ruote europee è ossigeno puro per il calcio italiano uscito con le ossa rotte dal doppio flop mondiale. Inter, Roma e Fiorentina hanno lasciato il segno con orgoglio, qualità e sacrificio e si giocheranno le loro chance nelle tre finali di Coppa impreziosendo l’appeal della serie A, chiamata a risolvere gli ultimi enigmi di una stagione interminabile. È l’Inter la trionfatrice della settimana europea: Inzaghi, che era sull’orlo dell’esonero dopo 11 sconfitte, ha raddrizzato la rotta ed è pronto a sfidare il 10 giugno a Istanbul la perfetta macchina da guerra di Pep Guardiola. Vista la statura del Manchester City, sarà in ogni caso una festa, magari dopo avere alzato la Coppa Italia nell’epilogo di mercoledì prossimo con la Fiorentina. Ma il perfezionista Inzaghi vuole prima timbrare la futura qualificazione Champions per cui serve qualche punto, che spera di ottenere nel big match della 36/a giornata, domenica al Maradona, contro un Napoli ebbro di festeggiamenti e in fase di rilassamento. I tifosi partenopei sono però in fermento perché, dopo il probabile addio del ds Giuntoli, potrebbe lasciare anche Luciano Spalletti, in palese dissonanza col presidente de Laurentiis.

Ma è improbabile che Osimhen e compagni vogliano collezionare una brutta figura contro un’Inter che farà turnover in vista della finale di Coppa Italia, ma che anche con sette rimpiazzi sarà molto competitiva. Sotto esame sarà il deludente Milan strapazzato nel doppio derby, che deve tentare di risalire al quarto posto, impresa poco agevole considerando che nella penultima incrocerà la Juve. Pioli ha però sulla carta un avversario demotivato: deve giocare contro una Sampdoria retrocessa, in perenne crisi societaria, contestata dai tifosi. Fase interlocutoria per la Lazio, in fase calante ma non ancora sicura di conquistare la zona Champions: Sarri cerca punti in casa dell’Udinese che recupera Beto ma non avra’ Becao. Atmosfera effervescente invece in casa Roma dopo il pari di Leverkusen, che ha consegnato la seconda finale europea consecutiva al collezionista Mourinho. E’ prevedibile una nuova festa lunedi’ all’Olimpico contro la Salernitana ormai salva, ma che nelle ultime gare ha fermato Inter, Milan, Napoli e ha battuto l’Atalanta. Mourinho, sempre con i giocatori contati, potrà contare su Smalling e Dybala. Si è chiusa male, al di là dei demeriti, l’avventura europea della Juve (oltre a Pogba ha perso pure Fagioli) che gioca lunedì a Empoli per rafforzare il secondo posto, posizione sempre fluttuante visto il procedimento della giustizia sportiva.

La gara più drammatica del 36/o turno riguarda però due delle tre squadre in lotta per la salvezza: Il Lecce gioca in casa e cerca i tre punti che potrebbero metterla al riparo da sorprese (+5) affrontando lo Spezia che è tornato a sperare superando il Milan. I liguri, che contano sul goleador Nzola, non hanno alternative alla vittoria sperando che il Verona, che condivide la terzultima posizione, non faccia punti in casa di un’Atalanta sfiduciata, vicina all’esclusione dalle coppe per il secondo anno consecutivo. Vivace anche la volata per l’ottavo posto che vede in programma una sfida diretta: il Torino senza Sanabria ospita la Fiorentina, presa dall’euforia di due finali di coppa, ma che potrebbe risentire dei 120′ col Basilea. Qualche remota speranza ha anche il Bologna di Thiago Motta, che non vince da sei gare e gioca in casa della Cremonese che, se uscirà sconfitta, potrebbe ritrovarsi già matematicamente retrocessa.

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Ayrton Senna, trent’anni dopo: un mito e una bella persona

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Scusate il ritardo ma dopo trent’anni parlare di Ayrton che non c’è più a me fa ancora male. Soprattutto non mi piace celebrare una scomparsa. Per questo arrivo solo il giorno dopo.
L’ho conosciuto che correva in Formula Ford, si chiamava Ayrton Senna da Silva ma poi ha scelto di portare solo il cognome di sua madre, di origini napoletane e l’ho seguito durante la sua carriera, mi ha regalato molti scoop emozionanti ma il giorno che è morto non ero a Imola perché avevo l’esame di subacquea. E chi se la dimentica quella giornata: ero appena uscita dall’acqua per la prova per il brevetto open, ero a Sant’Angelo, nella mia Ischia. I miei colleghi sub mi dissero: vedi che Senna ha avuto un brutto incidente. Tornai di corsa a casa di mio fratello dove stavo in quei giorni ed accesi la tv giusto quando annunciarono che Ayrton era morto. E da allora io non me la sento di vedere la Formula 1.

Senna

Ogni volta ci provo ma troppi ricordi affollano la mia mente: Ayrton che pulisce il casco mentre siamo seduti sulle gomme nella prima intervista. Che mi fa entrare mentre sta girando uno spot pubblicitario a dispetto dello sponsor. Che si concede alle mie domande per l’Europeo mentre non parla con gli altri. Che telefona con me al mio direttore di allora, Marcello Sabbatini. E quando mi offre un suo pass per entrare al GP di Francia… E l’ultima intervista quando tutti dicevano che si sarebbe ritirato… E poi ai box suo fratello, mamma Joanna, l’impegno nel sociale per aiutare i bimbi sfortunati, la pastasciutta e quel messaggio registrato per un ragazzino ricoverato in coma all’ospedale di Imola . “Ana, non lo scrivere”, mi disse allora: pudico sempre quando faceva qualcosa per aiutare gli altri. Faceva tanto bene ma non lo diceva a nessuno. Una perdita vera, non solo per l’ automobilismo (un mondo al quale stava diventando scomodo quale paladino della sicurezza) e per la sua famiglia, ma per tutti, perché era un esempio positivo. Addio, Ayrton. Trent’anni dopo, un ricordo immutato.

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Tennis, infortunio all’anca: Sinner si ritira dal Madrid Open

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Il mondo del tennis è stato colpito da una notizia improvvisa durante il Masters 1000 di Madrid, con il numero due delle classifiche mondiali, Jannik Sinner, costretto al ritiro a causa di un infortunio all’anca destra. Questo ha dato il via libera per la semifinale al suo avversario, il talentuoso canadese Felix Auger-Aliassime, con cui avrebbe dovuto competere domani.

Il comunicato ufficiale del torneo, pubblicato su X, ha confermato il ritiro di Sinner e ha sottolineato che il giovane talento non sarà in grado di scendere in campo per l’incontro di quarti di finale contro Auger-Aliassime. Questo evento è avvenuto pochi minuti dopo che il numero tre del mondo e due volte campione a Madrid, Carlos Alcaraz, è stato eliminato nei quarti di finale da Andrey Rublev con il punteggio di 4-6 6-3 6-2.

“È molto triste dovermi ritirare dalla mia prossima partita qui a Madrid, scrive Sinner. La mia anca mi ha dato fastidio questa settimana e sta lentamente diventando più dolorosa. Seguendo il consiglio dei medici abbiamo deciso che era meglio non giocare oltre e peggiorare la situazione”.

L’infortunio di Sinner ha gettato un’ombra sulle prossime fasi del torneo, lasciando spazio a domande sulla sua pronta guarigione e sulla sua partecipazione futura agli eventi. Nel frattempo, gli appassionati del tennis aspettano con trepidazione gli incontri che seguiranno, con Fritz e Cerundolo pronti a scendere in campo, mentre domani si svolgerà la sfida attesa tra Medvedev e Lehecka.

Questo infortunio rappresenta una delusione per i fan di Sinner, che avevano sperato di vederlo competere al massimo delle sue capacità in questo torneo di prestigio. Tuttavia, l’attenzione ora si sposta sulla sua salute e sul suo recupero, con l’auspicio che possa tornare più forte che mai sulle scene del tennis mondiale.

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A Madrid Sinner avanza: ma non sono al 100%

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Una vittoria in rimonta contro un avversario ostico e giocando non al meglio delle condizioni fisiche. Jannik Sinner batte in tre set il russo Karen Khachanov e ottiene il pass per i quarti di finale del torneo Masters 1000 di Madrid. Ma la sua tenuta fisica desta preoccupazioni. Alla vigilia del match erano numerosi i dubbi sulla presenza in campo del campione di Sesto Pusteria, uscito acciaccato dalla partita ai sedicesimi con Pavel Kotov. Ed gli ormai noti problemi all’anca lo hanno sicuramente condizionato anche contro Khachanov, almeno nel primo set perso per 5-7. L’azzurro ha dovuto lottare per più di due ore per riuscire finalmente ad imporsi con un doppio 6-3 nei due successivi set. Ma la partita è stata molto compattuta. Khachanov, n.17 della classifica mondiale, non ha fatto sconti all’italiano. Sinner per rimontare ha così dovuto affidarsi soprattutto al servizio, che non lo ha abbandonato.

“Oggi è stata molto dura, il mio avversario ha giocato davvero bene – ha ammesso lo stesso Jannik – nel primo set ho fatto un po’ troppi errori, ma nel secondo ho ritrovato subito la concentrazione: nel terzo ho dovuto ricominciare a soffrire e a combattere perché nei primi due turni di battuta ho dovuto salvare palle-break, ma ho servito bene nei momenti importanti. Posso essere contento di questa prestazione e vediamo cosa succederà nel prossimo turno”. L’italiano, infatti, si nasconde: prima del torneo spagnolo aveva detto che l’impegno a Madrid va interpretato soprattutto come preparazione del torneo di Roma, al quale tiene particolarmente, e ovviamente al Roland Garros.

Per questo c’è molta attenzione sulla sua tenuta fisica. “L’anca? Bella domanda, ho giocato tanti match quest’anno, sono consapevole che possono succedere queste cose. Ho scelto di giocare all’ultimo momento: in carriera ho già vissuto questo tipo di situazioni. E comunque oggi mi sentivo meglio fisicamente anche se non ancora al 100%. Mi piace giocare e, se ho la possibilità di farlo, gioco. Inoltre sapevo che se avessi vinto, domani col giorno di riposo avrei potuto recuperare meglio”, ha chiarito lo stesso Sinner. Intanto la serie di vittorie del 2024 si allunga: sono 28 su 30 incontri giocati.

Due le sconfitte: quella in semifinale a Indian Wells con Carlos Alcaraz e quella ancora in semifinale a Montecarlo con Stefanos Tsitsipas. Giovedì il 22enne altoatesino tornerà in campo contro il vincente tra il canadese Felix Auger-Aliassime, n.35 del ranking Atp, ed il norvegese Casper Ruud, n.6 mondiale. Dall’altro lato del tabellone avanza Alcaraz che ha sofferto non poco per avere la meglio sul tedesco Jan-Lennard Struff: 6-3 6-7 7-6 il punteggio finale a favore dello spagnolo che sfiderà il russo Andrej Rublev.

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