Collegati con noi

Sport

Covid, i dati del contagio in Italia: 16.806 positivi, 72 vittime

Pubblicato

del

Sono 16.806 i positivi ai test Covid individuati nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute, ieri erano stati 15.085. Sono invece 72 le vittime in un giorno, in calo rispetto a ieri, quando erano state 103.  I tamponi molecolari e antigenici per il coronavirus effettuati nelle ultime 24 ore in Italia sono 679.462, secondo i dati del ministero della Salute. Ieri erano stati 573.775. Il tasso di positivita’ e’ al 2,47%, stabile rispetto all’2,6% di ieri. Sono invece 698 i pazienti in terapia intensiva in Italia, 12 in piu’ rispetto a ieri nel saldo tra entrate e uscite. Gli ingressi giornalieri sono 55. I ricoverati con sintomi nei reparti ordinari sono 5.298, ovvero 50 in piu’ rispetto a ieri.

Advertisement

In Evidenza

Napoli bello, Roma fortunata: è pari al Maradona

Pubblicato

del

Napoli-Roma finisce 2-2 al Maradona, con un rigore a testa segnati da Dybala e Osimhen e le reti di Olivera per gli azzurri e sul finale del ritrovato Abraham per i giallorossi appena entrato. Al 2′ colpo di testa di Anguissa, palla fuori. Occasione Roma al 6′, angolo calciato da Dybala, palla che finisce sulla testa di Pellegrini che la manda sopra la traversa. Osimhen ci prova al 7′ fermato da Ndika, che replica la manovra al 10′. Il fuoriclasse del Napoli riesce a liberarsi del difensore giallorosso solo al 18′ e tira, ma stavolta a fermarlo è Svilar che blocca. Sempre Svilar sventa poco dopo un attacco diretto di Di Lorenzo. Ancora Osimhen al 28′, nuovamente fermato da Ndika. Al 36′ Anguissa entra in area ma manda il pallone sul fondo. Tentativo quasi gol di Kvara al 39′, Svilar si alza in volo e con una mano manda in angolo. Al 45′ su punizione di Kvaratskhelia raggiunge Di Lorenzo che di testa sfiora e non segna.

Nella ripresa Politano ci prova dopo essere stato raggiunto da un tiro di Osimhen, ancora fuori la palla in una partita che vede il Napoli più propositivo ma finora senza esito. La Roma invece rimedia un calcio di rigore per un fallo di Juan Jesus su Azmoun, Dybala trasforma al 58′. Il vantaggio dura poco, perché il Napoli accorcia con Olivera su assist di Cajuste al 65′, e Osimhen prova il raddoppio al 65′ sfiorando un palo. Kvaratskhelia aggancia al 72′ un passaggio da destra di Osimhen ma la conclusione viene parata. Un minuto dopo Svilar para anche tiro del nigeriano dopo una delle sue incursioni fulminanti. Il Napoli arriva al raddoppio dopo un rigore assegnato per fallo di Sanches su Kvaratskhelia, trasforma Osimhen all’84’. Pareggia i conti il ritrovato Abraham, di testa sugli sviluppi di un angolo all’88’. Cinque i minuti di recupero

Continua a leggere

Sport

30 anni senza Ayrton Senna, nel mondo saudade senza fine per un mito dell’automobilismo

Pubblicato

del

“Un giorno che non sarà mai dimenticato dai brasiliani” titolava ‘O Globo’. E non era per celebrare la vittoria in uno dei cinque mondiali conquistati dalla nazionale del paese dove il futebol’ è un’autentica religione. No, era riferito al prossimo 1 maggio, quando saranno 30 anni dalla scomparsa, quel tragico giorno del 1994 a Imola, di Ayrton Senna. Un idolo nel suo paese, ma una icona mondiale il cui mito vive anche nelle generazioni che i prodigi del pilota non hanno potuto ammirare. Per capire cosa significhi tuttora per i suoi connazionali il ‘tricampeao’ del mondo della formula uno, morto a soli 34 anni, basta andare al cimitero di Morumbi (il quartiere dell’alta borghesia di San Paolo, di cui Senna faceva parte) dove è sepolto.

Caro Ayrton, un libro di Anna Maria Chiariello a 25 anni dalla scomparsa del grande Senna

Lì, vicino alla lapide coperta dai fiori, c’è un albero che ‘custodisce’ le testimonianze lasciate dai visitatori in onore del loro idolo scomparso tragicamente e troppo presto, ci sono anche pezzi di carta con preghiere e invocazioni, quasi degli ex voto con scritto “proteggimi” o “fammi trovare un lavoro”. Proprio così, perché Senna per tanti è una divinità, e non è certo un’esagerazione il detto secondo cui non esiste brasiliano dai 40 anni in poi che non si ricordi cosa stesse facendo in quel momento, quando da Imola arrivò la terribile notizia. Ayrton Senna è un sentimento, non solo saudade ma fede, amore, qualcosa, anzi qualcuno, che non potrà mai essere dimenticato, e in Brasile ancora oggi le sue 161 gare disputate vengono analizzate una per una, per capire quale fosse il suo segreto, oltre al talento che Dio, nel quale Ayrton credeva fortemente, gli aveva donato.

Sono giorni che a Rio, San Paolo, Porto Alegre e in ogni altro angolo del Brasile si parla e si scrive di Senna, non solo dei 30 anni dalla sua morte, ma anche, è successo a marzo, dei 40 anni dal suo esordio in F1 con la Toleman, e subito “fu l’inizio di un amore – hanno scritto i giornali locali – e della sua consacrazione”. I grandi network nazionali hanno ricordato che Senna è stato il modello di Lewis Hamilton, sette volte campione del mondo, che non ha mai nascosto l’amore per il Brasile e per quel fenomenale campione di cui possiede un casco, mentre il fenomeno di oggi, Max Verstappen ha ricordato che “le vetture di allora erano molto differenti, e sono certo che se Senna corresse oggi guiderebbe in modo diverso. Ma vincerebbe ugualmente”.

Al Corinthians, squadra del cuore del pilota è stato chiesto, in vista del trentennale di Imola, per onorare le memoria del suo tifoso così speciale di riutilizzare la maglia di qualche stagione fa, quando al posto della scritta dello sponsor sul petto dei giocatori del ‘Timao’ era stato stampato l’autografo di Senna. Intanto alcuni facoltosi appassionati stanno partecipando all’asta per acquistare la Honda NSX che Ayrton utilizzava per spostarsi nei periodi che trascorreva in Portogallo.

Apparteneva ad una persona di nazionalità britannica, di cui non si è fatto il nome, che ora l’ha messa in vendita, al prezzo base di 500mila sterline, circa 580mila euro. In Brasile non se la vogliono far sfuggire, e sarà una sfida all’ultimo real. Intanto, e soprattutto, rimane quel volto che è anche su tanti murales, amato da tutti e sinonimo di 41 gran premi vinti e tre titoli mondiali. Una striscia che avrebbe potuto continuare chissà fino a quando, ma il destino ha deciso diversamente. Di sicuro Ayrton Senna continua a vincere nei cuori della gente.

Continua a leggere

Sport

Tifosi del Napoli in silenzio 17′: poi cori contro De Laurentiis, Calzona e squadra

Pubblicato

del

Un’atmosfera insolita ha avvolto lo stadio Diego Armando Maradona durante l’ultimo incontro di Serie A tra il Napoli e la Roma. I tifosi del Napoli, in particolare quelli delle curve, hanno scelto una forma di protesta silenziosa per esprimere il loro dissenso verso la direzione del club in una stagione che si sta rivelando particolarmente difficile.

L’incontro è iniziato in questo clima quasi surreale. Il Napoli, attualmente ottavo in classifica, sta vivendo una delle sue stagioni più turbolente, segnata da risultati deludenti come l’ultima sconfitta contro l’Empoli. La scelta di non cantare è stata un modo per i tifosi di evidenziare il loro malcontento e la loro insoddisfazione per come le cose stanno procedendo sia sul campo sia fuori.

Il silenzio dei tifosi è stato interrotto solo al 17esimo minuto, quando è scaturito un coro contro il presidente Aurelio De Laurentiis.Questo tipo di manifestazione pacifica, ma estremamente eloquente, evidenzia la frattura crescente tra la base dei tifosi e la leadership del Napoli.

Continua a leggere

In rilievo

error: Contenuto Protetto