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Cultura

Lezioni in streaming e sedute di laurea on line, l’Università Suor Orsola Benincasa cambia l’offerta didattica per proteggere i suoi studenti al tempo del coronavirus

All’Università Suor Orsola Benincasa la pandemia coronavirus cambia il modello di insegnamento. Si parte con lezioni in diretta, lezioni on demand, esami e sedute di laurea via web. È partito in tempi record il piano straordinario di didattica a distanza per fronteggiare l’emergenza Coronavirus e per rilanciare il messaggio del governo e degli scienziati del #restateacasa senza intaccare i diritti e i tempi degli studenti

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L’emergenza coronavirus e le misure del Governo per contrastare il contagio da covid-19, imponendo divieti e limitazioni ad assembramenti non ha colto impreparata l’Università degli Studi Suor Orsola Benincasa di Napoli. È già operativa la piattaforma Centro di Lifelong Learning di Ateneo. Il titolo che hanno dato a questo nuovo modo di approcciare l’Università è un claim facile e sostanzialmente esaustivo, che sicuramente piacere agli studenti: “Tu resta a casa: UNISOB viene a casa da te”. È il piano straordinario di didattica online messo appunto dall’Università Suor Orsola Benincasa, già sede del più grande Polo accademico della comunicazione nel Mezzogiorno, per fronteggiare le nuove necessità didattiche al tempo del Coronavirus e rilanciare con forza anche il messaggio del governo e dei medici del #restateacasa. Un piano partito puntualmente ieri, nella data già fissata per l’inizio delle lezioni del secondo semestre.  Tre le diverse tipologie di lezioni previste. Le lezioni in diretta in modalità streaming (con la possibilità per gli studenti di segnalare via chat al docente dubbi, riflessioni e domande e ricevere risposta in tempo reale), lezioni in diretta in modalità ‘riunione’ (con la possibilità per gli studenti anche di interagire con il docente e tra di loro come abitualmente avviene nelle aule universitarie) e lezioni ‘on demand’, come nelle moderne piattaforme di fruizione di formazione online, con la possibilità, quindi, di seguire la lezione in ogni momento della giornata.

“Voglio ringraziare pubblicamente tutte le componenti della nostra ‘squadra’ di Ateneo – sottolinea il Rettore del Suor Orsola, Lucio d’Alessandro – ed in particolare il manager didattico, prof. Natascia Villani, attorno al quale abbiamo costruito un magnifico gruppo di docenti, amministrativi e studenti che ha lavorato giorno e notte da remoto per realizzare in pochissimi giorni questo importante piano di intervento a sostegno delle nuove esigenze didattiche dell’Università. Un obiettivo realizzato sfruttando anche il prezioso know-how del nostro Centro di Lifelong Learning che da anni ha sviluppato ormai moderni sistemi digitali di integrazione della didattica senza però mai trascurare la priorità dell’insegnamento ‘in presenza’ che è la vera ricchezza della formazione dei giovani, che speriamo di rincontrare presto nelle nostre aule universitarie dove si cresce quotidianamente anche e soprattutto con il confronto umano tra docenti e studenti e con la pratica professionale che noi anticipiamo in aula come momento essenziale del percorso didattico”.

Il Rettore dell’Università Suor Orsola Benincasa. Il professor Lucio d’Alessandro

Il piano di didattica online dell’Università Suor Orsola Benincasa, nato per affrontare la necessità specifica, prescritta anche dal Governo, di stare a casa durante l’emergenza Coronavirus, si estende a tutti i percorsi formativi dell’Ateneo, compresi i numerosi Master e le Scuole di Specializzazione di ogni settore.

Ed è un piano che prevede anche degli interventi amministrativi a sostegno degli studenti e delle loro attualità necessità, come il differimento del pagamento delle tasse o il rinvio a Maggio della sessione straordinaria di laurea.

Da Platone ad Elisa Frauenfelder: i grandi Maestri per ripartire con le lezioni in un momento drammatico.

Χαλεπά τὰ καλά (Le cose belle sono difficili)”. Le lezioni ‘online’ del secondo semestre dell’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli ieri sono iniziate con una citazione di Platone quanto mai appropriata al momento emergenziale che è stata l’abbrivio della lezione del filosofo Gennaro Carillo, professore ordinario di Storia del pensiero filosofico in seno al Dipartimento di Scienze umanistiche diretto da Paola Villani che domani avvierà il suo corso di Letteratura italiana e fondamenti di retorica per la comunicazione.

Una delle prime lezioni online del secondo semestre è stata quella del professor Fabrizio Manuel Sirignano

Il ricordo di una grande Maestra della pedagogia italiana come Elisa Frauenfelder, ha, invece, aperto le lezioni del Dipartimento di Scienze formative, psicologiche e della comunicazione diretto da Enricomaria Corbi. “Ieri abbiamo ripreso le lezioni con entusiasmo ed ottimismo – racconta Fabrizio Manuel Sirignano, professore ordinario di Pedagogia generale – perché, come ci ha insegnato la Frauenfelder, a cui il nostro Ateneo dedica anche una sua aula oltre ad un prestigioso Premio internazionale, le grandi sfide della complessità possono e debbono essere anche l’occasione per trovare nuovi stimoli e nuove opportunità e questo vale anche e soprattutto nei settori della didattica e della ricerca”. 

I problemi giuridici delle libertà personali al tempo dell’emergenza del Coronavirus, di cui tanto si dibatte in questi giorni, saranno inevitabilmente tra i nuovi temi delle lezioni del Dipartimento di Scienze Giuridiche, così come evidenzia il suo direttore, il costituzionalista Tommaso Frosini.

Il videomessaggio agli studenti del Rettore Lucio d’Alessandro:

 

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Nei papiri di Ercolano il luogo di sepoltura di Platone

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Dai papiri di Ercolano riemerge il luogo esatto della sepoltura di Platone nell’Accademia ad Atene: era situato nel giardino a lui riservato (un’area privata destinata alla scuola platonica) vicino al cosiddetto Museion o sacello sacro alle Muse. Lo rivela il papirologo Graziano Ranocchia dell’Università di Pisa, presentando alla Biblioteca Nazionale di Napoli i risultati di medio termine del progetto di ricerca ‘GreekSchools’ condotto con il Consiglio Nazionale delle Ricerche. La scoperta è racchiusa in mille parole nuove o diversamente lette del papiro contenente la Storia dell’Accademia di Filodemo di Gadara.

L’aumento del testo (pari al 30% in più rispetto alla precedente edizione del 1991) corrisponde all’incirca alla scoperta di 10 nuovi frammenti di papiro di media grandezza. Il testo rivela che Platone fu venduto come schiavo sull’isola di Egina già forse nel 404 a.C., quando gli Spartani conquistarono l’isola o, in alternativa nel 399 a.C., subito dopo la morte di Socrate.

Finora si era creduto che Platone fosse stato venduto come schiavo nel 387 a.C. durante il suo soggiorno in Sicilia alla corte di Dionisio I di Siracusa. I testi parlano anche della sua ultima notte, ma non solo. Diverse nuove letture forniscono un nuovo quadro delle circostanze della corruzione dell’oracolo di Delfi da parte del filosofo accademico Eraclide Pontico. Viene inoltre corretto il nome di Filone di Larissa in ‘Filione’ (allievo del grammatico Apollodoro di Atene per due anni e dello stoico Mnesarco per sette anni), che morì a 63 anni in Italia durante una pandemia influenzale.

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La Giornata del Libro con Maraini, tra letture e rose

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Incontri con scrittori, reading, presentazioni di libri, letture condivise, spettacoli, convegni. Esplodono le iniziative per la Giornata mondiale del libro e del diritto d’autore, istituita dall’Unesco, che si celebra il 23 aprile, giorno della scomparsa di Shakespeare, Cervantes e Garcilaso de la Vega, tra i sommi autori della letteratura universale. In Catalogna si festeggia San Giorgio (Sant Jordi) ed è tradizione che il 23 aprile gli uomini regalino una rosa alle donne e vengano contraccambiati con un libro. Dall’Italia parte ‘Una nave di libri per Barcellona’ che in questa edizione, la XII, ha a bordo oltre 500 passeggeri in viaggio da Civitavecchia per raggiungere la capitale della Catalogna che è un trionfo di rose e di libri.

A bordo della nave, con ospite d’onore lo scrittore spagnolo Juan Gomez Barcena, scrittori e artisti fra i quali Gabriella Genisi, Giampaolo Simi, Roberto Riccardi, Carola Carulli, Anna Maria Gehnyei, Peppe Millanta e Francesca Andronico. La cantautrice Patrizia Cirulli, che ha musicato e interpretato poesie di Garcia Lorca, Frida Kahlo, Quasimodo, D’Annunzio, Alda Merini, Eduardo De Filippo, duetterà con l’attore Gino Manfredi che leggerà alcuni brani di questi grandi poeti. Nella Giornata mondiale del libro si alza anche il sipario sulla quattordicesima edizione del Maggio dei Libri con la regina della letteratura italiana, Dacia Maraini, che il 23 aprile sarà in dialogo, al Centro per il Libro e la Lettura a Roma, con il professore e saggista Guido Vitiello, che alla lettura ha dedicato il suo ultimo lavoro, La lettura felice (Il Saggiatore). A fare gli onori di casa il presidente del Cepell Adriano Monti Buzzetti e il direttore Luciano Lanna.

Il 23 aprile è un importante nastro di partenza anche per l’inaugurazione a Strasburgo, città simbolo e casa dell’Unione Europea, del suo 2024 in veste di Capitale mondiale del Libro Unesco 2024: il 26 aprile ci sarà una serata speciale dedicata ai libri italiani condotta dalla scrittrice e insegnante Kareen De Martin Pinter. Organizzato dall’Istituto Italiano di Cultura di Strasburgo, l’appuntamento si inserisce nella Grande Lettura che sarà il filo conduttore della settimana inaugurale (23-28 aprile) di Strasbourg, Capitale Mondiale del Libro Unesco. La lettura è protagonista, tra Giornata mondiale e Salone del Libro, dal 9 al 13 maggio a Torino, delle iniziative di TikTok che l’11 maggio al Lingotto annuncerà i vincitori della prima edizione dei TikTok Book Awards. Negli ultimi anni, #BookTok ha catturato l’attenzione con quasi 32 milioni di post creati utilizzando l’hashtag, ma quest’anno l’orizzonte si amplia al SalTo24 intrecciandosi con le 7 aree tematiche del Salone approfondite con alcuni live di conversazioni e interviste.

Tra gli eventi in tutta Italia spiccano quelli di Torino che legge, la manifestazione nata per celebrare la Giornata mondiale del Libro, organizzata dal Forum del Libro con la Città di Torino, le Biblioteche civiche e le circoscrizioni, dedicata quest’anno alla lettura ad alta voce condivisa. Per la Giornata arriva anche Bing Bunny, protagonista di una delle serie animate più amata dai bambini e dalle bambine in età prescolare, con 5 miliardi di visualizzazioni su YouTube, che sarà al centro di una campagna di sensibilizzazione e promozione della lettura condivisa.

Il gioiellino è il focus di Nati per Leggere sulla lettura in famiglia fin da piccoli, e prima ancora nella pancia della mamma che “è una delle più semplici pratiche quotidiane che un genitore può adottare per far crescere bene il proprio bambino o la propria bambina” con consigli di lettura a seconda delle fasce d’età. Per esempio dai 3-4 anni, i bambini amano molto le storie che parlano della vita quotidiana, in cui possono confrontarsi con la loro realtà di gioco, di scuola, di esperienza. Il progetto promosso dall’idolo Bing si chiama Le buone abitudini e ha già coinvolto oltre 8 milioni di famiglie italiane nella promozione del benessere dei bambini 0-6 anni.

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Cambio al vertice della Scala, arriva Ortombina

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Se ne va Dominique Meyer e arriva Fortunato Ortombina, resta Riccardo Chailly fino al 2026 per poi passare il testimone, anzi la bacchetta, a Daniele Gatti: sulla futura guida della Scala “finalmente è arrivata una decisione”. “Finalmente” è l’aggettivo usato dal sindaco di Milano Giuseppe Sala in apertura della conferenza stampa con cui ha annunciato la scelta come sovrintendente di Ortombina, a conclusione di una vicenda lunga oltre un anno, andata avanti a indiscrezioni, veti, decreti legge e colpi di scena. “Una soluzione eccellente, frutto di una collaborazione istituzionale” ha detto il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, con cui inizia “una fase nuova” che segna il ritorno di un sovrintendente italiano dopo tre stranieri. “Abbiamo fatto tutto per il bene della Scala” ha assicurato Sala.

Mantovano, classe 1960, diplomato al Conservatorio di Parma, laureato in Lettere, studioso di musicologia, Ortombina è stato professore d’orchestra e corista del Regio di Parma, la lavorato all’Istituto di Studi Verdiani, e poi in vari teatri italiani prima di approdare proprio alla Scala dove è stato coordinatore artistico dal 2003 al 2007. Dal 2007 è alla Fenice di Venezia inizialmente come direttore artistico e poi dal 2017 anche come sovrintendente. Una duplice carica che probabilmente manterrà anche a Milano. Sulle sue competenze nessuno ha avuto da ridire. Forse l’unica perplessità è che “passerà dal guidare una gondola a un transatlantico”, come ha ironizzato qualcuno nei corridoi. Anche la Cgil ha riconosciuto le sue “capacità” in una nota in cui però esprime “preoccupazione” per la progettualità a lungo periodo del teatro. Ortombina al Piermarini inizierà dal primo settembre il lavoro come sovrintendente designato affiancando nella fase iniziale il sovrintendente in carica Dominique Meyer.

Il mandato del manager francese, ufficialmente partito nel giorno in cui il teatro ha chiuso per covid nel 2020, terminerà il prossimo 28 febbraio. Lui sarebbe voluto rimanere più a lungo perché, come ha detto nel marzo del 2023, dopo aver messo “a posto la Ferrari” avrebbe voluto “guidarla un po’”. Almeno un anno era la proposta uscita dall’ultimo cda. Ma dopo il confronto con il ministro Sangiuliano, alla fine gli è stato proposto di restare quattro mesi in più, fino al 1 agosto quando compirà 70 anni (una scelta, ci ha tenuto a precisare Sala, slegata dal decreto legge che prevede quella come età massima per i sovrintendenti e che per la Scala, in virtù della sua autonomia, non vale).

Meyer ha assicurato che resterà al suo posto fino alla fine del mandato, mentre rifletterà sulla proposta della proroga. Chi rimarrà fino a metà 2026 è il direttore musicale Riccardo Chailly, che inaugurerà le prossime due stagioni (il prossimo 7 dicembre con La Forza del destino e nel 2025 con Una Lady Macbeth del distretto di Mcensk di Sostakovic) prima di lasciare il compito nel 2026 a Gatti. Sul suo arrivo c’è già l’accordo anche se formalmente sarà Ortombina a proporre al cda la sua nomina a direttore musicale. E dovrà essere Ortombina anche a proporre la nomina di un direttore generale, figura cancellata da Meyer ma che Sala ha consigliato al futuro sovrintendente di ripristinare. La proposta comunque non sarà fatta a questo cda, in scadenza a febbraio, ma al futuro. E anche sulla nomina dei nuovi consiglieri si giocherà una partita importante. Ma questa è un’altra storia.

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