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Cronache

Venezia conta danni, ora Mose si alza per tre giorni

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  Nel giorno della conta dei danni milionari per il mancato funzionamento delle paratoie che dovevano difendere una citta’ messa sotto scacco da 138 centimetri di acqua, il triunvirato che governa il Mose annuncia di voler correre ai ripari. Gia’ dalla scorsa notte la lunga striscia gialla delle 78 barriere tornata a contornare l’orizzonte ha ridato tranquillita’ ai sonni dei veneziani, ma ora e’ l’intera modalita’ di gestione del meccanismo che verra’ passata al setaccio domani in vista di correttivi che appaiono non piu’ rinviabili. Le prime ad essere chiamate in causa sono state proprio le previsioni meteo. “E’ successo che gli eventi meteorologici, la grande quantita’ di acqua che e’ arrivata in laguna dai fiumi e soprattutto un vento che non si e’ mai spostato dalla costa – ricostruisce la supercommissaria del Mose Elisabetta Spitz – hanno contribuito a trattenere l’acqua nella laguna”. Il servizio meteorologico, aggiunge, “purtroppo non ci aveva indicato un rischio di marea oltre i 130 centimetri come e’ previsto dalla procedura per l’intervento eccezionale”. Ma non e’ il solo scoglio che la riunione tecnica dovra’ affrontare. A entrare in gioco e’ anche l’altezza dell”acqua che puo’ far scattare oppure no il Mose. Spitz usa parole difficilmente fraintendibili. “Non ci possiamo permette di sollevarlo a 110 centimetri come era previsto dal Comitatone per il funzionamento a regime – scandisce -. Con le dotazioni impiantistiche non completate sarebbe quasi irresponsabile'”. La Supercommissaria lascia comunque una strada aperta. “Possiamo pero’ ragionevolmente intercettare il problema – propone – cioe’ allertare il personale che deve sollevare, togliendolo dal cantiere e spostandolo verso le operazioni di sollevamento quando abbiamo anche degli avvisi di marea inferiori a 130 centimetri”. Ma non basta, c’e’ da risolvere anche la questione dell’attendibilita’ dei bollettini meteo. “Penso che il Centro di previsioni dei fenomeni meteorologici debba essere unico per governare il Mose in modo univoco” propone il prefetto di Venezia Vittorio Zappalorto. “Centro maree del Comune, Cnr e Consorzio Venezia Nuova – aggiunge – si debbono confrontare sui dati, non ci devono essere tre voci distinte”. L’assist del Prefetto e’ poi ad un maggior coinvolgimento degli enti locali. Se a 120 centimetri “deve sempre scattare la fase di preallerta”, e’ altrettanto vero, per Zappalorto, che “serve una governance diversa per il Mose. Non si possono tagliar fuori dalla questione il sindaco e la Citta’ metropolitana”. A complicare ulteriormente la questione le esigenze del Porto, che si vede tagliato fuori da qualunque attivita’ commerciale se le paratoie sono in funzione. “Sta vivendo delle ore molto difficili poiche’ si trova a non avere un accesso al mare in presenza del sistema Mose in azione – ricorda Pino Musolino, Commissario Straordinario dell’Autorita’ di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale -. Solo questa mattina avevamo 8 navi ferme in rada e 9 in laguna in attesa di uscire”. Un difficile equilibrio di pesi e contrappesi in mezzo al quale oggi stavano gli abitanti di Venezia, alle prese con la conta dei danni. “Nel mio locale – racconta Claudio Vernier, presidente dell’Associazione Piazza San Marco – ho gia’ contato tra i 2 e i 3mila euro di danni, ma penso al Florian che, pur essendo ‘alto’, con un solo filo d’acqua ne deve spenderne 10mila”. “Poi oltre ad asciugare – prosegue – c’e’ da pulire, rimettere in ordine, sostituire quanto danneggiato e li’ le cifre salgono”. Uno scherzo del maltempo che suona come una ulteriore beffa in tempi di Covid.”Tutti chiusi per crisi e tutti a pulire per l’acqua alta: siamo in ginocchio – dice Raffaele Alajmo, titolare dello storico caffe’ ‘Quadri’ in Piazza San Marco a Venezia e ad del famoso gruppo tristellato della ristorazione – e c’e’ chi ci bastona sulla schiena”.

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Scossa di terremoto di magnitudo 3.1 fa tremare il Vesuvio, molta paura ma nessun danno

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Un terremoto di magnitudo 3.1 della Scala Richter ha colpito alle 5,55 alle pendici del Vesuvio. L’evento sismico, che ha avuto luogo a una profondità di circa 400 metri, è stato distintamente avvertito dagli abitanti delle zone circostanti, in particolare nei piani alti degli edifici.

Gi esperti hanno definito la scossa come un evento “inusuale” e hanno confermato che non ci sono stati segnali di un incremento dell’attività vulcanica. L’epicentro del terremoto è stato localizzato vicino al Monte Somma, una zona storicamente monitorata per la sua vicinanza con il vulcano.

La comunità locale ha reagito con una comprensibile apprensione, ma, fortunatamente, non sono stati segnalati danni a persone o strutture. Le autorità locali nelle prossime ore decideranno se mantenere aperte le scuole. Intanto c’è da rassicurare  la popolazione sulla gestione dell’evento.

Ieri, alle 5,45, dall’altra parte di Napoli, in un’altra area vulcanica, nei Campi Flegrei, c’è stata una scossa di magnitudo 3.9. Anche in quel caso paura tanta ma nessun danno.

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I sindaci dei Campi Flegrei: paura tanta, ma nessun danno

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Paura sì ma nessun danno. I sindaci di Pozzuoli, Gigi Manzoni, e Bacoli, Josi Gerardo Della Ragione, invitano alla calma dopo le preoccupazioni per la forte scossa delle 5,44 che ha svegliato molti residenti dei Campi Flegrei ma anche tanti a Napoli. “La scossa di questa mattina è stata forte, 3.9 la magnitudo registrata dai sismografi dell’Osservatorio Vesuviano. Come accade in queste occasioni ci siamo attivati subito con i volontari della Protezione Civile e la Polizia Municipale. Al momento non si segnalano danni, per eventuali segnalazioni potete utilizzare i numeri della Centrale Operativa della Polizia Municipale: 081/8551891 e quelli della Protezione Civile: 081/18894400”, dice Manzoni.

Il primo cittadino di Bacoli, dal canto suo, spiega: “è stata molto forte. L’abbiamo sentita tutti. E in tanti hanno avuto paura. Magnitudo 3.9. Ore 5:44. Con epicentro in mare, nel nostro golfo, davanti la costa di Bacoli. Voglio rassicurarvi, subito. Non registriamo danni a cose e persone. Abbiamo ben percepito una nuova scossa legata al bradisismo dei Campi Flegrei. Tra le più forti da quando stiamo rivivendo la recrudescenza del fenomeno sismico. Sono in contatto con l’Osservatorio Vesuviano e la Protezione Civile Nazionale. Ho convocato il Centro Operativo Comunale e stiamo operando in sinergia con la Prefettura di Napoli. La situazione è sotto monitoraggio costante. Mi rendo conto delle preoccupazioni”.

Ma, dice Della Ragione rivolto ai cittadini “vi invito a mantenere la calma. Vi terrò constatemente informati. Io sono a vostra completa disposizione, come sempre, insieme a tutta la struttura municipale. Per segnalazioni, potete in qualsiasi momento contattare il 0815231736. Potete chiamare il Comando PM al 0815234057 e 0818553331. Vi lascio anche il mio numero personale 3398766104, a cui potete scrivermi anche su whatsapp. Viviamo nel Campi Flegrei. Dobbiamo imparare a convincerci. Vi sono vicino. Siamo al vostro fianco”. (A

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Blitz dei Carabinieri in un centro scommesse a Arzano, trovati minorenni

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Minorenni in un centro scommesse: è quanto hanno scoperto i carabinieri ad Arzano, in provincia di Napoli. Nel corso di controlli i militari hanno, infatti, accertato la presenza di diversi minori nel locale sorpresi mentre scommettevano. I carabinieri della locale tenenza hanno eseguito un’ordinanza di ingiunzione emessa dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli – ufficio dei Monopoli per la Campania – di Napoli chiudendo per 10 giorni il centro scommesse di via Luigi Rocco. Per il titolare della società anche una sanzione di 7mila euro.

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