Sono italiani i nuovi campioni europei del Double Mixed Offshore-Trofeo Alilauro: a imporsi, conquistando anche la frazione conclusiva disputata su un percorso di circa 200 miglia nautiche con partenza e arrivo a Napoli, sono stati Alberto Bona e Cecilia Zorzi. L’equipaggio di Team ENIT ha messo in fila Jonas Gerckens e Sophie Faguet (Team Belgio), secondi dopo un duello particolarmente serrato con i vincitori, e l’equipaggio della Marina Militare, composto da Andrea Pendibene e Giovanna Valsecchi.
È questo il verdetto conclusivo della prima parte del Marina Militare Nastro Rosa Tour, manifestazione organizzata da Difesa Servizi S.p.A., Marina Militare e SSI Events che, in occasione della rassegna continentale, hanno trovato l’appoggio di EUROSAF, la federazione europea della vela.
Già vincitori delle due tappe iniziali (Genova-Civitavecchia e Civitavecchia-Gaeta), Alberto Bona e Cecilia Zorzi non hanno mancato di marcare il passo nelle acque partenopee, completando in 1 giorno, 19 ore,28 minuti e 35 secondi il percorso che, muovendo da Napoli, ha portato i dieci Beneteau Figaro 3 a navigare lungo la congiungente Palmarola, Punta Stendardo (Gaeta, Base Nautica Flavio Gioia), Ischia, Capri, Ventotene, Procida e Capri.
“E’ stata una regata molto complicata: abbiamo commesso un errore in prossimità di Ischia e ci siamo trovati a inseguire il gruppo di testa che abbiamo ripreso nel corso della prima notte, portandoci nelle posizioni di testa – ha spiegato un soddisfatto Alberto Bona – Da quel momento è iniziata una lunga serie di stop and go che hanno rimescolato le carte diverse volte: in quel frangente hanno fatto molto bene i ragazzi di Team Sweden, che a metà regata erano davanti di circa sei miglia. Un ritardo importante, dal quale non ci siamo lasciati abbattere: sapevamo di dover restare concentrati se volevamo sfruttare ogni occasione per recuperare terreno. È iniziato un lungo lavoro di avvicinamento che si è concluso nel corso della seconda notte, quando siamo riusciti a passarli davanti a Capri navigando in regime di vento teso e temporali. Questa mattina abbiamo completato l’opera, tenendo testa all’equipaggio belga, che ci ha impegnato in un lungo duello conclusosi solo sulla linea di arrivo”.
“È stata una regata estremamente provante, sia fisicamente che mentalmente: con l’avanzare della manifestazione gli equipaggi hanno preso confidenza con i Beneteau Figaro 3 e sono migliorati moltissimo dal punto di vista prestazionale – ha aggiunto Cecilia Zorzi – Sono molto contenta di questo successo: era la mia prima regata in doppio e navigare con Alberto è stata una grande esperienza”.
Grande soddisfazione anche per il team della Marina Militare, composto da Andrea Pendibene e Giovanna Valsecchi, classificati al terzo posto al termine di una frazione iniziata da leader e vissuta da protagonisti:
“Dopo aver fatto molto bene in partenza abbiamo perso terreno a causa di un errore in manovra, che abbiamo compensato approcciando al meglio Capri, dove siamo stati abili nell’agganciare diversi salti di vento – ha riassunto Pendibene – Durante la seconda notte siamo stati investiti da un groppo con raffiche a 27 nodi che ci hanno creato qualche difficoltà nella gestione dello spinnaker. Successivamente, grazie all’utilizzo del code zero, ci siamo trovati in una posizione favorevole in vista del successivo salto di vento. Questa mattina, con la flotta nuovamente compatta, abbiamo preferito andare a cercare le raffiche sotto costa invece di restare al largo e alla fine ci è andata bene. Grande merito va a Giovanna Valsecchi, che avendo grande esperienza di derive fa davvero la differenza quando il vento diventa impalpabile. La barca è un po’ come un’azienda. Io e Giovanna, anziché accendere il pc, al mattino ci mettiamo al timone ed affrontiamo il mare”.
La premiazione è avvenuta presso il Quartier Generale della Marina Militare di Napoli, nella sede di via Acton, comandata dal C.V. Aniello Cuciniello, alla presenza di autorità civili, militari e del mondo della vela, sono intervenuti per l’organizzazione: Luca Andreoli, direttore generale di Difesa Servizi SPA, Riccardo Simoneschi, presidente di SSI Events e l’Ammiraglio Ispettore Capo Giuseppe Abbamonte, Comandante Logistico della Marina Militare. Per il mondo della vela era rappresentato da Francesco Ettorre, presidente della FIV e Pinar Coscuner Genc, Vice Presidente EUROSAF. Il senatore Salvatore Lauro, patron della Volaviamare, holding del gruppo Alilauro SPA, ha consegnato il Trofeo Challenge Alilauro ad Alberto Bona e Cecilia Zorzi del Team Ita 1 Enit, associato al titolo di campione europeo double mixed offshore. La cerimonia è stata preceduta da una conferenza stampa tenutasi presso la sede Alilauro- Volaviamare.
Lunedì pomeriggio si erano concluse anche le regate della classe Diam 24, protagonista delle regate inshore collegate al Marina Militare Nastro Rosa Tour. A trionfare nelle acque di Napoli è stato l’equipaggio di Oman Sail, già risultato ai vertici della classifica a Genova, e Gaeta. Il team omanita ha così messo in fila Team France e le ragazze di Intesa San Paolo-CC Aniene, guidante nell’intero arco della manifestazione dalla già campionessa iridata Nacra 17, Maelle Frascari.
Il Marina Militare Nastro Rosa Tour si prende ora una settimana di pausa: la reunion delle flotte Beneteau Figaro 3, Diam 24 e kite foil è in programma per il 13 settembre a Brindisi, dove le regate inizieranno il 15. Lungo la risalita alla volta dell’Arsenale di Venezia – con stopover previsti a Bari e Marina di Ravenna dove a dare spettacolo saranno rider e trimarani – gli equipaggi impegnati a bordo degli scafi griffati Beneteau si contenderanno il titolo iridato Double Mixed Offshore lungo la rotta che dal capoluogo pugliese conduce verso il Canal Grande.
Tornano i dubbi nel Napoli la cui certezza è quella di partecipare e se possibile vincere lo sprint scudetto ma che deve fare i conti con un’infermeria piena. Se Neres e Juan Jesus sono certamente in tribuna, in dubbio per il match contro il Torino anche Buongiorno, che sta recuperando dopo l’infortunio agli adduttori che lo ha finora tenuto fuori per tre partite: il recupero fisico c’è, ma lo staff medico azzurro aspetta prima di dare l’ok al tecnico Conte per riutilizzare il centrale. Buongiorno è assente da tre partite, gare in cui il Napoli ha subito un gol in casa del Bologna e zero contro Empoli e Monza, con le prime due partite con Juan Jesus in campo e Marin titolare conro l’ultima in classifica. Domenica sera al Maradona arriva però un Torino minaccioso perché si gioca il finale di stagione con leggerezza, vista la classifica tranquilla.
Il peso delle responsabilità sarà tutto sulle spalle della coppia d’attacco Lukaku-Raspadori che Conte è pronto a rimettere in campo Il 25enne attaccante della Nazionale vuole essere determinante in questo finale di stagione. Raspadori lo ha confermato a Monza, entrando in campo al 20′ della ripresa al posto di Oliveria e confezionando il perfetto assist per il colpo di testa di McTominay che è valso tre punti. Domenica contro il Torino l’attaccante è pronto a rilanciare la sintonia con Lukaku: “Io e Romelu – queste le sue ultime dichiarazioni in materia – abbiamo le caratteristiche giuste per giocare insieme ed esaltarci l’uno con l’altro. Possiamo ancora migliorare e aumentare l’intesa che potrà essere fondamentale per aiutare la squadra e supportarci a vicenda”. Quando i due riescono a dialogare sanno creare il panico nelle difese avversarie, con la capacità del belga di fare spazio in area e Raspadori che riesce ad inserirsi.
L’attaccante è a Napoli dall’estate del 2022, ha vissuto lo scudetto nella prima stagione in cui segnò 6 gol di cui 4 in Champions League, una cifra che ha replicato lo scorso anno e che vuole raggiungere anche in questa stagione, in cui ha ormai uno spazio anche nella nazionale di Spalletti, con cui quest’anno ha segnato contro Francia e Germania e con cui sarà anche nel finale di stagione contro Norvegia e Moldavia. Contro il Torino Raspadori segnò con la maglia del Sassuolo, domenica cerca un gol anche in azzurro per mettere un altro suo timbro sul sogno scudetto del Napoli.
“Ci vuole un po’ di tempo perché la gente accetti il fatto che Roger Federer e Rafa Nadal non giocano più, e nemmeno Andy Murray. E un giorno toccherà anche a me. Ma sto ancora cercando di restare lì e rappresentare la vecchia generazione”. Novak Djokovic è pronto a rilanciare la sua sfida personale al tempo e ai record al Mutua Madrid Open, il secondo dei tre Masters 1000 stagionali sulla terra battuta. Il serbo, campione più titolato in questa categoria di tornei e negli Slam, torna all’inseguimento del centesimo titolo ATP. Djokovic, che arriva a Madrid dopo l’eliminazione a sorpresa al primo turno a Montecarlo, per mano di Alejandro Tabilo, esordirà contro Matteo Arnaldi.
“Lo sport è più importante di qualsiasi individuo. Siamo tutti qui al servizio del tennis” ha detto Djokovic. “Se guardiamo i numeri, negli ultimi anni i grandi tornei, non solo gli Slam, hanno registrato un pubblico da record. È un buon segno, perché l’affluenza non dovrebbe dipendere solo dalle grandi stelle o dalle leggende del gioco che si sono ritirate. Lo sport dovrebbe sopravvivere a tutti, e lo farà – ha detto -. È anche uno dei motivi per cui continuo a giocare: sento che questo aiuta il tennis a prosperare ancora. Quando sei un top player, tutto quello che fai può servire a contribuire alla popolarità del tennis, a portare più persone, più bambini e appassionati verso questo sport”. Djokovic non gioca a Madrid dal 2022. Allora perse in semifinale contro Carlos Alcaraz, il murciano però non sarà in campo alla Caja Magica per un infortunio.
“Quello che ha ottenuto alla sua età non è normale – ha commentato Djokovic -. Sono sicuro che lo vedremo ancora spesso vincere i trofei più prestigiosi nei prossimi 10, 15 anni, finché giocherà”. In attesa di assistere al match tra il serbo e Arnaldi, l’Italia del tennis sorride con Jasmine Paolini che ha battuto 6-1 6-2, in appena un’ora di partita, la britannica Katie Boulter, infilando la vittoria numero 16 in stagione e raggiungendo il terzo turno del torneo madrileno.
“Lei è un’ottima giocatrice, mi aspettavo che la partita potesse essere più dura – il commento a caldo dell’azzurra – comunque è stato bello giocare con questa atmosfera, davanti a questo pubblico. Mi aspetto buone cose da questo torneo ma devo ancora adattarmi all’altura di Madrid, ai rimbalzi alti della pallina che non sono facili da gestire. Diciamo che ho bisogno ancora di qualche giorno per arrivare a gestire tutto al meglio. Sto provando anche ad imparare a parlare un po’ in spagnolo ma mi riesce meglio in italiano – ha aggiunto ridendo -. Non è facile ma ci proviamo: cerco di appendere il più possibile. Muchas gracias”. Al terzo turno Paolini dovrà vedersela con la greca Maria Sakkari, n.82 WTA, che ha eliminato 7-6(5) 6-3 la polacca Magda Linette. Saluta il Masters 1000 di Madrid invece Federico Cinà. Il diciottenne palermitano è stato battuto in tre set dallo statunitense Sebastian Korda col punteggio di 6-3 3-6 6-1.
L’Inter prova a cambiare verso alla sua sciagurata settimana, che le ha sottratto certezze, insinuato dubbi. Dopo il ko di misura col Bologna e quello extralarge nel derby di Coppa Italia col Milan, in quattro giorni si gioca gran parte della stagione. Arriva al Meazza domenica una Roma con le speranze d’Europa fortemente ridotte, ma con una striscia di 17 risultati positivi. Poi mercoledì al Nou Camp la aspetta la spietata macchina da gol del Barcellona nella semifinale di Champions. Inter-Roma è il clou di una giornata compressa con sette gare domenicali, retaggio di un passato remoto, sulla scia di due diversi lutti: il funerale di Papa Francesco ha cancellato le gare di domani mentre l’improvvisa morte del fisioterapista del Lecce ha prodotto lo slittamento della gara di Bergamo.
La crisi dell’Inter, di cui si erano avute avvisaglie nelle scorse settimane, è un trampolino di lancio prezioso e insperato per il Napoli che, nonostante le inopportune esternazioni di Antonio Conte, sa di giocarsi un jolly scudetto. Se l’Inter frenerà ancora, potrà lanciarsi in fuga battendo in casa il tranquillo Torino, potendo poi contare su un calendario migliore rispetto a un’avversaria stanca e concentrata sulla Champions. Inzaghi non avrà gli squalificati Mkhitaryan e Bastoni, l’infortunato Thuram, dovrà utilizzare dei panchinari che non lo stanno convincendo con l’assillo di dosare le forze in vista di Barcellona. Ranieri spera di sfatare il tabù nerazzurro visto che la Roma non vince da tre anni, unico successo delle ultime 16 sfide. Il Napoli invece farà a meno di Neres, punterà su Lukaku e Politano e sull’uomo squadra-goleador McTominay. Il Toro è in corsa per il modesto decimo posto, ma ha qualità e mordente per cercare il risultato di prestigio. I recuperi di mercoledì ingarbugliano la volata Champions: se l’Atalanta col Lecce perde Kolasinc, cerca la terza vittoria consecutiva gestendo con tranquillità un terzo posto che appare difficilmente attaccabile, la bolgia del quarto posto coinvolge un grappolo di squadre. Il Bologna precede Juve e Lazio di un punto, a tre c’è la Roma e a quattro la Fiorentina. Gli impegni più facili sembrano quelli di Juve e Bologna. I bianconeri, reduci dalla scossa di Parma che ha movimentato la luna di miele di Tudor con la nuova squadra, ricevono il dimesso Monza che attende solo la certificazione della sua retrocessione.
Mancherà Vlahovic per cui dovrebbe essere rispolverato Kolo Muani, deludente dopo un buon inizio. Il Bologna, sulla scia di una serie di risultati eccellenti e della finale di Coppa Italia conquistata dopo 51 anni, rende visita all’Udinese che, raggiunta la salvezza in anticipo, è incappata in cinque sconfitte di fila. La terza contendente più accreditata per il quarto posto, la Lazio che ha vinto a Genova con una prodezza di Castellanos (e ha protestato molto per le modalita’ dei rinvii delle partite), riceve lunedì un Parma in ottima forma a conferma del buon lavoro di Chivu: ha fermato Inter e Fiorentina, ha sconfitto la Juve. Baroni sente puzza di bruciato e raccomanderà la massima concentrazione.
La Fiorentina, che spera di arrivare fino in fondo nella Conference, dopo il brillante successo in recupero di Cagliari senza il suo goleador Kean, ha in programma il derby toscano con un Empoli in gravi difficolta’, ma cerca il quarto successo in sei gare col due Gudmundsson-Beltran. Un nuovo ko avrebbe conseguenze gravi per la squadra di D’Aversa, a pari punti del Venezia, uno in meno del Lecce. Solo una delle tre si salverà. I veneti affronteranno in casa il Milan, lanciato dal derby trionfale, ma che non sembra in grado di garantire un rendimento omogeneo. Per Di Francesco + un altro appuntamento da non fallire. Le ultime due gare non hanno particolari criticità: Verona e Cagliari accoglierebbero senza battere ciglio un pari sulla strada di una salvezza quasi agguantata. Piu’ ambiziose, Como e Genoa provano a mettere nel mirino il decimo posto del Torino, a coronamento di una stagione molto lusinghiera.