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Vaccini, mascherine e test: ecco la guerra di Biden al virus

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Potenziamento di test e tracciamenti, 100 milioni di vaccinazioni (usando anche gli stadi) e riapertura delle scuole nei primi 100 giorni, ricorso ad una vecchia legge di guerra per aumentare la produzione di mascherine e altro materiale protettivo, test anti Covid prima dell’imbarco per chi arriva negli Usa: sono alcune delle linee della nuova strategia nazionale contro la pandemia illustrate da Joe Biden nel suo primo giorno a tempo pieno alla Casa Bianca, dove ha firmato un’altra decina di ordini esecutivi per combattere il virus. Una priorita’ assoluta in un momento in cui gli Usa oltrepassano le 406 mila vittime, superando quelle della Seconda guerra mondiale (405.399 morti americani fra militari e civili, secondo la cifra ufficiale del Dipartimento per i reduci). “Non c’e’ tempo da perdere”, ha ricordato, dopo aver ammonito nel suo discorso d’investitura che e’ in arrivo “la fase piu’ dura e mortale”, lanciando un appello agli americani a “mettere da parte la politica” per affrontare questo “inverno buio”. Una corsa contro il tempo, resa piu’ difficile dalla scoperta che l’amministrazione Trump non aveva un piano per la distribuzione dei vaccini. “Quello che stiamo ereditando e’ molto peggio di quello che potevamo immaginare”, ha denunciato Jeff Zients, il nuovo coordinatore della task force anti Covid della Casa Bianca. Al ritmo attuale, tutti gli adulti non saranno vaccinati prima dell’estate del 2022. Il nuovo Commander in chief ha deciso di lanciare una vera offensiva per colmare lacune e ritardi del suo predecessore, presentando un piano di 200 pagine per dare una ‘regia’ nazionale a questa battaglia. Si punta innanzitutto a rafforzare l’esercito di operatori sanitari necessari per eseguire test, tracciamenti e vaccinazioni. Prevista anche la creazione di siti di vaccinazione di massa, usando stadi, palestre, centri comunitari. Si cerchera’ inoltre di indirizzare fondi agli Stati per aiutarli a realizzare questi obiettivi. Per riaprire le scuole, almeno quelle sino alle medie, sono in programma rimborsi per l’acquisto di materiale protettivo attraverso i fondi della protezione civile. Nel suo primo giorno nello Studio Ovale Biden aveva gia’ firmato tre decreti contro il coronavirus: l’obbligo delle mascherine e del distanziamento sociale nelle proprieta’ federali, il ripristino alla Casa Bianca dell’unita’ per la sicurezza sanitaria globale e la biodifesa e il rientro nell’Oms, dove l’immunologo Anthony Fauci, esautorato da Trump, ha partecipato oggi ad una riunione come delegato americano, annunciando che gli Usa si uniranno al Covax, il programma internazionale per l’acquisto e l’equa distribuzione dei vaccini nel mondo. Ma per affrontare piu’ incisivamente la pandemia Biden confida nell’approvazione al Congresso di un nuovo maxi pacchetto di aiuti da 1.900 miliardi di dollari: sara’ il primo banco di prova di quell’unita’ e collaborazione bipartisan che ha chiesto, nonostante ora i dem controllino entrambe le camere. Biden volta pagina anche in tema di comunicazione, dedicando ciascuno dei prossimi dieci giorni ad un problema diverso. Ma i suoi primi 17 ordini esecutivi hanno gia’ dato il ‘la’ alla rottamazione dell’eredita’ di Trump: il rientro nell’accordo di Parigi sul clima, la revoca del bando ai Paesi a maggioranza musulmana, lo stop al muro col Messico e la sospensione per 100 giorni delle espulsioni dei clandestini, la moratoria degli sfratti, dei fallimenti e del pagamento dei debiti per l’universita’, il blocco dell’oleodotto Keystone, che e’ stato tra i temi della telefonata con il premier canadese Justin Trudeau, primo leader straniero con cui ha parlato. Infine l’invio al Congresso di una coraggiosa proposta di legge per dare cittadinanza a dreamer e clandestini

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Zelensky a Roma per i funerali di Papa Francesco, forse incontra Trump

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Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è arrivato a Roma per partecipare ai funerali di Papa Francesco. Lo ha confermato il suo portavoce, Sergei Nykyforov, spiegando che anche la First Lady Olena Zelenska prenderà parte alla cerimonia funebre.

Incertezza fino all’ultimo sulla presenza

Fino a poche ore prima dell’annuncio, Zelensky aveva espresso dubbi sulla possibilità di raggiungere la capitale italiana, affermando di non essere certo di “avere il tempo” per partecipare all’evento e per rivedere il presidente americano Donald Trump, anch’egli atteso ai funerali. Alla fine, il presidente ucraino ha scelto di essere presente per rendere omaggio a Papa Francesco.

Un momento solenne di rilievo internazionale

La partecipazione di Zelensky e della First Lady alla cerimonia sottolinea l’importanza del momento, che vede la presenza di numerosi capi di Stato e di governo provenienti da tutto il mondo.

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Sondaggio Nyt, tasso di approvazione per Trump crolla al 42%

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Il consenso di Donald Trump crolla al 42%, secondo un sondaggio New York Times-Siena college condotto tra il 21 e il 24 aprile su 913 elettori registrati: il 42% approva il suo operato, mentre il 54% lo disapprova (il 5% non sa o non risponde). E solo il 36% pensa che gli Usa siano nella giusta direzione, il 53% crede il contrario (l’11% non sa o non risponde). Quanto al suo secondo mandato, il 66% del campione lo definisce caotico, il 59% preoccupante e solo il 42% eccitante.

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Trump, Mosca e Kiev si incontrino per concludere accordo

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“Appena atterrato a Roma. Una buona giornata di colloqui e incontri con Russia e Ucraina. Sono molto vicini a un accordo e le due parti dovrebbero ora incontrarsi, ad altissimo livello, per ‘concluderlo’. La maggior parte dei punti principali è stata concordata. Fermate lo spargimento di sangue, ora. Saremo ovunque sia necessario per contribuire a porre fine a questa guerra crudele e insensata!”: lo scrive Donald Trump su Truth dopo essere arrivato a Roma per i funerali del Papa.

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