Il ragazzino di 15 anni morto nella notte sarebbe rimasto coinvolto in un tentativo di rapina a un carabiniere in abiti civili. Secondo le prime notizie il ragazzo era armato; il militare avrebbe reagito e sparato quando ha sentito un rumore come uno scarrellamento di un revolver. Il carabiniere, che sarebbe in organico in una caserma del Bolognese, avrebbe reagito e nella sparatoria il 15enne e’ rimasto ferito con colpi che lo avrebbero raggiunto al capo e al torace. Portato dal 118 all’ospedale Pellegrini, é deceduto. All’alba il Pronto soccorso, quando è stata data la notizia del decesso del ragazzino amici, congiunti hanno devastato il pronto soccorso.
Il fatto è avvenuto in Via Generale Orsini, vicino al Lungomare, luogo non nuovo a scorribande criminali anche contro turisti. Mentre gli investigatori stanno cercando di ricostruire l’esatta dinamica dell’episodio, la Asl Napoli 1 Centro, diretta da Ciro Verdoliva, riferisce del sopralluogo nell’ospedale effettuato stamane dai funzionari e dai tecnici i quali hanno rilevato danni agli arredi e alle attrezzature e hanno constatato l’assenza delle condizioni igienico-sanitarie tali da non permettere lo svolgimento delle attivita’ assistenziali di emergenza in sicurezza sia per i pazienti che per gli operatori. Di qui la decisione di dichiarare la sospensione del servizio del Pronto soccorso.
Otto pazienti pazienti presenti nel Pronto Soccorso sono stati, come detto, portati nei reparti dello stesso nosocomio e, con l’aiuto del Servizio 118, in altri ospedali. Sono cominciate le attivita’ necessarie a ripristinare quanto prima possibile l’attivita’ di PS tenuto conto dell’importanza che il presidio ospedaliero riveste nell’ambito della rete cittadina.
Quando nei Quartieri Spagnoli di Napoli é arrivata la voce che Ugo Russo, il 15enne, era morto in un episodio di tentata rapina in cui e’ coinvolto un militare dell’Arma, è scattata la ritorsione. Nei pressi della caserma Pastrengo, sede del comando provinciale dei carabinieri di Napoli, numerosi scooter con uomini armati hanno fatto fuoco in aria. Una ‘stesa’, come comunemente indicata nel gergo delinquenziale. Anche se non ci sono conferme ufficiali della sparatoria, molti operatori delle forze dell’ordine hanno comunicato la notizia via radio e sono partiti pattugliamenti notturni, per evitare altre azioni dopo la devastazione del pronto soccorso dell’ospedale dove il ragazzo e’ morto.
Questa notizia, se fosse vera, sarebbe inquietante. Sulla rapina, sulla morte del ragazzo che il 10 aprile avrebbe compiuto 16 anni, sulla devastazione del pronto soccorso e sui colpi d’arma da fuoco sparati contro la caserma c’è già all’opera la Direzione distrettuale antimafia di Napoli.
Salgono a tre le vittime della sparatoria della scorsa notte a Monreale (Palermo). E’ morto in ospedale uno dei tre feriti: si tratta di Andrea Miceli, 26 anni, era ricoverato al Civico di Palermo. Gli altri due deceduti sono Salvatore Turdo, 23 anni, e Massimo Pirozzo, 26 anni.
Questa notte i carabinieri della locale tenenza di Ercolano sono intervenuti in corso Resina per un 26enne ferito. Il giovane, incensurato, sarebbe stato colpito da alcuni proiettili all’addome e a una gamba. E’ stato portato al pronto soccorso dell’ospedale Maresca di Torre del Greco, non in pericolo di vita. Indagini in corso per ricostruire dinamica e matrice dell’evento. Rilievi a cura del Nucleo Investigativo di Torre Annunziata.
E’ di due morti e tre feriti il bilancio di una sparatoria avvenuta in nottata nella centrale piazza Duomo a Monreale (Palermo). Le vittime hanno 25 anni e 23 anni; i feriti 26 anni, 33 anni e 16 anni. La sparatoria è avvenuta in una piazza affollata, davanti ad almeno un centinaio di testimoni. Secondo una prima ricostruzione tutto sarebbe nato in seguito a una rissa per futili motivi davanti ad una pizzeria. Poi i due gruppi di giovani si sono affrontati in piazza. Uno dei protagonisti dell’aggressione, armato di pistola, ha iniziato a sparare. I feriti sono in gravissime condizioni. Le indagini sono condotte dai carabinieri.
Le vittime della sparatoria sono Salvatore Turdo di 23 anni e Massimo Pirozzo di 26. Sono morti subito dopo essere stati trasportati negli ospedali Ingrassia e Civico del capoluogo. Anche uno dei feriti sarebbe in gravissime condizioni. Davanti agli ospedali si sono presentati numerosi familiari e amici delle vittime, con grida e scene di disperazione.