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Cronache

Uccise immigrato in piazza, ex assessore rischia processo

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Per la Procura di Pavia il colpo di pistola che in un’afosa serata di luglio del 2021 uccise nella piazza di Voghera Youns El Bossettaoui, 38 anni, di origini marocchine, fu il risultato di un eccesso colposo di legittimo difesa dell’allora assessore leghista alla Sicurezza del centro del Pavese, l’avvocato Massimo Adriatici. Cosi’ hanno deciso i pm, che hanno chiuso le indagini mantenendo l’accusa originaria, e che si apprestano a chiedere il rinvio a giudizio, nonostante i legali della vittima abbiano sempre cercato di dimostrare che fosse un omicidio volontario. “L’autopsia ha stabilito che quel colpo e’ stato sparato dall’alto verso il basso – commenta uno di loro, l’avvocato Marco Romagnoli -, quindi vuol dire che l’assessore si era gia’ rialzato e non era terra”. L’esito conclusivo delle indagini dice un’altra cosa: Adriatici fu “aggredito” dall’immigrato con una “violenta manata al volto” che ne determino’ “l’improvvisa caduta a terra e la perdita degli occhiali che inforcava”. Fu “costretto dalla necessita’ di difendersi dal pericolo dell’offesa ingiusta provocata dall’aggressione in corso” da parte della vittima la quale “si avvicinava ulteriormente chinando il busto verso di lui per colpirlo di nuovo”. Esplose quindi il colpo d’arma da fuoco con la sua pistola Beretta modello 21 calibro 22 che uccise EL Bossettaoui. Ci fu una sproporzione tra l’offesa subita e la reazione e in questo suo errore di valutazione, probabilmente, nella valutazione dei pm, hanno avuto peso anche i trascorsi da ex poliziotto di Adriatici che, in quanto tale, forse poteva piu’ facilmente di altri comprendere il reale pericolo che correva. Quando il gip convalido’ i suoi arresti domiciliari, infatti, scrisse di “grave sproporzione tra azione e aggressione subita” valutata considerando le qualita’ professionali di Adriatici” dalle quali ci si doveva aspettare “un’aspettativa comportamentale proporzionalmente inversa rispetto alla condotta tenuta”. Il giudice sottolineava come l’allora assessore avesse l”abitudine, come egli stesso ammise, di passeggiare tenendo in tasca o nella fondina con una pistola con il colpo in canna. Il suo avvocato, Gabriele Pipicelli, prende atto come, all’esito di “un articolato e sereno lavoro svolto dalla Procura, la contestazione e’ quella di un eccesso colposo di legittima difesa” .”Valuteremo – annuncia il legale – quali iniziative difensive intraprendere ritenuto che il nostro assistito abbia agito in un contesto di piena legittima difesa. E’ chiaro che in ogni caso, in questa triste vicenda, il ruolo dell’avvocato Adriatici e’ stato quello dell’aggredito che si e’ difeso”. Il legale dei famigliari della vittima ricorda invece che il reagire con le armi “deve essere l’unica via possibile” per difendersi, mentre El Bossettaoui fu ucciso “in una piazza, con intorno della gente che poteva intervenire”. Vi sono altri elementi che gli avvocati dell’immigrato sono pronti a far valere “se vi sara’ un processo”, dal momento che, con questa ipotesi di reato, l’ex assessore potrebbe anche patteggiare.

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Muore la terza vittima ferita nella sparatoria a Monreale

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Salgono a tre le vittime della sparatoria della scorsa notte a Monreale (Palermo). E’ morto in ospedale uno dei tre feriti: si tratta di Andrea Miceli, 26 anni, era ricoverato al Civico di Palermo. Gli altri due deceduti sono Salvatore Turdo, 23 anni, e Massimo Pirozzo, 26 anni.

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Giovane incensurato ferito ad Ercolano

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Questa notte i carabinieri della locale tenenza di Ercolano sono intervenuti in corso Resina per un 26enne ferito. Il giovane, incensurato, sarebbe stato colpito da alcuni proiettili all’addome e a una gamba. E’ stato portato al pronto soccorso dell’ospedale Maresca di Torre del Greco, non in pericolo di vita. Indagini in corso per ricostruire dinamica e matrice dell’evento. Rilievi a cura del Nucleo Investigativo di Torre Annunziata.

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Sparatoria in piazza a Monreale, una carneficina: due morti e tre feriti, tutti giovanissimi

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E’ di due morti e tre feriti il bilancio di una sparatoria avvenuta in nottata nella centrale piazza Duomo a Monreale (Palermo). Le vittime hanno 25 anni e 23 anni; i feriti 26 anni, 33 anni e 16 anni. La sparatoria è avvenuta in una piazza affollata, davanti ad almeno un centinaio di testimoni. Secondo una prima ricostruzione tutto sarebbe nato in seguito a una rissa per futili motivi davanti ad una pizzeria. Poi i due gruppi di giovani si sono affrontati in piazza. Uno dei protagonisti dell’aggressione, armato di pistola, ha iniziato a sparare. I feriti sono in gravissime condizioni. Le indagini sono condotte dai carabinieri.

Le vittime della sparatoria sono Salvatore Turdo di 23 anni e Massimo Pirozzo di 26. Sono morti subito dopo essere stati trasportati negli ospedali Ingrassia e Civico del capoluogo. Anche uno dei feriti sarebbe in gravissime condizioni. Davanti agli ospedali si sono presentati numerosi familiari e amici delle vittime, con grida e scene di disperazione.

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