Ricette e certificati medici falsificati per ottenere rimborsi dall’Asl tra i quali anche attestati per l’attività sportiva dei bambini, che così venivano esposti a rischi, anche gravi, per la propria salute. Ai bimbi, è emerso dalle indagini del Nas, veniva consentita l’attività sportiva senza neppure un controllo cardiaco attraverso un semplice elettrocardiogramma. E’ l’accusa contestata nell’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere (Caserta) che i carabinieri del Nas hanno notificato a 17 persone.
Tra gli arrestati ci sono gli imprenditori casertani del settore sanitario Pasquale Corvino (già coinvolto in una inchiesta per voto di scambio politico mafioso) e Pasquale Piccirillo, titolare di un grosso centro odontoiatrico e di una nota emittente televisiva campana.
Le persone arrestate sono complessivamente 14, tra cui Corvino e Piccirillo. Per 5 è stata disposta la custodia cautelare in carcere e per altri 9 ai domiciliari. Per tre medici e’ stato disposto l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria e l’interdizione della professione medica. Il reato contestato, a vario titolo agli indagati, e’ associazione a delinquere finalizzata alla commissione truffe ai danni del SSN. In carcere sono finiti anche i funzionari amministrati dell’Asl Maurizio Martucci, di 59 anni, e Leone Albalonga, di 63.
Tra le persone indagate nell’ambito dell’inchiesta del Nas, coordinata dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere (Caserta), figura anche la sorella di Pasquale Corvino, Maddalena, ex vice sindaco ed ex assessore alla Pubblica Istruzione di Caserta. Lo ha reso noto il procuratore Maria Antonietta Troncone, durante un incontro con la stampa. Maddalena Corvino venne eletta nel 2016 con parecchie centinaia di voti. In questa indagine, in relazione a quella tornata elettorale, gli inquirenti contestano il voto di scambio a lei e al fratello Pasquale (quest’ultimo indagato in un’altra inchiesta della DDA di Napoli, per voto di scambio politico-mafioso in relazione alle elezioni regionali del 2015.
L’indagine del Nas sulle truffe ai danni del Servizio Sanitario Nazionale (i carabinieri oggi hanno notificato 17 misure cautelari) e’ stata “innescata” da una segnalazione del direttore generale dell’Asl di Caserta riguardante una spesa farmaceutica anomala generata da un medico di base di Castel Volturno (Caserta) che risultava quasi cinque volte superiore alla media nazionale: 808 euro a paziente rispetto a 167 euro. I militari, coordinati dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere (Caserta), hanno fatto anche luce su una commercializzazione illecita verso paesi extraeuropei: le fustelle dei farmaci venivano apposte su false ricette in modo da ottenere il rimborso dal SSN. Interi ricettari risultano essere stati rubati dall’Asl Napoli 2: le richieste di farmaci venivano poi intestate a ignari pazienti. Durante le attivita’ investigative sono state acquisite ed esaminate oltre 200mila ricette, valutati migliaia di documenti e ascoltati oltre 300 assistiti.