La Corte Costituzionale si pronuncerà il prossimo 9 aprile sul ricorso presentato dal governo Meloni contro la legge regionale della Campania che introduce la possibilità di un terzo mandato per il presidente della Regione. Una decisione cruciale che potrebbe avere ripercussioni politiche significative, non solo per Vincenzo De Luca, ma per l’intero assetto delle regole elettorali italiane.
De Luca attacca: “Ferita alla democrazia”
Il governatore della Campania non ha risparmiato critiche alla scelta dell’esecutivo di impugnare la legge regionale. Durante la presentazione del progetto della nuova sede della Regione, De Luca ha definito “incredibile” la vicenda, sottolineando come il principio di maggioranza venga ormai interpretato come un potere assoluto:
“C’è chi ritiene che il principio di maggioranza possa tradursi in principio di potere assoluto. È una ferita alla democrazia.”
Parole dure, che confermano lo scontro istituzionale in corso tra il governo centrale e l’amministrazione campana.
La questione giuridica: perché il governo ha impugnato la legge
La legge sul terzo mandato è stata approvata dal Consiglio regionale della Campania lo scorso dicembre, ma il governo l’ha subito impugnata, ritenendola incostituzionale. Secondo l’esecutivo, la modifica introdotta dalla Regione viola il principio di uniformità delle regole elettorali tra le diverse regioni italiane.
La normativa nazionale stabilisce un limite di due mandati consecutivi per i governatori delle regioni a statuto ordinario, mentre solo le regioni a statuto speciale (come la Sicilia) possono regolamentare autonomamente il numero di mandati. La Campania, invece, ha scelto di derogare a questa norma, aprendo la strada a una ricandidatura di De Lucanel 2025.
Il governo ha quindi deciso di ricorrere alla Corte Costituzionale, che dovrà stabilire se la legge regionale sia legittima o meno.
Le implicazioni politiche e il futuro della Campania
Se la Corte dovesse bocciare la legge, De Luca non potrebbe candidarsi per un terzo mandato consecutivo e il centrosinistra dovrebbe trovare un nuovo candidato per la guida della Regione Campania. In caso contrario, l’attuale governatore potrebbe tornare in corsa, aprendo scenari complessi per la prossima tornata elettorale.
Il tema del terzo mandato, però, non riguarda solo la Campania. La decisione della Consulta potrebbe avere effetti a cascata anche su altre regioni, generando un precedente importante per le future riforme delle leggi elettorali regionali.
Conclusione: il 9 aprile la sentenza che potrebbe cambiare il futuro politico della Campania
Il verdetto della Corte Costituzionale sarà decisivo per il futuro politico di Vincenzo De Luca e della Regione Campania. Il governatore ha già lanciato un attacco frontale al governo, definendo la sua impugnazione un abuso di potere, ma sarà la Consulta a stabilire se la legge regionale sia legittima o meno.