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Cronache

Terremoti nei Campi Flegrei: cittadini di Bagnoli chiedono fondi per la ricostruzione

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La terra nei Campi Flegrei continua a tremare e i danni, seppur non sempre strutturali, sono visibili nelle case e nelle strade della zona occidentale di Napoli, in particolare a Bagnoli. Il fenomeno del bradisismo, che da mesi sta intensificando la sua attività, ha lasciato il segno su numerosi edifici, molti dei quali dichiarati agibili dopo le verifiche di stabilità, ma comunque danneggiati e bisognosi di interventi di riattazione.

A farsi portavoce delle istanze dei residenti è l’avvocato Angelo Pisani, presidente di NoiConsumatori.it, che sta raccogliendo le segnalazioni e lavorando per ottenere dal Governo fondi e risorse per ripristinare le abitazioni danneggiate e garantire sicurezza a chi vive nell’area flegrea. Con lui, Franco Ludovivo, un cittadino che vive in uno degli appartamenti colpiti dalle scosse, racconta le difficoltà quotidiane di chi, pur non avendo perso la propria casa, si ritrova a convivere con danni strutturali e incertezze sul futuro.

“Serve un piano di aiuti concreto per i residenti”

Avvocato Pisani, quali sono le richieste che state portando avanti per i cittadini colpiti dal bradisismo?

“Abbiamo raccolto centinaia di segnalazioni di residenti di Bagnoli e della zona flegrea, costretti a vivere in case con lesioni ai muri, intonaci caduti, infiltrazioni d’acqua e problemi agli impianti. Sono abitazioni dichiarate agibili, ma necessitano di lavori importanti per tornare a essere sicure e confortevoli. Per questo, chiediamo al Governo l’istituzione immediata di un fondo per il ripristino degli immobili danneggiati, così come è avvenuto in passato per altre emergenze sismiche.”

Esistono già strumenti di aiuto economico per questi cittadini?

“Ad oggi, le famiglie colpite possono fare riferimento a qualche agevolazione fiscale come il Sisma Bonus, ma si tratta di misure complesse e insufficienti per chi ha bisogno di interventi urgenti. Chiediamo che il Governo crei un fondo ad hoc e semplifichi l’accesso alle risorse già disponibili, per permettere ai cittadini di intervenire rapidamente senza eccessivi oneri burocratici. Inoltre, è indispensabile avviare subito una moratoria fiscale, come si fece per l’Emilia e L’Aquila, sospendendo pagamenti di tasse, bollette e contributi per chi vive in questa area di crisi.”

“Il mio appartamento è agibile, ma vivo nella paura”

Franco Ludovivo, la sua casa è stata danneggiata dalle scosse. Cosa è successo?

“La notte del 13 marzo ho sentito un boato fortissimo e mi sono svegliato con la casa che tremava. Il giorno dopo sono venuti i tecnici per le verifiche di stabilità: l’edificio è stato dichiarato agibile, ma i danni ci sono e sono evidenti. Ho crepe nei tramezzi, parti di intonaco che si sono staccate e problemi agli impianti elettrici. Convivere con questa situazione è difficile, soprattutto perché ogni nuova scossa ci mette in allarme.”

Sta affrontando i lavori di ripristino a sue spese?

“Per ora sì, ma non tutti possono permetterselo. Ho amici e vicini che non hanno i soldi per sistemare i danni e stanno vivendo in case sempre più degradate. Molti si stanno organizzando per fare pressioni sulle istituzioni e chiedere aiuti concreti. Siamo disposti a collaborare con chiunque voglia ascoltarci.”

“Non possiamo aspettare che il problema si risolva da solo”

Avvocato Pisani, cosa si aspetta dalle istituzioni?

“Le istituzioni non possono ignorare un fenomeno così grave. I Campi Flegrei sono una delle aree a più alto rischio sismico d’Europa e il Governo deve intervenire prima che la situazione degeneri. Chiediamo non solo fondi per riparare i danni, ma anche contributi immediati per assistere chi ha bisogno e misure per mettere in sicurezza gli edifici.

Bisogna inoltre bloccare tutte le riscossioni, gli sfratti e le esecuzioni nelle zone colpite, perché non è possibile che chi ha già perso tanto debba anche subire pressioni economiche insostenibili. In Giappone convivono con i terremoti perché hanno investito in sicurezza sismica: dobbiamo fare lo stesso anche in Italia, mettendo a disposizione fondi per rinforzare gli edifici e prevenire tragedie future.”

Intanto, i cittadini di Bagnoli e delle altre aree colpite dal bradisismo continuano a mobilitarsi, mentre cresce la pressione sul Governo affinché vengano attuate misure straordinarie per la ricostruzione e la prevenzione sismica.

 

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Cronache

Domani i funerali della bimba di 4 anni morta nel Napoletano

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Si svolgeranno domani, alle ore 16 nella parrocchia di San Nicola di Castelvenere (Benevento) i funerali di Alessandra, la bambina di 4 anni morta in circostanze ancora da chiarire in un’abitazione di Tufino, in provincia di Napoli, nella notte tra il 14 e 15 dicembre dello scorso anno, dopo una caduta da una scala a chiocciola. Lo rende noto Alessandro Di Santo, sindaco di Castelvenere, dove la bimba risiedeva ufficialmente. Sulle cause, non del tutto chiare, della morte di Alessandra indaga la Procura di Nola.

Due zii della bambina sono stati iscritti nel registro degli indagati. A carico della coppia di coniugi, presso cui la piccola era stata collocata dai servizi sociali, si ipotizzerebbero i reati di maltrattamenti e omicidio colposo. La morte della bambina risale alla sera del 13 dicembre scorso e sarebbe stata provocata dalle ferite conseguenti a quella che si ipotizza sia stata una caduta accidentale dalla scala interna dell’abitazione. Sembra che in un primo momento le condizioni della piccola non fossero state considerate così gravi, ma quando sul posto sono giunti i medici del 118, per la bambina non c’è stato più nulla da fare. Due le telefonate fatte al 118 quella sera: nella prima si faceva riferimento a una broncopolmonite, nell’altra si citava invece la caduta dalle scale. “La nostra comunità – aggiunge il primo cittadino – si unisce commossa ai genitori e ai nonni della piccola Alessandra per la sua tragica scomparsa”.

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Tragedia a Lanciano durante il corteo del 25 aprile: un morto e tre feriti investiti da un’auto

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Doveva essere una mattina di celebrazione e memoria quella di oggi a Lanciano, in occasione del 25 aprile. Invece, si è trasformata in tragedia quando una Lancia Musa ha travolto un gruppo dell’Anpi, che si stava dirigendo verso piazza Plebiscito per partecipare alla manifestazione organizzata dal Comune.

Un uomo di 81 anni muore sul colpo

Nell’incidente ha perso la vita un uomo di 81 anni, mentre altre tre persone sono rimaste ferite. Le loro condizioni non sono gravi, come ha comunicato la Asl Lanciano Vasto Chieti: al pronto soccorso dell’ospedale “Renzetti” sono giunti il conducente dell’auto, un uomo di 79 anni, e due donne. Si attendono gli esiti degli esami radiologici per valutare l’entità dei traumi. In assenza di lesioni significative, verranno trattenuti in Osservazione Breve.

Le indagini della Polizia: dinamica ancora da chiarire

La Polizia è al lavoro per ricostruire l’esatta dinamica dell’accaduto. Il conducente, fortemente provato, ha dichiarato di non ricordare nulla di quanto successo, se non di essere rientrato in auto dopo aver partecipato al momento celebrativo davanti al monumento agli Eroi Ottobrini. Al termine della cerimonia, i partecipanti si erano diretti a piedi verso il centro, percorrendo via del Torrione, dove l’auto ha improvvisamente sfrecciato tra loro a tutta velocità, travolgendo il gruppo.

Un dramma inaspettato che ha scosso profondamente la comunità di Lanciano proprio nel giorno della Festa della Liberazione.

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Addio a Nicola Rivelli, Forza Italia saluta un uomo di politica e cultura

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È morto Nicola Rivelli (foto Imagoeconomica del 13 aprile del 2000), ex parlamentare e storico militante di Forza Italia. A comunicarlo è stato Fulvio Martusciello, coordinatore regionale del partito in Campania, che ha annunciato il decesso avvenuto a causa di un arresto cardiaco.

Un protagonista della Seconda Repubblica

Rivelli è stato una figura centrale nella prima fase di costruzione del centrodestra italiano. «È stato parlamentare in una fase cruciale per il centrodestra, quando si costruivano i nuovi equilibri della Seconda Repubblica», ha dichiarato Martusciello. «Ha partecipato con determinazione alla nascita del progetto politico che avrebbe portato Forza Italia a guidare il Paese».

Politico, artista, cittadino

Ma Nicola Rivelli non è stato soltanto un uomo di partito. «Napoli perde una figura poliedrica, capace di esprimersi in politica come nell’arte e nella vita civile», ha sottolineato ancora Martusciello, ricordando il contributo di Rivelli anche fuori dalle aule parlamentari. Uomo brillante e mai banale, con una visione capace di andare oltre il contingente, ha saputo guadagnarsi la stima anche al di fuori del perimetro politico.

Una presenza costante e leale

«Sempre coerente, sempre presente, sempre con noi, fino alla fine», ha detto commosso il coordinatore regionale. «La sua amicizia è stata per me un punto fermo. Lo ricorderemo sempre con affetto e gratitudine».

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