L’Unione per le Cure, i Diritti e le Libertà (UCDL), guidata dall’Avv. Erich Grimaldi, ha formalmente presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Napoli, chiedendo di indagare sulle autorizzazioni concesse per le trivellazioni nei Campi Flegrei. L’associazione ipotizza possibili responsabilità penali, amministrative e contabili, evidenziando un potenziale legame tra queste operazioni e l’aumento della sismicità nell’area.
LE RICHIESTE DELL’ESPOSTO
Nel documento inviato, oltre alla Procura, l’UCDL ha coinvolto la Corte dei Conti, l’ANAC (Autorità Nazionale Anticorruzione), la Protezione Civile, il Ministero dell’Ambiente, la Regione Campania e i Comuni interessati. L’associazione chiede di verificare:
• L’eventuale correlazione tra le trivellazioni e il recente sciame sismico, incluso il terremoto di magnitudo 4.4 registrato a Pozzuoli il 13 marzo 2025.
• La regolarità delle autorizzazioni rilasciate e l’adeguatezza delle misure di sicurezza adottate.
• L’uso dei fondi pubblici per operazioni che potrebbero aver inciso negativamente sulla stabilità geologica della zona.
IL PRINCIPIO DI PRECAUZIONE
L’UCDL richiama il principio di precauzione, sancito dall’articolo 191 del Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea e dal D.Lgs. 152/2006 (Testo Unico Ambientale), sottolineando che in presenza di un rischio concreto per la popolazione e il territorio, le autorità hanno il dovere di prevenire e mitigare il pericolo prima che si verifichino danni irreparabili.
Secondo il documento, le trivellazioni sarebbero state sconsigliate da esperti come il vulcanologo Giuseppe Mastrolorenzo, ma le autorizzazioni sarebbero state comunque concesse senza un’adeguata valutazione del rischio a lungo termine.
LE RICHIESTE SPECIFICHE ALLE ISTITUZIONI
L’UCDL diffida le autorità competenti e richiede:
1. L’immediata sospensione di qualsiasi ulteriore trivellazione nei Campi Flegrei.
2. Un’indagine ufficiale sugli effetti delle trivellazioni passate, coinvolgendo esperti indipendenti anche a livello internazionale.
3. La pubblicazione di tutti gli studi, autorizzazioni e valutazioni degli ultimi 15 anni relativi alle trivellazioni nell’area.
4. Un piano di evacuazione dettagliato per la popolazione residente nelle zone più a rischio.
5. Un riscontro ufficiale entro 7 giorni su quali azioni sono state intraprese per proteggere i cittadini.
POSSIBILI RESPONSABILITÀ
L’associazione chiede alla Corte dei Conti di accertare eventuali danni erariali derivanti dalle trivellazioni, valutando l’utilizzo improprio di fondi pubblici e possibili responsabilità amministrative e contabili da parte dei funzionari coinvolti.
All’ANAC viene invece richiesto di verificare la trasparenza delle procedure amministrative, per accertare se vi siano state irregolarità nell’assegnazione di concessioni e fondi pubblici.
Infine, alla Procura della Repubblica si chiede di verificare eventuali profili di responsabilità penale, ipotizzando reati quali omissione di atti d’ufficio, disastro colposo e abuso d’ufficio.
L’APPELLO DI GRIMALDI: “SERVE CHIAREZZA”
“Non è più tempo di silenzi e incertezze: le istituzioni devono assumersi la responsabilità di tutelare la popolazione e chiarire se le operazioni di trivellazione abbiano contribuito all’aggravarsi del rischio sismico”, ha dichiarato l’Avv. Grimaldi. L’UCDL attende ora un immediato riscontro dalle autorità competenti.