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Tennis, Aryna l’urlatrice conquista Melbourne

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Per comprendere fino in fondo la natura della gioia che la tennista bielorussa Aryna Sabalenka ha provato conquistando a Melbourne il primo titolo Slam della carriera bisogna tornare indietro di cinque anni. Cioe’ al match che la gigantessa bielorussa (e’ alta 1,82, pesa ottanta chili e ha due spalle che fanno invidia ai nuotatori top) disputo’ contro l’idola locale, Ashleigh Barty, all’Aus Open di quell’anno.

La Barty aveva perso il primo set al tie break, era nervosetta assai e il principale motivo del suo nervosismo era il continuo e rumorosissimo “gruntare” della sua avversaria. Un singulto continuo, emesso ad ogni colpo del quale la Barty ebbe a lamentarsi piu’ volte e che provoco’ una reazione inusuale e certamente non elegante del non sempre fine pubblico australiano: molti spettatori presero a sbeffeggiare la Sabalenka ululando a loro volta. Una sorta di umiliazione pubblica che certo la non sempre solidissima nativa di Minsk fatico’ ad accettare. La Barty, per la cronaca vinse l’incontro e la sua avversaria usci’ dal campo a testa bassa.

Su quello stesso campo Aryna ora, dopo una battaglia di tre set contro la campionessa di Wimbledon Rybakina ha avuto solo parole di zucchero verso il pubblico dopo aver conquistato una vittoria da vera Tigre della Bielorussia che poi sarebbe il suo soprannome: una tigre se l’e’ fatta tatuare a 18 anni sull’avambraccio sinistro, un po’ perche’ simboleggia l’anno cinese in cui e’ nata, molto perche’ tra ruggiti in campo e motto personale (“lotta su ogni singolo punto”) nel felino si identifica parecchio.

Sabalenka ha cominciato a giocare a tennis a sei anni quando rimase folgorata vedendo dei campi da tennis mentre si trovava in macchina con il papa’, Sergey, scomparso ad appena 44 anni, ex professionista dell’hockey, ambito nel quale Aryna Sabalenka ha trovato l’amore. E’ fidanzata con l’ex giocatore di hockey Konstantin Koltsov, che ha anche rappresentato la Bielorussia alle Olimpiadi invernali del 2002 e del 2010.

Ha 41 anni, quindici piu’ di lei e non ci vuole Freud per intuire che in lui la campionessa Slam abbia cercato la figura paterna. Nonostante il talento, la perseveranza e l’abbraccio caloroso e le parole ammirate della Rybakina a fine match, Aryna non e’ certamente fra le piu’ amate dalle colleghe nel circuito. E la situazione si e’ aggravata dopo l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, paese di cui la Bielorussia di Lukashenko e’ alleato.

La Sabalenka e’ considerata molto vicina alla figura e alle posizioni del suo presidente. Nel 2017 desto’ scalpore la sua partecipazione ad un festeggiamento di Capodanno nel Palazzo presidenziale con tanto di intervista. Nel 2021 quando rientro’ in campo (a Mosca) dopo essere guarita dal Covid fu salutata da Lukashenko con un roboante: “I suoi polmoni pompano come mantici”. E c’e’ stato pure chi, come il preparatore atletico dell’Ucraina Lesya Tsurenko, l’ha apertamente accusata di essere una fiancheggiatrice di Lukashenko e di essersi rifiutata di solidarizzare con le ucraine dopo i fatti di febbraio 2022.

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Baseball: Juan Soto ai Mets, 15 anni per 765 milioni di dollari

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La superstar del baseball dominicano Juan Soto ha accettato di unirsi ai New York Mets con un contratto record della durata di 15 anni ed un compenso di 765 milioni di dollari. Sia ESPN che il sito web ufficiale della Major League Baseball hanno riportato la notizia. E’ il contratto più ricco nella storia dello sport professionistico nordamericano. Eclissa quello da 700 milioni di dollari in 10 anni che i Los Angeles Dodgers hanno firmato con la star giapponese Shohei Ohtani l’anno scorso. Secondo ESPN il contratto di Soto con i Mets potrebbe in realtà valere più di 800 milioni, bonus compresi. Soto, nativo di Santo Domingo, segna un momento cruciale per la franchigia del Queens, che, accarezzato nella scorsa stagione il sogno di tornare alla World Series per la prima volta dal 2015, punta adesso a costruire una squadra in grado di contendere il titolo per le prossime stagioni.

Soto, 26 anni compiuti lo scorso 25 ottobre, è un battitore di straordinarie abilità e intelligenza. Dopo aver debuttato a 19 anni e 207 giorni il 20 maggio del 2018 con i Washington Nationals, Soto ha vinto 5 Silver Slugger Award, un titolo di battuta (nel 2020), e per 4 volte ha ricevuto la convocazione per l’All-Star Game. Nel 2019 ha vinto, da protagonista, una World Series con i Washington Nationals e, tra 2021 e 2024, è finito per due volte nella top-3 MVP, della National League prima e dell’American League poi. Nella stagione appena conclusa è stato determinante nel primo titolo in 15 anni conquistato dai New York Yankees (il pennant American League), piegando i Cleveland Guardians a suon di fuoricampo (3 in cinque partite), l’ultimo dei quali determinante nella decisiva gara cinque.

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Fumata grigia in Lega Serie A, 13 voti per Simonelli

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Fumata grigia per il nuovo presidente della Lega Serie A. Nella prima votazione in assemblea infatti il candidato Ezio Simonelli (foto imagoeconomica in evidenza) ha ottenuto 13 voti, rispetto ai 14 necessari da statuto come quorum per l’elezione. Tra le altre, sei sono state le schede bianche e un voto è andato a Mario Draghi. Non ci sarà tuttavia una seconda votazione nella giornata di oggi da parte dei club: il tema dell’elezione del nuovo presidente sarà quindi oggetto di una nuova assemblea, che deve essere però ancora convocata.

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Fiorentina inarrestabile, record storico per i fratelli Esposito: i protagonisti della domenica calcistica

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Una bella storia arriva dal Franchi di Firenze, dove la Fiorentina ha conquistato l’ottava vittoria consecutiva battendo il Cagliari 1-0. I viola hanno dedicato il successo a Edoardo Bove, ancora ricoverato in ospedale ma in via di dimissione. A siglare il gol decisivo è stato Danilo Cataldi, primo a soccorrere Bove dopo il malore in campo. Dopo il gol, Cataldi ha cercato la telecamera per inviare un messaggio all’amico: «Te l’avevo detto che facevo gol, questo è per te».

La partita è stata equilibrata, con il Cagliari che ha dominato il secondo tempo ma non è riuscito a concretizzare le numerose occasioni create, soprattutto con Luvumbo. Il tecnico della Fiorentina, Palladino, ha commentato: «Questa vittoria è stata sofferta, ma volevamo dedicarla a Edo. Non credevo fosse possibile vincere otto partite di fila, ma questo gruppo ha creato qualcosa di magico».

Record storico: i fratelli Esposito tutti in gol

La domenica ha regalato un evento storico per il calcio italiano: per la prima volta, tre fratelli segnano nella stessa giornata. Protagonisti sono i fratelli Esposito, originari di Castellammare di Stabia.

  • Sebastiano, con una doppietta, ha trascinato l’Empoli alla vittoria per 4-1 sul Verona.
  • Salvatore e Francesco Pio sono andati a segno nella goleada dello Spezia contro il Cittadella.

Un record che i fratelli avevano già sfiorato lo scorso settembre, ma in giorni differenti. La tripletta familiare di ieri conferma il talento degli Esposito e il loro legame con la storia del calcio italiano.

Empoli verso l’Europa, Verona in crisi

La vittoria dell’Empoli proietta la squadra toscana verso la zona europea, mentre il Verona sprofonda in zona retrocessione. Il primo tempo è stato fatale per i veneti, che hanno incassato quattro reti. Il tecnico Zanetti, che aveva elogiato la preparazione settimanale, rischia ora l’esonero. A segno per l’Empoli anche Cacace e Colombo, mentre i tifosi del Verona, furiosi per il crollo della squadra, hanno contestato duramente giocatori e società, che è in procinto di essere ceduta a un fondo americano.

Pari nella bufera: Venezia e Como si dividono i punti

In una sfida dal sapore di retrocessione, Venezia e Como hanno pareggiato 2-2 in un match condizionato dal vento, che ha influenzato la traiettoria del pallone in almeno due gol. Il Venezia, ultimo in classifica, interrompe la striscia di quattro sconfitte consecutive, ma non riesce a ottenere una vittoria. Il match ha visto protagonisti Nicolussi, autore del vantaggio veneto, e Oristanio, che ha pareggiato direttamente da calcio d’angolo. Il Var ha annullato per pochi centimetri un possibile gol decisivo del Venezia nel finale.

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