Il progetto dell’Asse Occidentale di Napoli, che prevede il collegamento tra la Tangenziale, l’Asse Mediano, l’Asse Perimetrale di Scampia e l’autostrada A1, torna al centro del dibattito. Dopo vent’anni di discussioni, sembra finalmente esserci una reale sinergia istituzionale per avviare i lavori. L’opera si propone di ridurre il traffico in tangenziale e nell’area collinare, migliorare i collegamenti tra l’area nord della città e la zona ospedaliera, e offrire un’importante via di fuga in caso di evacuazione per i Campi Flegrei.
Finanziamenti e impegno del Governo
Nel dicembre 2024, la Regione Campania ha stanziato 10 milioni di euro per la realizzazione del progetto di fattibilità tecnico-economica. Tuttavia, l’importo necessario per completare l’opera si aggira intorno agli 800 milioni di euro. La vera novità arriva dal Governo centrale, che si è impegnato a reperire i fondi necessari. Un primo segnale positivo è arrivato con l’approvazione, lo scorso dicembre, di un ordine del giorno collegato alla Legge di Bilancio, proposto da Forza Italia.
A confermare l’impegno dell’esecutivo è stato Michele Marone, consigliere giuridico del Ministro Matteo Salvini, che ha annunciato la stesura di un protocollo d’intesa tra il Ministero delle Infrastrutture, il Comune di Napoli, la Regione Campania e la società Tangenziale di Napoli. Marone, che è anche assessore regionale ai trasporti del Molise, ha sottolineato che Salvini si sta adoperando per garantire le risorse necessarie alla realizzazione dell’opera.
Anche il sindaco Gaetano Manfredi ha espresso il proprio favore per il progetto, definendolo “fondamentale per decongestionare il traffico nella zona ospedaliera” e la più importante infrastruttura viaria realizzata in città negli ultimi trent’anni.
Lo stato del progetto
Il dibattito sulla necessità di collegare l’Asse Mediano e l’area nord con la Tangenziale di Napoli va avanti da oltre due decenni. Inizialmente, la Regione aveva previsto un investimento di 100 milioni nell’ambito dei fondi per lo sviluppo e la coesione (FSC), ma il finanziamento è stato cancellato a seguito di tagli per destinare risorse al progetto di riqualificazione di Bagnoli.
Nonostante ciò, a dicembre, la Regione ha deciso di destinare 10 milioni di euro dei fondi FESR alla progettazione dell’opera. Il piano prevede la creazione di un anello stradale che collegherà l’A1, l’Asse Mediano, la Perimetrale di Melito-Scampia e la Tangenziale di Napoli, con tre svincoli strategici:
- Via dei Ciliegi a Chiaiano
- Zona ospedaliera
- Tangenziale all’uscita Camaldoli
A occuparsi della progettazione è la società Tangenziale di Napoli, il cui amministratore delegato, Luigi Massa, ha evidenziato l’importanza dell’intervento per l’accessibilità della zona ospedaliera e per migliorare i collegamenti tra Napoli e i comuni dell’area nord.
Il confronto politico e il futuro del progetto
L’argomento è stato al centro di un incontro pubblico al Cine Teatro Plaza di via Kerbaker, al Vomero, organizzato dall’associazione Area Blu, presieduta da Pietro Diodato. All’evento erano presenti numerosi rappresentanti istituzionali, tra cui il capogruppo della Lega in Consiglio regionale, Severino Nappi, e il consigliere municipale Emanuele Papa.
Manfredi ha sottolineato l’importanza di un dialogo costruttivo con il Ministero dei Trasporti, affermando che il progetto non deve avere colori politici, ma deve essere visto come una necessità per la città. Tra i presenti anche esponenti delle associazioni territoriali come Antonio Varriale, Silvio Savino e Gennaro Diodato.
L’obiettivo ora è quello di garantire il finanziamento completo e avviare i lavori al più presto, per realizzare un’opera strategica che potrebbe rivoluzionare la mobilità di Napoli e della sua provincia.