Collegati con noi

Esteri

Stormy Daniels racconta l’incontro con Trump in un documentario

Pubblicato

del

E’ uscito negli Stati Uniti il documentario ‘Stormy’ nel quale la pornostar racconta le conseguenze dell’incontro con Donald Trump nel 2006. Il film arriva sulla piattaforma a pagamento Peacock a poche settimane dall’inizio del processo per i pagamenti in nero all’attrice durante la sua campagna per la conquista della Casa Bianca. Daniels, che nel documentario diretto da Sarah Gibson, dichiara di essere repubblicana, accusa Trump di non aver “mai considerato che donne come lei” potessero contare. E poi aggiunge: “Non sono così speciale, mi sento un’ipocrita”.

Nel frattempo il giudice Juan Merchan ha respinto il tentativo del tycoon di bloccare la testimonianza del suo ex avvocato e faccendiere Michael Cohen e di Daniels. Nella sentenza, ha scritto di “non essere a conoscenza di alcuna motivazione loigiuca per la quale un testimone dell’accusa dovrebbe essere tenuto lontano dalla sbarra perché la sua credibilità è stata messa in discussione”. Trump aveva accusato Cohen e la porno star di essere “bugiardi ed opportunisti”, attacchi che evidentemente per il giudice non avevano un peso legale.

Advertisement

Esteri

Attacco ucraino con droni su Novorossijsk: colpito terminal petrolifero russo e feriti tre civili

Droni ucraini colpiscono la città portuale russa di Novorossijsk: danneggiato il terminal petrolifero Sheskharis della Transneft e ferita l’equipaggio di una nave civile.

Pubblicato

del

Un nuovo attacco con droni ucraini ha colpito nella notte la città portuale russa di Novorossijsk, sul Mar Nero, provocando un vasto incendio e danni significativi a un terminal petrolifero strategico per Mosca.

Secondo quanto riferiscono fonti locali citate dai media di Kiev, i droni avrebbero centrato il complesso di Sheskharis, uno dei principali hub della compagnia statale russa Transneft, utilizzato per l’esportazione di greggio verso i mercati internazionali.


Tre feriti nell’attacco: colpita anche una nave civile

Oltre al terminal, una nave civile attraccata nel porto sarebbe stata danneggiata durante l’attacco. Le prime informazioni parlano di tre membri dell’equipaggio feriti, trasportati d’urgenza in ospedale.

L’impatto delle esplosioni avrebbe causato un incendio di grandi proporzioni, visibile a chilometri di distanza, con le autorità locali impegnate per ore nelle operazioni di spegnimento.


Novorossijsk, nuovo fronte della guerra sul Mar Nero

Il porto di Novorossijsk rappresenta uno dei nodi strategici più importanti della logistica energetica russa sul Mar Nero. Da qui partono infatti le esportazioni di petrolio dirette verso l’Europa, l’Asia e il Medio Oriente.

L’attacco — se confermato ufficialmente — dimostra la capacità ucraina di colpire obiettivi profondi in territorio russo, anche lontani dalla linea del fronte, e si inserisce nella guerra energetica che Kiev conduce contro Mosca da mesi.

La Russia, al momento, non ha rilasciato commenti ufficiali, ma secondo i media statali le autorità stanno verificando l’entità dei danni e valutando le misure di sicurezza per le infrastrutture portuali ed energetiche della regione.

Continua a leggere

Esteri

Tokyo frena dopo le parole di Takaichi su Taiwan: “La nostra posizione resta immutata”

Il governo giapponese chiarisce la sua posizione su Taiwan dopo le parole della premier Sanae Takaichi che avevano irritato Pechino. Tokyo riafferma l’impegno per la pace nello Stretto e la fedeltà al principio di “una sola Cina”.

Pubblicato

del

Il governo giapponese ha ribadito che la sua posizione su Taiwan “resta immutata”, nel tentativo di stemperare le tensioni con la Cina esplose dopo le recenti dichiarazioni della premier conservatrice Sanae Takaichi.

La posizione su Taiwan è coerente con il Comunicato congiunto Giappone-Cina del 1972”, ha dichiarato il segretario di gabinetto Minoru Kihara, sottolineando “la necessità di garantire pace e stabilità nello Stretto di Taiwan”.


Le parole di Takaichi e la reazione furiosa di Pechino

La presa di posizione ufficiale arriva a una settimana dalle parole della premier Takaichi, che aveva lasciato intendere la possibilità di un intervento militare diretto o indiretto del Giappone in caso di un attacco cinese a Taiwan.

Un’ipotesi che ha scatenato la reazione durissima di Pechino, per la quale Taiwan è una “parte inalienabile” del proprio territorio.

Il Quotidiano del Popolo, organo del Partito Comunista Cinese, ha accusato Tokyo di voler “rilanciare il suo militarismo bellico” e di tentare di “ripetere gli errori della storia”.


La Cina accusa Tokyo di “militarismo mascherato”

In un editoriale pubblicato sotto lo pseudonimo Zhong Sheng — usato per gli articoli di linea ufficiale sulla politica estera — il quotidiano cinese ha affermato che le parole della premier “non sono un’invettiva isolata”, ma si inseriscono nella strategia di una destra giapponese decisa a liberarsi dai vincoli pacifisti imposti dalla Costituzione del dopoguerra.

Il giornale cita episodi che, a suo dire, dimostrerebbero la deriva militarista di Tokyo:

  • le visite dei politici al santuario Yasukuni, dove sono onorati anche 14 criminali di guerra di classe A,

  • la negazione del massacro di Nanchino,

  • e la “propaganda della teoria della minaccia cinese”.

“Ogni passo di Takaichi — scrive il Quotidiano del Popolo — segue le orme della colpa storica giapponese, tentando di insabbiare la storia di aggressione e far rivivere il militarismo.”


Takaichi: “Un attacco a Taiwan minaccerebbe la sopravvivenza del Giappone”

Durante un’audizione parlamentare, la premier Takaichi aveva definito un eventuale attacco militare cinese a Taiwancome una “situazione di minaccia alla sopravvivenza” per il Giappone, formula che consentirebbe a Tokyo di esercitare il diritto all’autodifesa collettiva.

Un’espressione che, secondo Pechino, riecheggia la retorica giapponese degli anni Trenta. Lo stesso Quotidiano del Popolo ha paragonato la posizione di Takaichi all’“Incidente di Mukden del 1931”, usato dal Giappone come pretesto per invadere la Manciuria:

“Ora che questa retorica sta rivivendo — scrive il giornale — il Giappone intende davvero ripetere gli errori della storia?”


Il difficile equilibrio di Tokyo tra alleati e Pechino

Il governo giapponese, pur mantenendo relazioni non ufficiali con Taipei, continua a riconoscere una sola Cina in base al comunicato bilaterale del 1972. Tuttavia, negli ultimi anni Tokyo si è progressivamente allineata alle preoccupazioni occidentali per l’espansionismo militare cinese nell’area dell’Asia-Pacifico, rafforzando la cooperazione strategica con gli Stati Uniti.

In questo delicato equilibrio tra diplomazia e sicurezza, le parole di Takaichi rischiano di mettere in crisi la tradizionale prudenza giapponese, spingendo Tokyo in un terreno sempre più scivoloso tra realpolitik e revisionismo storico.

Continua a leggere

Esteri

Notte di terrore a Kiev: la Russia lancia un attacco su larga scala con missili e droni

La Russia ha colpito Kiev con centinaia di missili e droni. Un morto e 15 feriti il bilancio provvisorio. Colpiti edifici residenziali e blackout in diversi quartieri della capitale.

Pubblicato

del

La Russia ha lanciato nella notte un attacco su larga scala contro Kiev, con centinaia di missili e droni che hanno colpito la capitale e diverse regioni dell’Ucraina. L’allarme è scattato poco dopo mezzanotte e 45 locali, quando una serie di esplosioni ha squarciato il silenzio notturno.

Secondo i media ucraini e le autorità locali, si tratta di uno dei bombardamenti più intensi delle ultime settimane.


Un morto e quindici feriti: colpiti edifici residenziali

Il bilancio provvisorio fornito dai servizi di emergenza ucraini parla di un morto e quindici feriti. Il sindaco di Kiev, Vitali Klitschko, ha riferito che i detriti di un drone hanno colpito un edificio residenziale di cinque piani nel quartiere Dniprovskiy, provocando un incendio e il crollo parziale di alcuni piani.

Un altro incendio è stato segnalato nel quartiere di Podilskyi, mentre in diverse aree della città si registrano interruzioni di corrente e blackout a causa dei danni alla rete elettrica.


L’attacco coordinato: droni e missili su tutto il Paese

L’Aeronautica militare ucraina ha confermato che decine di droni stanno prendendo di mira le regioni centrali, meridionali ed orientali del Paese, mentre missili da crociera e balistici sono stati lanciati da più direzioni verso il territorio ucraino.

Le autorità di Kiev hanno emesso allarmi antiaerei per tutto il Paese, invitando la popolazione a rifugiarsi nei bunkere nei rifugi sotterranei.


La capitale ancora nel mirino del Cremlino

L’attacco di questa notte conferma come Kiev resti uno degli obiettivi strategici principali della campagna militare russa.
Le forze ucraine, pur riuscendo ad abbattere gran parte dei droni e dei missili in arrivo, continuano a fare i conti con la distruzione di infrastrutture civili e con la crescente pressione psicologica di una guerra che non accenna a fermarsi.

Secondo analisti militari, l’intensificazione dei raid potrebbe essere un tentativo di Mosca di logorare la popolazione ucraina e colpire il sistema energetico del Paese in vista dell’inverno.

Continua a leggere

In rilievo

error: Contenuto Protetto