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Stop tasse sui dehor, incentivi a tagliare affitti

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Prendono forma le modifiche ai decreti Ristori. Per tutta la giornata, maggioranza e opposizione hanno limato l’accordo su una settantina di emendamenti, per accogliere richieste di entrambi gli schieramenti. Le convergenze riguardano diversi ambiti: si va da un incentivo ai proprietari di casa a ridurre il costo dell’affitto agli inquilini a una proroga dello stop al pagamento del suolo pubblico per i tavolini all’aperto di bar e ristoranti a una proroga del rafforzamento della golden power contro le “scalate ostili”, anche di imprese dell’Ue, a realta’ italiane strategiche. Mentre a Palazzo Madama proseguono i lavori sui decreti Ristori, in commissione Bilancio a Montecitorio vanno avanti quelli sulla manovra, con la maggioranza intenzionata a prorogare fino al 30 giugno gli incentivi per l’acquisto sia di auto elettriche e ibride sia a benzina e diesel di ultima generazione. Resta invece in forse il prolungamento del superbonus oltre il 2021: probabilmente il rinvio della scadenza arrivera’ l’anno prossimo, con un provvedimento finanziato dal Recovery fund. I lavori in commissione congiunta Bilancio e Finanze del Senato sembrano destinati a terminare nelle prossime ore, con il via libera al Ristori, che e’ atteso in Aula lunedi’. Con ogni probabilita’, il governo porra’ la fiducia. Per incentivare una riduzione del costo degli affitti, un emendamento del Cinque Stelle Daniele Pesco chiede che lo Stato restituisca al proprietario di casa la meta’ del taglio. La misura vale per il 2021, nei comuni ad “alta tensione abitativa”. Il rimborso massimo e’ di 1.200 euro all’anno: in pratica, lo sconto coperto dall’incentivo e’ di 200 euro al mese. Lo stop ai balzelli sull’occupazione del suolo pubblico – Tosap e Cosap – riguarda ambulanti, bar e ristoranti. Il senatore Pd Daniele Manca ha spiegato che in un decreto di gennaio potrebbe essere prevista un’ulteriore sospensione, fino alla fine dell’emergenza. I tavolini all’aperto hanno infatti permesso di ridurre le perdite ai pubblici esercizi. Maggioranza e opposizione convergono anche su un fondo da 40 milioni per le Rsa, su sostegni alle edicole, su un taglio alle bollette elettriche delle imprese, su un rafforzamento del servizio di trasporto pubblico locale grazie a convenzioni con bus turistici, taxi e Ncc. La golden power “e’ un tema all’ordine del giorno – ha spiegato Andrea de Bertoldi (Fdi) – visto che si parla di Unicredit e delle banche italiane. Non si tratta solo del sistema finanziario, ma anche di quello radio-tv, quindi puo’ avere riflessi anche nella vicenda Vivendi-Mediaset”. Per la manovra, il relatore di Leu, Stefano Fassina, chiede di “allungare i periodi per la restituzione dei crediti presi, anche con la garanzia pubblica”, da partite Iva e professionisti. Mentre si rafforza il pressing, anche fuori dal Parlamento, per la reintroduzione e la stabilizzazione della cedolare secca sui negozi, a partire dal 2021. Il M5S spinge invece per finanziare il Fondo di solidarieta’ per il settore del trasporto aereo e del sistema aeroportuale e anche dunque per rifinanziare la cig dei piloti. La proposta, cassata per carenze di coperture, potrebbe essere ripescata, magari con qualche modifica. L’obiettivo di maggioranza e governo e riuscire a ottenere il via libera definitivo alla manovra entro Natale.

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Andrea Vianello lascia la Rai dopo 35 anni: “Una magnifica cavalcata, grazie a tutti”

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Dopo 35 anni di giornalismo, programmi, dirette e incarichi di vertice, Andrea Vianello (foto Imagoeconomica in evidenza) ha annunciato il suo addio alla Rai. L’annuncio è arrivato con un messaggio pubblicato su X, nel quale il giornalista ha comunicato di aver lasciato l’azienda con un «accordo consensuale».

Una lunga carriera tra radio, tv e direzioni

Nato a Roma il 25 aprile 1961, Vianello entra in Rai nel 1990 tramite concorso, dopo anni di collaborazione con quotidiani e riviste. Inizia al Gr1 con Livio Zanetti, poi al Giornale Radio Unificato, raccontando da inviato alcuni dei momenti più drammatici della cronaca italiana: dalle stragi di Capaci e via D’Amelio al caso del piccolo Faruk Kassam.

Nel 1998 approda a Radio anch’io, e successivamente a Tele anch’io su Rai2. Tra il 2001 e il 2003 è autore e conduttore di Enigma su Rai3, per poi guidare Mi manda Rai3 fino al 2010. Dopo l’esperienza ad Agorà, nel 2012 diventa direttore di Rai3.

Nel 2020 pubblica “Ogni parola che sapevo”, un racconto toccante della sua battaglia contro un’ischemia cerebrale che gli aveva tolto temporaneamente la parola, poi recuperata con grande determinazione.

Negli ultimi anni ha diretto Rai News 24, Rai Radio 1, Radio1 Sport, il Giornale Radio Rai e Rai Gr Parlamento. Nel 2023 viene nominato direttore generale di San Marino RTV, ma si dimette dopo dieci mesi. Di recente si parlava di un suo possibile approdo alla guida di Radio Tre.

Le parole d’addio: “Sempre con me il senso del servizio pubblico”

«Dopo 35 anni di vita, notizie, dirette, programmi, emozioni e esperienze incredibili, ho deciso di lasciare la ‘mia Rai’», scrive Vianello. «Ringrazio amici e colleghi, è stato un onore e una magnifica cavalcata. Porterò sempre con me ovunque vada il senso del servizio pubblico».

Il Cdr del Tg3: “Un altro addio che pesa”

Dura la reazione del Comitato di redazione del Tg3: «Anche Andrea Vianello è stato messo nelle condizioni di dover lasciare la Rai», scrivono i rappresentanti sindacali, parlando apertamente di “motivi politici”. «È l’ennesimo collega di grande livello messo ai margini in un progressivo svuotamento di identità e professionalità». E concludono con un appello: «Auspichiamo che questa emorragia si arresti, e che la Rai possa recuperare la sua centralità informativa e culturale».

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Esteri

Mosca: generale ucciso in attacco terroristico

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La portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha condannato come “un attacco terroristico” l’attentato in cui è morto oggi vicino a Mosca il generale Yaroslav Moskalik, ucciso dall’esplosione di un ordigno posto sulla sua auto. “La questione principale – ha detto Zakharova, citata dall’agenzia Tass – è come fermare la guerra nel cuore dell’Europa e del mondo. Vediamo così tante vittime ogni giorno. Anche oggi, un militare russo è stato ucciso in un attacco terroristico a Mosca”. (

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Esteri

‘Usa offriranno pacchetto di armi da 100 miliardi a Riad’

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Gli Stati Uniti sono pronti a offrire all’Arabia Saudita un pacchetto di armi del valore di ben oltre 100 miliardi di dollari: lo riferisce la Reuters sul proprio sito citando sei fonti a conoscenza diretta della questione e aggiungendo che la proposta dovrebbe essere annunciata durante la visita di Donald Trump nel regno a maggio. Il pacchetto offerto arriva dopo che l’amministrazione dell’ex presidente Joe Biden ha tentato senza successo di finalizzare un patto di difesa con Riad nell’ambito di un accordo più ampio che prevedeva la normalizzazione dei rapporti tra Arabia Saudita e Israele.

La proposta di Biden offriva l’accesso ad armamenti statunitensi più avanzati in cambio del blocco degli acquisti di armi cinesi e della limitazione degli investimenti di Pechino nel Paese. La Reuters non è riuscita a stabilire se la proposta dell’amministrazione Trump includa requisiti simili.

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