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Scontro Salvini-Gentiloni, ‘sembra commissario straniero’

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Con gli occhi puntati alle prossime elezioni europee il vicepremier e segretario della Lega, Matteo Salvini attacca Paolo Gentiloni. “Ho avuto l’impressione di avere un commissario europeo che giocava con la maglietta di un’altra nazionale. Più che dare suggerimenti, elevava lamenti e critiche”, ha detto intervenendo a Roma ad un convegno. Una dichiarazione che ha sollevato subito le critiche delle forze politiche di opposizione e alla quale ha replicato in serata da Venezia, sul filo delle regole, lo stesso Gentiloni: il commissario italiano – ha detto – ha la fiducia del governo italiano “per definizione”. A stigmatizzare Salvini è stato per primo il leader di Azione, Carlo Calenda. (“E’ una persona seria, preparata, che ha dimostrato un grande senso delle istituzioni italiane e europee. È anche ‘un gentiluomo’”) che ha rimandato al mittente gli strali di Salvini che “gioca in un altro campionato, quello ‘Lonza e Mojito.'”. Ma a scendere a difesa di Gentiloni è stata anche la segretaria del Pd Elly Schlein.

“Solito schema – afferma – la destra non trova soluzioni e allora cerca nemici. Il governo che attacca Gentiloni è la dimostrazione che di fronte ai problemi economici e sociali del Paese chi lo sta governando non ha idea di come affrontarli”. Salvini aveva espresso le sue critiche proprio parlando delle prossime elezioni europee. “E’ fondamentale avere commissari europei che difendano l’interesse dell’intera comunità e del Paese”, aveva detto nel pomeriggio. Secondo il leader della Lega “il voto europeo del prossimo giugno sarà determinante per gli equilibri che mi auguro nuovi in Parlamento e Commissione. Sui temi della casa, del lavoro, dell’auto, della mobilità, della sicurezza, dell’immigrazione, la prossima legislatura europea sarà quella per cui si vive o si sopravvive. Penso a temi demenziali come la plastic tax, fatti contro l’industria italiana, che è una delle più green. Invece di aiutarti, ti tassano”. “Io spero – aveva poi aggiunto – che Timmermans vinca le elezioni in Olanda e vada a fare danni solo lì e non in tutta Europa”.

A rispondere per le rime a Salvini è stato anche il capogruppo del Pd al Senato Francesco Boccia che ha definito Gentiloni “il centravanti della nostra squadra in Europa” e sostenuto che il leader della Lega e vicepremier. “dovrebbe solo avere rispetto della storia di queste persone: è fatica capire le dinamiche europee per uno che era abituato a mettere la maglia di Putin e giocare un anno per la Russia, un anno per l’Ungheria, un anno per la Polonia”. Critiche anche da Europa+ che alza il tiro sulla premier. “Mi chiedo – ha affermato Benedetto Della Vedova – se Meloni condivida l’attacco sgangherato del suo vice Salvini al Commissario europeo per gli affari economici Paolo Gentiloni”. Di elezioni europee ha parlato anche Gentiloni, ribadendo che non si candiderà. “Magari mi sbaglio – ha poi aggiunto – , ma per la prima volta da quando si vota per il Parlamento europeo, può essere che le prossime elezioni siano davvero per l’Europa, e non per testare il consenso nazionale o regionale”.

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Valditara fa retromarcia su Concia: chiuso il progetto contro la violenza e licenziati i garanti

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“Dal momento che la scuola italiana ha bisogno di serenità e non di polemiche, ho deciso di non attivare l’incarico di garanti del progetto ‘Educazione alle relazioni’ a suor Monia Alfieri, Paola Concia e Paola Zerman. Rinnovo loro i ringraziamenti per la disponibilità e la generosità dimostrate”. Lo afferma il ministro dell’Istruzione e del Mertio Giuseppe Valditara. “Il progetto ‘Educare alle relazioni’ andrà avanti senza alcun garante. Nel suo svolgimento concreto si continuerà il dialogo con le associazioni rappresentative dei genitori, dei docenti e degli studenti”, conclude il ministro.

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Mattarella a Mignano, 80 anni da prima tappa Liberazione

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La presenza del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha suggellato oggi l’importanza dell’80esimo anniversario della battaglia di Mignano Monte Lungo, in provincia di Caserta, ai confini con quella di Cassino, la prima della guerra di Liberazione dell’Italia dal Nazifascismo cui presero parte tra l’8 ed il 16 dicembre del 1943 i soldati del ricostituito Esercito Italiano, affianco agli Alleati. Accompagnato dall’inno di Mameli, con a fianco il sottosegretario alla Difesa Isabella Rauti, il Capo dello Stato ha sostato sulla terrazza del Sacrario Militare – vi giacciono i resti di 974 soldati uccisi non solo a Mignano ma anche durante la guerra di Liberazione dell’Italia – deponendo una corona di alloro. Alla cerimonia erano presenti i gonfaloni delle città insignite della medaglia d’oro dopo la guerra, cioè Mignano Monte Lungo, Bellona, Napoli e Cassino.

E’ stata letta la preghiera per la Patria, quindi Mattarella ha salutato le autorità presenti ed è sceso, accompagnato dagli applausi dei presenti, verso il museo del Sacrario, dove ha effettuato una breve visita prima di ripartire. A Mattarella sono stati regalati panettoni artigianali fatti dagli studenti di un istituto alberghiero della zona. Con Mattarella e la Rauti, tra gli altri il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, generale di Corpo d’Armata Pietro Serino, l’ambasciatrice polacca in Italia Anna Maria Anders, studenti, parlamentari, rappresentanti delle istituzioni locali. Significativa la presenza della Anders: la battaglia di Mignano fu decisiva per quella successiva del vicino Monte Cassino, del maggio 1944, in cui i fanti polacchi agli ordini del generale Wladyslaw Anders, padre dell’ambasciatrice e comandante del Secondo Corpo d’Armata, si distinsero battendo i tedeschi e spianando la strada degli Alleati verso Roma; lo stesso Anders è seppellito al cimitero militare polacco di Montecassino.

“Questa cerimonia – ha spiegato l’ambasciatrice polacca – fa capire alla gente la parte brutta delle guerre, i morti, i cimiteri. Per questo è molto emozionante e importante essere a Mignano Monte Lungo, anche per dire di no al fascismo e al comunismo, e direi al fanatismo, che ancora oggi produce guerre in Europa e nel Mondo”. Infine, un annuncio: “Il prossimo maggio saremo a Cassino per celebrare gli 80 anni della battaglia e sarà presente anche il presidente della Repubblica Mattarella”.

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Via libera alla riorganizzazione del Ministero dell’Ambiente

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Via libera alla riorganizzazione del Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica. Lo prevede un Dpcm pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 7 dicembre, che entrerà in vigore il prossimo 22 dicembre. La riforma va incontro all’esigenza di un maggiore rafforzamento della struttura ministeriale, in linea con l’estensione e la complessità delle competenze del Ministero in materia di energia e ambiente e attraverso una più funzionale organizzazione delle attività dei dipartimenti e delle varie direzioni generali, che risultano incrementate.

“E’ un passo decisivo per rendere pienamente operativi gli obiettivi legati alle politiche ambientali e di sicurezza energetica in ragione della strategicita’ delle stesse -, ha dichiarato il ministro, Gilberto Pichetto -. Le scelte compiute perseguono, inoltre, lo scopo di strutturare l’organizzazione del Dicastero nella prospettiva di assicurare maggiore speditezza e celerità nei procedimenti amministrativi di competenza, quale tassello fondamentale per guidare la transizione ambientale ed energetica del Paese e assicurare la realizzazione degli obiettivi ambientali”.

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