Collegati con noi

Sport

Report torna a spiegare ad Andrea Agnelli il ruolo del suo braccio destro Alessandro D’Angelo in molti business poco chiari dentro lo Stadium

Pubblicato

del

 

Gabriella Bernardis è l’ex compagna di Raffaello Bucci. Chi era costui? Era un uomo di 41 anni, origini pugliesi, di San Severo di Puglia, noto come “Ciccio”, viveva a Margarita, tornava spesso in Puglia, era molto poco o per niente conosciuto in paese, faceva una vita assai riservata.  L’8 luglio del 2016, Bucci, in circostanze ancora molto opache si sarebbe lanciato a Fossano dal viadotto del raccordo che porta all’autostrada Torino-Savona. Due giorni prima Bucci era stato sentito della Procura di Torino come persona informata dei fatti, per testimoniare sui rapporti tra il mondo degli ultras e la ‘ndrangheta. Bucci era uno dei leader dello storico gruppo ultras bianconero dei “Drughi” ed era un consulente esterno (assunto dalla ditta Telecontrol) della Juventus: in pratica un sostenitore ufficiale con funzioni di collegamento tra la tifoseria organizzata e il club.

L’autore dell’inchiesta. Federico Ruffo inviato di Report

Una inchiesta svelerà poi gli affari con i biglietti e i guadagni nascosti in Puglia. Il rapporto di Bucci con gli ultras e con presunti esponenti della ‘ndrangheta. La costante mediazione con la dirigenza bianconera e un rapporto di collaborazione – ovviamente informale – con la Digos e i servizi segreti. Poi, quell’audizione in procura del sei luglio scorso e due giorni dopo  dopo la morte: “caduto” giù da un viadotto a Fossano. Il mistero sulla scomparsa di Raffaello Bucci, collaboratore della Juve ed ex ultrà dei Drughi, se risolto, potrebbe contribuire a fare luce sull’intera inchiesta sfociata nel processo Alto Piemonte sulle infiltrazioni della criminalità organizzata calabrese nella curva della Juve. La settimana scorsa l’inchiesta di Report, Rai 3, partì da questa morte sospetta per svelare una serie di opacità nel mondo del calcio. Nella fattispecie all’interno della Juventus. Il quadro che ne viene fuori è davvero poco edificante per la società gestita oggi da Andrea Agnelli. Rapporti poco chiari soprattutto tra il responsabile della sicurezza di Agnelli e certi gruppi violenti ed estremi della tifoseria della Juventus che si sono spesso distinti in aggressione e striscioni volgari, razzisti ed offensivi esposti allo Stadium e rapporti con la criminalità organizzata. Secondo Report, che cita atti, fatti, testimonianze, documenti certi striscioni entravano nello Stadium grazie alla complicità di Alessandro D’Angelo, braccio destro di Andrea Agnelli.

Pochi giorni dopo la trasmissione di Report, all’assemblea degli azionisti della Juventus, Andrea Agnelli, prima di parlare di numeri, soldi, quotazioni in Borsa ed altre questioni finanziarie, aveva dedicato buona parte della sua introduzione alla inchiesta dei giornalisti della trasmissione della Rai. Riassumiamo il pensiero di Agnelli così: trasmissione giornalistica poco credibile che rimesta nel torbido. Peccato, però, per Andrea Agnelli, che i giornalisti di Report avevano citato, ripetiamo, atti, fatti, documenti di indagine, intercettazioni telefoniche ed ambientali che mostrano come questo D’Angelo facesse entrare gli striscioni vergognose, compreso quello su Superga. Questa sera, alle 21, 15, sempre su Rai 3, Report torna a parlare della Juve e a mostrare, ancora una volta ad Andrea Agnelli che le inchieste giornalistiche non sono campate sul nulla ma sono cose serie che la Juventus dovrebbe affrontare. Magari allontanando chi ha rapporti opachi con ambienti del tifo dalla società. Invece Andrea Agnelli agli azionisti della Juve ha detto: “Siamo fieri del comportamento del nostro security manager, la sua posizione non è in discussione”. Amen

 

Advertisement

Sport

Masters 1000 di Madrid, Matteo Arnaldi elimina Novak Djokovic: il mio idolo, è incredibile

Pubblicato

del

“Novak è il mio idolo, ero già contento di poterci giocare contro, perchè non era mai successo. Invece l’ho battuto è incredibile”. Così Matteo Arnaldi dopo aver eliminato Novak Djokovic al secondo turno del Masters 1000 di Madrid. “Per riuscirci ho dovuto giocare al mio meglio – ha continuato l’italiano n.44 al mondo -. Sapevo che lui non è in un gran momento di forma così ho cercato di portare avanti gli scambi e cercar di farlo sbagliare”. “Ovviamente ero molto teso all’inizio, quasi me la facevo sotto, anche perchè da quando avevo 9 o 10 anni ho cominciato a guardare le sue partite – ha ammesso Arnaldi, 24 anni – ma poi con l’andare avanti della partita mi sono calmato. Sono stato contento di prendere il break per primo, perchè sapevo che prima o poi me l’avrebbe fatto lui. E’ stato tutto perfetto”.

Continua a leggere

Sport

A San Siro arriva la Roma, l’Inter cerca il riscatto

Pubblicato

del

Tornare subito a correre. È questo l’obiettivo dell’Inter di Simone Inzaghi che, dopo le sconfitte contro Bologna e Milan in Coppa Italia, vuole rialzarsi immediatamente per non perdere terreno nel testa a testa scudetto con il Napoli di Antonio Conte. L’ultima volta in cui i nerazzurri incapparono in due sconfitte consecutive, nell’annata 2022/23, servì del tempo alla squadra di Inzaghi per rialzarsi, visto che seguirono due pareggi prima di ritrovare la vittoria. Stavolta però, con il traguardo vicino e la concorrenza spietata, la risposta dovrà essere immediata. Domani a San Siro (si va verso il tutto esaurito), arriverà la Roma di Claudio Ranieri, a caccia di punti preziosi nella corsa per la Champions League.

Inzaghi prepara una mini-rivoluzione nella formazione rispetto al derby perso mercoledì: saranno infatti sette i cambi nell’undici titolare, anche a causa delle assenze per squalifica di Bastoni e Mkhitaryan, con il tecnico che si affiderà agli altri suoi titolarissimi per tornare subito a conquistare i tre punti. Nel consueto 3-5-2, l’Inter dovrebbe schierarsi con Sommer in porta, Pavard, Acerbi e Bisseck a comporre la linea difensiva; Darmian e Carlos Augusto agiranno sulle fasce, con Barella, Calhanoglu e Frattesi in mezzo al campo. In attacco, Lautaro Martinez sarà sicuro del posto, mentre al suo fianco è ballottaggio tra Arnautovic e Correa. Grande fiducia dunque in capitan Lautaro Martinez, vero punto di riferimento per Inzaghi in questa fase cruciale della stagione.

L’argentino infatti ha disputato da titolare 23 delle 27 partite ufficiali giocate dall’Inter nel solo 2025, saltandone due per infortunio e riposando solo in altre due occasioni restando in panchina per tutta la durata del match. E per il capitano interista sorridono le statistiche contro la Roma: nelle ultime sei sfide di Serie A contro i giallorossi, Lautaro ha partecipato a tre reti, con due gol e un assist, riscattando un inizio complicato nei precedenti incroci con la squadra capitolina. Inzaghi potrà inoltre contare su importanti rientri in panchina: Denzel Dumfries e Piotr Zielinski sono nuovamente a disposizione dopo i rispettivi problemi fisici. Più incerta invece la situazione di Marcus Thuram, visto che il francese continua il suo recupero e spera di tornare disponibile per la delicatissima semifinale di Champions League contro il Barcellona, in programma mercoledì prossimo al Montjuïc.

Continua a leggere

Sport

Conte studia per un Napoli vincente in casa con Torino

Pubblicato

del

Testa tutta sul Torino, senza pensare all’Inter reduce da due sconfitte, senza farsi condizionare dal risultato che arriverà nel pomeriggio dal match dei nerazzurri contro la Roma. E’ linea che il tecnico Conte ha impartito al suo Napoli in questi giorni. L’aggancio ai nerazzurri in testa alla classifica è avvenuto lo scorso week end grazie a un Napoli, secondo dal 15 febbraio, che non ha mai mollato la presa. La vittoria a Monza coincide con la prima volta in cui il club azzurro è riuscito a vincere due partite di fila, una striscia che non gli riusciva dal 25 gennaio, quando gli azzurri sconfissero la Juventus, inanellando ben quattro vittorie consecutive.

Domani sera il Maradona vuole vedere Lukaku e compagni tornare a quel ritmo, quello dei tre punti a partita, firmando la terza vittoria di fila nella speranza che i giallorossi rallentino la squadra di Inzaghi concedendo al Napoli la vetta in solitaria. Obiettivi importanti, in sostanza, che si costruiscono con determinazione giornata dopo giornata. Lo sa bene il gruppo azzurro che in queste settimane è blindato a Castel Volturno, con pochi occhi a osservare le idee che Conte si prepara a mettere in campo. Il tecnico azzurro ha deciso di non fare conferenza stampa nella giornata in cui si sono celebrati i funerali di Papa Francesco ma qualche idea è trapelata come quella balenata sulla difesa, visto che difficilmente Buongiorno possa recuperare per la partita di domani.

Con Juan Jesus che ha detto addio al finale di stagione, l’alternativa al centro sembra essere solo Rafa Marin. Una soluzione innovativa però potrebbe essere quella di spostare Olivera da terzino sinistro a centrale, al fianco di Rrahmani, mettendo in campo Spinazzola sulla fascia sinistra. Un’idea suggerita dal ruolo di difensore centrale che Olivera ricopre con l’Uruguay ma nella difesa a tre schierata dal ct Marcelo Bielsa. Gli infortuni pesano tanto e questi giorni di avvicinamento al match sono serviti a Conte per capire se si può tentare lo spostamento.

Le risposte arriveranno però solo domani sera, in un match che non vedrà in campo l’ex granata Buongiorno. All’andata la vittoria azzurra venne firmata da McTominay e il centrocampista scozzese ha voglia ancora di segnare e di giocare al meglio, come nelle ultime gare. Come Lukaku, d’altronde, che dopo avere segnato nelle ultime tre partite al Maradona, tiene gli occhi puntati sull’obiettivo scudetto.

Continua a leggere

In rilievo

error: Contenuto Protetto