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Raid in Ucraina, missile di Kiev uccide generale russo

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Nel giorno in cui a Vilnius la Nato esamina il caso Ucraina, il Paese viene bersagliato da una pioggia di missili e droni. Ma Kiev da parte sua colpisce duro e con un missile di precisione a lunga gittata Storm Shadow a Berdyansk, sul Mar Nero, cittadina ucraina occupata dai russi nel sud della regione di Zaporizhzhia, uccide il generale Oleg Tsokov, uno dei comandanti nemici nel sud del Paese. Un episodio che fa il paio con l’assassinio a Krasnodar, in Russia, dell’ex comandante di sommergibile Stanislav Rzhitsky che diede l’ordine di sparare un missile che alcune settimane fa a Vinnitsa uccise 27 civili e che quindi prende la forma di una probabile vendetta dei servizi segreti ucraini.

Quanto a Tsokov, le fonti militari che hanno annunciato la morte dell’alto ufficiale russo non forniscono altri particolari: un vuoto forse colmato dal capo filorusso della regione occupata, Vladimir Rogov, che parla di un albergo, sede del comando militare russo, l’hotel Dune, colpito e raso al suolo da un missile proprio nel luogo di villeggiatura di Berdyansk.

“Si scava fra le macerie. Le ambulanze sono state inviate lì”, ha scritto Rogov, citato anche dai media ucraini, che però non menziona il generale Tsokov. Quest’ultimo comunque diventa il nono generale colpito e ucciso dai militari di Kiev dall’inizio dell’invasione russa, anche se Mosca ne conferma solo cinque: si tratta di un record senza precedenti dalla Seconda guerra mondiale.

A cadere per primo in marzo, una settimana dopo l’invasione, ucciso da un cecchino ucraino, fu il generale Andrei Sukhovetsky; il secondo, Oleg Mityaev, seguì dopo 15 giorni e alla fine di aprile del 2022 i generali uccisi erano già cinque. L’ultimo risale al 15 giugno scorso, nel sud dell’Ucraina. Intanto, la controffensiva ucraina, sempre senza copertura aerea, ha continuato la manovra di accerchiamento della città di Bakhmut, nel Donbass, il cui valore altamente simbolico per la libertà dell’Europa è stato sottolineato da Volodymyr Zelensky a Vilnius.

A sud si spinge sempre più in direzione di Melitopol e di Berdyansk. Il portavoce dello stato maggiore delle forze armate di Kiev, Andriy Kovalev, ha detto che in queste tre direttrici le truppe ucraine si sono trincerate nel punto di massima avanzata, da dove “infliggono danni con l’artiglieria su obiettivi nemici. Il nemico sta opponendo una forte resistenza, spostando unità e truppe, utilizzando attivamente le riserve”, ha sottolineato Kovalev.

Ma intanto l’Ucraina continua a essere costantemente sotto tiro: nella città portuale di Odessa sono state prese di mira le strutture di stoccaggio del grano. Un chiaro attacco all’export di cereali e sementi ucraino ancora garantito dall’accordo tripartito con Russia e Turchia che scadrà il 17 di questo mese, con scarse possibilità di venire rinnovato. Frammenti di droni abbattuti hanno incendiato due grandi silos di sementi collegati all’infrastruttura portuale.

Durante la notte l’Ucraina è stata bersagliata da ben 26 droni-kamikaze di fabbricazione iraniana, tutti abbattuti ma con danni ad alcune abitazione per i detriti nella regione di Kherson, nel villaggio di Sofiyivka, una donna è morta, colpita da una cannonata. Nella città di Kherson i russi “hanno bombato aree residenziali, colpendo anche il quartier generale degli aiuti umanitari e almeno cinque edifici residenziali. Nelle zone dei bombardamenti sono scoppiati incendi”, come ha scritto il governatore della regione, Alexander Prokudin.

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Sindaco Istanbul Ekrem Imamoglu contro Erdogan: Hamas è un gruppo terroristico

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Il sindaco di Istanbul Ekrem Imamoglu, il principale rivale del presidente turco Recep Tayyip Erdogan, definisce Hamas “un gruppo terroristico” e afferma che la Turchia è stata “profondamente rattristata” dal massacro del 7 ottobre. Intervistato dalla Cnn, il primo cittadino della metropoli turca spiega che “qualsiasi struttura organizzata che compie atti terroristici e uccide persone in massa è da noi considerata un’organizzazione terroristica”, aggiungendo però che crimini simili stanno colpendo i palestinesi e invita Israele a porre fine alla sua guerra contro Hamas.

Il governo turco di Erdogan sostiene apertamente Hamas, ha duramente criticato l’offensiva israeliana nella Striscia di Gaza e ha chiesto un cessate il fuoco immediato. Il leader turco ha paragonato le tattiche del primo ministro Benyamin Netanyahu a quelle di Adolf Hitler e ha definito Israele uno “stato terrorista” a causa della sua offensiva contro Hamas a Gaza.

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Usa: sondaggio “Cnn”, Trump in vantaggio su Biden di 6 punti a livello nazionale

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A poco meno di sei mesi dalle elezioni negli Stati Uniti, l’ex presidente Donald Trump gode del sostegno del 49 per cento degli elettori, in vantaggio di sei punti percentuali sul suo successore Joe Biden, fermo al 43 per cento. Lo indica l’ultimo sondaggio pubblicato dall’emittente “Cnn” ed effettuato dall’istituto Ssrs. Rispetto alla precedente rilevazione condotta lo scorso gennaio, il candidato repubblicano e’ rimasto stabile, mentre l’attuale presidente ha perso il due per cento del proprio consenso. Soprattutto, e’ in miglioramento l’idea che gli elettori hanno degli anni della presidenza Trump. Ora il 55 per cento degli statunitensi considera “un successo” la sua amministrazione, contro il 44 per cento che la definisce “un fallimento”.

Nel gennaio del 2021, pochi giorni dopo l’insediamento di Biden, era il 55 per cento a considerare un fallimento la presidenza di Trump. Al contrario, il 61 per cento ritiene che la presidenza Biden sia stata un fallimento, mentre il 39 per cento la definisce “un successo”. Il sondaggio mostra anche come i repubblicani siano piu’ convinti dell’idea che la presidenza Trump sia stata un successo (92 per cento) rispetto a quanto gli elettori democratici abbiano la stessa opinione della presidenza Biden (solo il 73 per cento). Tra gli indipendenti, l’amministrazione Trump e’ guardata con favore dal 51 per cento, contro il 37 per cento che ha opinione positiva dell’attuale presidenza. Poi vi e’ un 14 per cento che considera un fallimento entrambe le esperienze, e un 8 per cento che invece ritiene un successo sia la presidenza di Donald Trump che quella di Joe Biden.

Il sondaggio rileva anche come il 60 per cento degli elettori disapprovi l’operato dell’attuale presidente e come il tasso di approvazione, attualmente al 40 per cento, sia al di sotto del 50 per cento anche su materie quali le politiche sanitarie (45 per cento) e la gestione del debito studentesco (44 per cento). A pesare sull’opinione che i cittadini Usa hanno di Biden e’ soprattutto la gestione della crisi a Gaza (il 71 per cento disapprova), in particolare nel caso degli under 35 (tra questi e’ l’81 per cento a esprimere valutazione negativa). Non molto meglio il giudizio degli elettori sull’operato della Casa Bianca in economia (solo il 34 per cento approva), tema che il 65 per cento degli intervistati considera “estremamente importante” per il voto di novembre.

Tra questi ultimi, il 62 per cento ha intenzione di votare Trump, il 30 per cento Biden. In generale, il 70 per cento degli elettori si lamenta delle attuali condizioni economiche del Paese, e il 53 per cento si dice insoddisfatto della propria situazione finanziaria. Tale insoddisfazione sale soprattutto tra gli elettori a basso reddito, tra le persone di colore e tra i piu’ giovani. L’impressione per entrambi i candidati resta per lo piu’ negativa (il 58 per cento ha opinione negativa di Biden, il 55 per cento di Trump) e il 53 per cento e’ insoddisfatto delle opzioni a disposizione sulla scheda elettorale il prossimo novembre.

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Sconosciuti uccidono sette giovani nel sud dell’Ecuador

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Sette giovani, che la polizia sospetta facessero parte di una banda dedita al furto di veicoli, sono stati uccisi a colpi d’arma da fuoco da sconosciuti a Petrillo, località del sud dell’Ecuador. Secondo una prima ricostruzione dell’accaduto, riferisce il portale di notizie Primicias, sei dei giovani, tutti fra i 15 e i 21 anni, sarebbero caduti in un’imboscata mentre stavano riportando una moto rubata al proprietario per incassare il riscatto. Il cadavere di un settimo giovane è poi stato ritrovato ore dopo poco lontano dal luogo del massacro. Gli inquirenti hanno comunicato che praticamente tutte le vittime avevano precedenti penali per furti di vario genere, ed in particolare di veicoli, formulando l’ipotesi che le persone che hanno sparato da un’auto sarebbero membri di una banda rivale o residenti del luogo stanchi delle ripetute estorsioni.

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