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Pubblicità occulta? Botta e risposta tra il cdr del Tg1 e Pinuccio di Striscia

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“Dobbiamo registrare l’ennesimo attacco diretto alla nostra testata da giornali o programmi della concorrenza, fondato su dati o presupposti del tutto falsi. E proprio per questo, non si tratta del sacrosanto diritto di critica. Episodi che ultimamente si moltiplicano, forse per il fatto che il Tg1 sta ottenendo ottimi risultati in termini di gradimento e di dati di ascolto, o anche per il successo del Festival di Sanremo. Ci riferiamo, ultimo in termini temporali, a quanto accaduto con la trasmissione Striscia la Notizia che accusa il Tg1 di fare pubblicita’ occulta”. Cosi’ il Cdr del Tg1 in una nota. “Precisiamo che la nave di Sanremo, alla quale si allude, e’ parte integrante del Festival e quindi fa parte dei racconti di tutti i colleghi – sui media tradizionali e sui social – cosi’ come lo e’ il green carpet o il teatro o gli alberghi – prosegue la nota -. Ricordiamo anche come la settimana scorsa il Fatto Quotidiano parlasse di flop degli ascolti, ma citando un dato sbagliato sul Tg1 delle 20 (che ha realizzato il 20% e non il 18% come scritto, eppure la correzione del dato e’ stata immediata). Ricordiamo il collega alla gogna per una parola mai pronunciata o l’attacco gratuito a chi legge una citazione da un libro. Siamo orgogliosi dei risultati che stiamo ottenendo come giornalisti del Tg1 e della Rai, andiamo avanti con il nostro impegno e non permetteremo mai che venga gettato fango sull’impegno di tanti e tante professionisti”.

“Siamo contenti che finalmente la Rai faccia chiarezza una volte per tutte sulla questione pubblicita’ occulta”. Cosi’ l’inviato di Striscia La Notizia Pinuccio risponde al Cdr del Tg1 in merito alla vicenda della nave sponsor del Festival di Sanremo. “Questa notizia – prosegue – ci da’ speranza, perche’ vuol dire che allora si potra’ fare pubblicita’ in maniera palese anche durante i Tg, magari facendola passare per diritto di cronaca, in servizi in cui si rischia la vita, proprio come quello di Leonardo Metalli che va all’assalto della nave da crociera. Una risposta, quella del Cdr di cui fa parte lo stesso Metalli, che ci rende euforici: cosi’ possiamo costruirci uno studio, anche prefabbricato, con uno sponsor palesemente occulto. (nota del Cdr Rai Scoglio 24: Pinuccio, Sabino e Vito)”.

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Esteri

Si è suicidata Virginia Giuffre, aveva accusato di abusi sessuali Jeffrey Epstein e il principe Andrea

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Si è suicidata Virginia Giuffre (nella foto col suo avvocato), che aveva accusato di abusi sessuali Jeffrey Epstein e il principe Andrea. Lo rende noto la famiglia della donna. La 41enne americana si è tolta la vita nella sua casa in Australia. “Si è suicidata nella sua fattoria dopo essere stata vittima per tutta la vita di abusi e traffico sessuali”, hanno dichiarato i parenti. La Giuffre aveva accusato il defunto miliardario statunitense caduto in disgrazia Epstein di averla usata come schiava sessuale.

Il principe britannico Andrea da parte sua ha ripetutamente negato le accuse di averla abusata quando aveva 17 anni ed è riuscito a evitare il processo pagando un risarcimento multimilionario. “Alla fine il peso degli abusi è così pesante che per Virginia è diventato insopportabile gestirlo”, ha aggiunto la famiglia della donna ricordandone “l’incredibile coraggio e il suo spirito amorevole”. Giuffre lascia tre figli: Christian, Noah ed Emily. Il suo avvocato Sigrid McCawley ha affermato che Giuffre era stata una “cara amica” e una paladina per le altre vittime: “Il suo coraggio mi ha spinto a lottare con più forza, e la sua forza era impressionante”.

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Andrea Vianello lascia la Rai dopo 35 anni: “Una magnifica cavalcata, grazie a tutti”

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Dopo 35 anni di giornalismo, programmi, dirette e incarichi di vertice, Andrea Vianello (foto Imagoeconomica in evidenza) ha annunciato il suo addio alla Rai. L’annuncio è arrivato con un messaggio pubblicato su X, nel quale il giornalista ha comunicato di aver lasciato l’azienda con un «accordo consensuale».

Una lunga carriera tra radio, tv e direzioni

Nato a Roma il 25 aprile 1961, Vianello entra in Rai nel 1990 tramite concorso, dopo anni di collaborazione con quotidiani e riviste. Inizia al Gr1 con Livio Zanetti, poi al Giornale Radio Unificato, raccontando da inviato alcuni dei momenti più drammatici della cronaca italiana: dalle stragi di Capaci e via D’Amelio al caso del piccolo Faruk Kassam.

Nel 1998 approda a Radio anch’io, e successivamente a Tele anch’io su Rai2. Tra il 2001 e il 2003 è autore e conduttore di Enigma su Rai3, per poi guidare Mi manda Rai3 fino al 2010. Dopo l’esperienza ad Agorà, nel 2012 diventa direttore di Rai3.

Nel 2020 pubblica “Ogni parola che sapevo”, un racconto toccante della sua battaglia contro un’ischemia cerebrale che gli aveva tolto temporaneamente la parola, poi recuperata con grande determinazione.

Negli ultimi anni ha diretto Rai News 24, Rai Radio 1, Radio1 Sport, il Giornale Radio Rai e Rai Gr Parlamento. Nel 2023 viene nominato direttore generale di San Marino RTV, ma si dimette dopo dieci mesi. Di recente si parlava di un suo possibile approdo alla guida di Radio Tre.

Le parole d’addio: “Sempre con me il senso del servizio pubblico”

«Dopo 35 anni di vita, notizie, dirette, programmi, emozioni e esperienze incredibili, ho deciso di lasciare la ‘mia Rai’», scrive Vianello. «Ringrazio amici e colleghi, è stato un onore e una magnifica cavalcata. Porterò sempre con me ovunque vada il senso del servizio pubblico».

Il Cdr del Tg3: “Un altro addio che pesa”

Dura la reazione del Comitato di redazione del Tg3: «Anche Andrea Vianello è stato messo nelle condizioni di dover lasciare la Rai», scrivono i rappresentanti sindacali, parlando apertamente di “motivi politici”. «È l’ennesimo collega di grande livello messo ai margini in un progressivo svuotamento di identità e professionalità». E concludono con un appello: «Auspichiamo che questa emorragia si arresti, e che la Rai possa recuperare la sua centralità informativa e culturale».

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Esteri

Mosca: generale ucciso in attacco terroristico

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La portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha condannato come “un attacco terroristico” l’attentato in cui è morto oggi vicino a Mosca il generale Yaroslav Moskalik, ucciso dall’esplosione di un ordigno posto sulla sua auto. “La questione principale – ha detto Zakharova, citata dall’agenzia Tass – è come fermare la guerra nel cuore dell’Europa e del mondo. Vediamo così tante vittime ogni giorno. Anche oggi, un militare russo è stato ucciso in un attacco terroristico a Mosca”. (

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