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Cronache

Prove di guerra, esercitazioni Italia-Francia in mare

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Un Av8B Harrier decolla dalla pista della portaerei Cavour, poi un altro, infine un terzo nel giro di pochi minuti. A qualche miglia di distanza, dei Rafale spiccano il volo dalla nave francese Charles De Gaulle. In un ampio specchio di mare nel Tirreno meridionale, a circa 70 miglia a nord della costa della Sicilia, le due pattuglie aeree si cercano, si inseguono, si annusano, si mettono alla prova. In sostanza, si esercitano alla guerra. L’esercitazione aeronavale congiunta delle Marine militari di Italia e Francia non e’ la prima nel suo genere ed era gia’ prevista da tempo, ma assume un’altra rilevanza alla luce della cooperazione bilaterale rafforzata, sancita poco piu’ di due mesi fa dalla firma del Trattato del Quirinale. E, soprattutto, arriva in un momento di tensioni geopolitiche tra Est e Occidente, con un Mediterraneo affollato di navi, teatro di manovre russe che, se al momento non appaiono aggressive, vanno comunque tenute d’occhio nella loro rotta verso il Mar Nero. “Lo scenario e’ fluido, come militari dobbiamo essere pronti alle diverse opzioni. Per questo dobbiamo cercare di lavorare sempre piu’ spesso insieme: l’interazione e’ un’occasione unica per accrescere la nostra operativita’”, spiega l’ammiraglio Vincenzo Montanaro, comandante della 2/a Divisione Navale, accogliendo a bordo del Cavour l’ambasciatore francese in Italia Christian Masset, in visita per toccare con mano la cooperazione rafforzata tra Italia e Francia che prende forma anche in materia di difesa. “Questa esercitazione e’ un elemento tangibile di questa cooperazione, volta a costruire quell’autonomia strategica che serve all’Europa in questo secolo di incertezze geopolitiche, dove i rapporti di forza si modificano a una velocita’ mai vista prima”, dice l’ambasciatore. “Italia e Francia possono fare la differenza nel Mediterraneo e nel Mediterraneo allargato, gia’ collaborano dal Golfo di Guinea all’Oceano Indiano”, aggiunge Masset. Dalla Charles de Gaulle sbarca in elicottero anche il contrammiraglio Christophe Cluzel che guida il gruppo aeronavale francese: “La nostra e’ una cooperazione naturale, siamo due Marine vicine, abbiamo l’abitudine di lavorare insieme. Il rafforzamento di questa cooperazione porta un plus evidente, in un momento in cui in mare aumentano le tensioni”. Gli fa eco l’ammiraglio Aurelio De Carolis, comandante della squadra navale Cicnav: “L’attivita’ di questi due giorni in mare non fa altro che accrescere un livello di integrazione gia’ molto elevato, che ci poniamo di incrementare ancora nel prossimo futuro”. Italia e Francia sono, insieme alla Spagna, gli unici Paesi europei ad essere dotati di portaerei con veicoli imbarcati. Nell’hangar del Cavour fa mostra di se’ anche un nuovissimo F35B. A bordo anche un ospedale con due sale operatorie, 20 posti letto, 10 di terapia intensiva. L’equipaggio si sottopone a uno screening anti-covid ogni due giorni, in caso di positivita’ si viene subito isolati. “Non c’e’ stata alcuna possibilita’ di creare focolai a bordo”, assicura uno dei responsabili della struttura medica. Gli aerei rientrano e appontano sul Cavour. La visibilita’ e’ scarsa e la Charles de Gaulle, con i suoi Rafale, resta a distanza, non si fa vedere. Nella plancia della nave italiana, intanto, la rotta si mantiene a sudest, la prua verso lo Stretto di Messina che le due portaerei passeranno insieme nella notte per raggiungere l’americana Truman nel Mediterraneo meridionale. E da domenica le esercitazioni si allargheranno all’alleato Nato.

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Cronache

Truffa con ecobonus, la Finanza sequestra 1 miliardo di euro

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I finanzieri del Comando Provinciale di Savona hanno condotto una complessa attività di indagine nel settore dei crediti d’imposta, riconducibili a bonus in materia edilizia ed energetica, con particolare riferimento all’ Ecobonus e al Bonus facciate che ha portato al sequestro preventivo disposto dal gip di un miliardo di euro da eseguire sul cassetto fiscale di 311 soggetti economici coinvolti, detentori dei crediti d’imposta. Durante le indagini Finanza e agenzia delle Entrate hanno accertato come i crediti d’imposta fossero del tutto inesistenti perché con false fatture per lavori ancora da eseguire su immobili di proprietà di residenti nel savonese.

Una truffa replicata su scala nazionale da altre aziende del settore, in molti casi vere e proprie società fantasma oltreché evasori totali o con volumi d’affari inconsistenti, prive di immobili a cui poter associare le lavorazioni edilizie finalizzate all’agevolazione fiscale così come di fatture che comprovassero l’esecuzione dei lavori.

Alcuni dei soggetti coinvolti sono anche risultati percettori del reddito di cittadinanza, altri sono gravati da precedenti penali specifici, tra i quali si annoverano anche reati nel settore della spesa pubblica, altri ancora avevano generato e/o accettato crediti con soggetti con cui avevano un legame di parentela.

Una parte delle persone coinvolte aveva già effettuato la compensazione, conseguendo illeciti e consistenti vantaggi fiscali, mentre un’altra aveva acquistato blocchi di crediti fittizi dal valore nominale di centinaia di milioni di euro a fronte di un corrispettivo irrisorio effettivamente versato. La Gdf ha eseguito 85 perquisizioni nei confronti delle società che dei relativi rappresentanti legali, con l’impiego di oltre 250 militari in Liguria, Piemonte, Veneto, Lombardia, Trentino Alto Adige, Toscana, Emilia Romagna, Lazio, Campania e Puglia.

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Cronache

Bari, omicidio di Poggiofranco, un arresto

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Dalle prime luci dell’alba, in Canosa di Puglia, la Polizia di Stato di Bari sta eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Giudice per le indagini preliminari, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di un soggetto ritenuto responsabile dell’ideazione e dell’esecuzione di un omicidio, consumato nel quartiere Poggiofranco di Bari, il 18 dicembre scorso.
I dettagli dell’operazione verranno resi noti nel corso di una conferenza stampa presso la Procura della Repubblica di Bari, alla presenza del Procuratore della Repubblica.

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Cronache

Anziana investita e uccisa a Napoli, caccia a pirata strada

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Una donna anziana e’ morta a Napoli, vittima di un pirata della strada. Alle 18.15 circa di ieri, in via Labriola, sulla carreggiata in direzione via E. Ciccotti, R.R., 80 anni, e’ stata investita mentre attraversava la strada. Secondo prime ricostruzioni, un’auto si era fermata per consentire il passaggio alla signora, ma una Citroen di colore blu scuro, nel tentativo di sorpassare questa vettura, ha investito la donna e poi e’ fuggita. La Polizia Locale e’ impegnata nelle indagini per identificare il conducente e il veicolo coinvolto. La vittima era stata trasportata all’ospedale Cardarelli in stato di incoscienza e dopo poche ore e’ deceduta.

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