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Preside aggredito a Taranto, docenti ‘noi abbandonati’

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Sconcerto e indignazione, ma anche paura e senso di impotenza di fronte a un episodio definito di una “violenza inaudita”.

Sono i sentimenti manifestati dai docenti dell’istituto comprensivo Europa-Dante Alighieri che hanno espresso in una nota solidarietà e vicinanza al dirigente scolastico Marco Cesario, aggredito ieri dal padre di una bambina che frequenta il plesso Europa. Immobilizzato a un polso, scaraventato per terra e colpito con calci e pugni, prima del provvidenziale intervento dei carabinieri. L’aggressore è stato successivamente denunciato dal preside, che si è recato al pronto soccorso per farsi medicare ferite al volto e alla mano giudicate guaribili in sette giorni. “Ci sentiamo abbandonati, sminuiti nel nostro ruolo e soprattutto indifesi”, spiegano i docenti.

“Chiediamo che – proseguono – le istituzioni, a tutti i livelli, aprano una seria riflessione atta a ripristinare la centralità della funzione sociale della scuola”. Il preside Cesario, di origini napoletane, e la collega vicaria Carmela Rizzo hanno prima avuto una discussione con la madre di una bambina di tre anni e dopo alcuni minuti si è presentato il padre dell’alunna che ha raggiunto l’ufficio di presidenza, aggredendo il dirigente scolastico. “L’intera comunità del personale docente” esprime “sdegno e preoccupazione”.

“Quanto accaduto è inaccettabile. Noi – assicurano – continueremo, certamente, a svolgere il nostro dovere educativo e di rispetto delle regole, ottemperando al patto educativo che la stragrande maggioranza delle famiglie e degli utenti, nostri alleati, chiede alla scuola pubblica. Ravvisiamo, comunque, quanto sia necessario rafforzare la collaborazione con le istituzioni locali, i professionisti (educatori, psicologi, mediatori), che – concludono – operano nel mondo della scuola, e le famiglie alla ricerca di una ripresa forte del senso collettivo del fare scuola”. Per il sindacato DirigentiScuola “è inconcepibile che chi è aggredito sia costretto a ricorrere a cure mediche e chi aggredisce se ne stia a piede libero, in attesa che la giustizia faccia il suo lungo corso”. Sulla vicenda erano già intervenuti ieri Cisl e Cgil denunciando il caso ed esprimendo solidarietà al dirigente e sollecitando iniziative a tutela del personale scolastico.

“L’aggressione al dirigente scolastico di Taranto e a diversi insegnanti connotano una realtà ormai sconvolgente e intollerabile”, dice il segretario nazionale dello Snals, Evira Serafini. E aggiunge: “Il sindacato, al punto in cui siamo arrivati, pretende un intervento deciso e risolutivo delle autorità competenti per garantire la sicurezza del personale scolastico”. La scuola, commenta il sindaco Rinaldo Melucci, “è un luogo sacro, un luogo di apprendimento, crescita e rispetto reciproco. Nessun conflitto, per quanto acceso, può giustificare un gesto così deprecabile”.

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Guida ubriaco, si scontra con 3 moto e muore centauro, arrestato

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E’ risultato positivo all’alcol test il conducente della Fiat Punto che oggi si è scontrato con tre moto lungo la statale 108 bis “Silana di Cariati” che porta a Lorica. Nell’urto un centauro 37enne di Settingiano (Catanzaro) è morto, e altri due sono rimasti gravemente feriti. Dopo i risultati, i carabinieri della Compagnia di Cosenza hanno arrestato l’uomo, un 41enne, con l’accusa di omicidio stradale e lo hanno posto ai domiciliari.

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Scossa di terremoto di magnitudo 3.1 fa tremare il Vesuvio, molta paura ma nessun danno

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Un terremoto di magnitudo 3.1 della Scala Richter ha colpito alle 5,55 alle pendici del Vesuvio. L’evento sismico, che ha avuto luogo a una profondità di circa 400 metri, è stato distintamente avvertito dagli abitanti delle zone circostanti, in particolare nei piani alti degli edifici.

Gi esperti hanno definito la scossa come un evento “inusuale” e hanno confermato che non ci sono stati segnali di un incremento dell’attività vulcanica. L’epicentro del terremoto è stato localizzato vicino al Monte Somma, una zona storicamente monitorata per la sua vicinanza con il vulcano.

La comunità locale ha reagito con una comprensibile apprensione, ma, fortunatamente, non sono stati segnalati danni a persone o strutture. Le autorità locali nelle prossime ore decideranno se mantenere aperte le scuole. Intanto c’è da rassicurare  la popolazione sulla gestione dell’evento.

Ieri, alle 5,45, dall’altra parte di Napoli, in un’altra area vulcanica, nei Campi Flegrei, c’è stata una scossa di magnitudo 3.9. Anche in quel caso paura tanta ma nessun danno.

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“Due uomini dei servizi segreti vicino l’auto di Giambruno”, le rivelazioni del Domani

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Due persone, lo scorso novembre, si sarebbero avvicinate nel corso della notte a Roma all’auto di Andrea Giambruno, l’ex compagno della premier Giorgia Meloni, ma sono stati fermati da un agente che era di sorveglianza all’esterno della abitazione della presidente del Consiglio. Lo scrive il quotidiano ‘Domani’ secondo il quale i due avrebbe riferito al poliziotto di essere ‘colleghi’, mostrando anche un tesserino prima di risalire a bordo della loro auto ed andare via senza essere identificati. Della vicenda, sostiene il quotidiano, è stata informata la Digos e la scala gerarchica fino al capo della Polizia Vittorio Pisani e al ministro dell’Interno Matteo Piantedosi.

Dalle indagini svolte sarebbe emerso in un primo momento che i due uomini, che avevano con loro una torcia, erano due agenti dell’Aisi, l’Agenzia dei servizi segreti interna, e in particolare della scorta di Meloni. Del fatto, sempre in base a quanto riferisce il quotidiano, sarebbe stata informata anche al Procura della Capitale. Dall’indagine dei servizi, alcuni mesi dopo, si sarebbe però arrivati ad una altra conclusione: i due uomini che quella notte si sarebbero avvicinati all’auto di Giambruno sarebbero stati in realtà due ricettatori forse interessati a quanto c’era di valore in quella macchina e non agenti intenti a piazzare cimici o altro.

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