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Cronache

Pomicino: scrivevo discorsi alla Santanchè, ora dovrebbe dimettersi

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“Anche se non siamo più amici da molti anni, mi dispiace sinceramente per la situazione in cui si trova”.Lo dice Paolo Cirino Pomicino, in un’ intervista a La Repubblica, l’esponente storico e ministro della Democrazia Cristiana, in merito al caso emerso sulle società della sua ex allieva politica Daniela Santanchè. “Io stento a credere a quello che ho visto e sentito, anche se testimoniato e documentato. Se posso dare un ultimo consiglio non richiesto, e sempre con spirito amichevole, Daniela si dimetta mettendo così nelle sue mani la propria dignità e quella del suo partito”, sottolinea. L’amicizia con Pomicino che mercato le apriva? “La frequentazione del potere – aggiunge -. Le feci conoscere anche Andreotti, a Capri”.

“Io la consigliavo, la aiutavo con i discorsi. Gliene scrissi uno anche per un congresso di Alleanza nazionale, contro le quote rosa”. Quali erano le ambizioni di Santanchè? Diventare ministra? “L’episodio che meglio la racconta non c’entra con la politica. Negli anni Novanta organizzò un concorso di cucina e mi invitò a far parte della giuria, di cui lei era presidente. Mi trovai ad assaggiare un piatto e dissi: che schifezza – dice l’ ex ministro -. Santanchè mi diede un cazzotto dietro la schiena: stai zitto che è il mio piatto”. “Sa chi vinse? Lei. Fece consegnare il premio al compagno Mazzaro, il quale dopo la cerimonia mi disse: la tua amica non conosce la vergogna. Mi pare la frase che meglio la descrive”, afferma l’ex ministro. “Se Santanchè si dimetterà? Non lo so. Il mio consiglio l’ho dato, ma Daniela è capace con grande convinzione di dire cose in cui non crede o di difendere l’indifendibile”, risponde Pomicino.

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Muore la terza vittima ferita nella sparatoria a Monreale

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Salgono a tre le vittime della sparatoria della scorsa notte a Monreale (Palermo). E’ morto in ospedale uno dei tre feriti: si tratta di Andrea Miceli, 26 anni, era ricoverato al Civico di Palermo. Gli altri due deceduti sono Salvatore Turdo, 23 anni, e Massimo Pirozzo, 26 anni.

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Cronache

Giovane incensurato ferito ad Ercolano

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Questa notte i carabinieri della locale tenenza di Ercolano sono intervenuti in corso Resina per un 26enne ferito. Il giovane, incensurato, sarebbe stato colpito da alcuni proiettili all’addome e a una gamba. E’ stato portato al pronto soccorso dell’ospedale Maresca di Torre del Greco, non in pericolo di vita. Indagini in corso per ricostruire dinamica e matrice dell’evento. Rilievi a cura del Nucleo Investigativo di Torre Annunziata.

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Sparatoria in piazza a Monreale, una carneficina: due morti e tre feriti, tutti giovanissimi

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E’ di due morti e tre feriti il bilancio di una sparatoria avvenuta in nottata nella centrale piazza Duomo a Monreale (Palermo). Le vittime hanno 25 anni e 23 anni; i feriti 26 anni, 33 anni e 16 anni. La sparatoria è avvenuta in una piazza affollata, davanti ad almeno un centinaio di testimoni. Secondo una prima ricostruzione tutto sarebbe nato in seguito a una rissa per futili motivi davanti ad una pizzeria. Poi i due gruppi di giovani si sono affrontati in piazza. Uno dei protagonisti dell’aggressione, armato di pistola, ha iniziato a sparare. I feriti sono in gravissime condizioni. Le indagini sono condotte dai carabinieri.

Le vittime della sparatoria sono Salvatore Turdo di 23 anni e Massimo Pirozzo di 26. Sono morti subito dopo essere stati trasportati negli ospedali Ingrassia e Civico del capoluogo. Anche uno dei feriti sarebbe in gravissime condizioni. Davanti agli ospedali si sono presentati numerosi familiari e amici delle vittime, con grida e scene di disperazione.

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