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Cronache

Pizzini, documenti e telefonini, tutti i segreti e tutti i rapporti di Marco Di Lauro con mafiosi e insospettabili fiancheggiatori al setaccio

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Gli incontri con insospettabili. Le riunioni con i picciotti. I rapporti con colletti bianchi. I broker che raccoglievano soldi per comprare la droga in Messico e farla arrivare in Italia. E poi le piazze di spaccio controllate. La rete di previdenza e assistenza per gli affiliati in carcere e le famiglie rimaste senza il reddito criminale prodotto dal congiunto da libero. Poi l’area grigia dei rapporti c0n la borghesia criminale e affarista e il livello della politica. Il giorno dopo l’arresto di Marco Di Lauro, il padrino del clan di Secondigliano, alla periferia di Napoli, che è stato latitante per 14 anni, l’attenzione degli investigatori è ora rivolta a far luce sulla “rete di fiancheggiatori” e su l’intero universo criminale che girava intorno a Marco Di Lauro. Ora gli inquirenti vogliono ricostruire tutti i movimenti recenti del boss bloccato nell’appartamento di via Emilio Scaglione, a pochi chilometri di distanza da quello che era il quartiere generale dell’organizzazione che agli inizi degli anni 2000 controllava lo spaccio della droga nell’area a nord del capoluogo campano.

Era lì da qualche giorno Marco Di Lauro, non da sempre.  Si spostava spesso Marco Di Lauro. Un clan che è stato decimato dai numerosi arresti. Di Lauro è stato sorpreso in un appartamento arredato senza alcun lusso ed aveva scelto, hanno evidenziato gli investigatori, di confondersi tra la gente comune. Intorno al suo alloggio non sarebbero state trovate delle telecamere. Ora si lavora per capire da quanto tempo fosse in quell’appartamento. Per questo, fanno sapere gli investigatori, verranno messe a sistema tutte le informazioni che sono state acquisite. Ed una grande mano arriverà da quello che è stato trovato nel covo del boss. Telefoni, agende elettroniche e documenti. Molti documenti. Di carta. Pizzini. Messaggi. Tra Scampia, Secondigliano, Miano e Chiaiano ci sono una marea di telecamere disseminate sul territorio dal Servizio Centrale Operativo della polizia di Stato che punta alle connivenze del boss.

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Cronache

Muore la terza vittima ferita nella sparatoria a Monreale

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Salgono a tre le vittime della sparatoria della scorsa notte a Monreale (Palermo). E’ morto in ospedale uno dei tre feriti: si tratta di Andrea Miceli, 26 anni, era ricoverato al Civico di Palermo. Gli altri due deceduti sono Salvatore Turdo, 23 anni, e Massimo Pirozzo, 26 anni.

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Cronache

Giovane incensurato ferito ad Ercolano

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Questa notte i carabinieri della locale tenenza di Ercolano sono intervenuti in corso Resina per un 26enne ferito. Il giovane, incensurato, sarebbe stato colpito da alcuni proiettili all’addome e a una gamba. E’ stato portato al pronto soccorso dell’ospedale Maresca di Torre del Greco, non in pericolo di vita. Indagini in corso per ricostruire dinamica e matrice dell’evento. Rilievi a cura del Nucleo Investigativo di Torre Annunziata.

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Sparatoria in piazza a Monreale, una carneficina: due morti e tre feriti, tutti giovanissimi

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E’ di due morti e tre feriti il bilancio di una sparatoria avvenuta in nottata nella centrale piazza Duomo a Monreale (Palermo). Le vittime hanno 25 anni e 23 anni; i feriti 26 anni, 33 anni e 16 anni. La sparatoria è avvenuta in una piazza affollata, davanti ad almeno un centinaio di testimoni. Secondo una prima ricostruzione tutto sarebbe nato in seguito a una rissa per futili motivi davanti ad una pizzeria. Poi i due gruppi di giovani si sono affrontati in piazza. Uno dei protagonisti dell’aggressione, armato di pistola, ha iniziato a sparare. I feriti sono in gravissime condizioni. Le indagini sono condotte dai carabinieri.

Le vittime della sparatoria sono Salvatore Turdo di 23 anni e Massimo Pirozzo di 26. Sono morti subito dopo essere stati trasportati negli ospedali Ingrassia e Civico del capoluogo. Anche uno dei feriti sarebbe in gravissime condizioni. Davanti agli ospedali si sono presentati numerosi familiari e amici delle vittime, con grida e scene di disperazione.

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