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Pd e Legge elettorale Campania: nuove regole e scontro sul terzo mandato per De Luca

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La proposta di legge avanzata dal Pd introduce tre cambiamenti fondamentali alla legge elettorale campana: una soglia di sbarramento al 3%, l’ineleggibilità dei sindaci (che dovranno dimettersi per candidarsi come consiglieri) e la possibilità di ottenere un premio di maggioranza anche oltre il limite del 65%. La proposta è stata presentata dal capogruppo Pd Mario Casillo e sarà discussa lunedì prossimo in commissione Affari istituzionali. Parallelamente, verrà valutata anche la proposta di legge presentata dal presidente della commissione Giuseppe Sommese, volta a permettere un terzo mandato per il governatore Vincenzo De Luca.

Legge elettorale e terzo mandato: temi divisivi nel Pd
La proposta di legge elettorale è nata da un’accelerazione richiesta dopo la recente riunione di maggioranza, in cui De Luca ha sollecitato una discussione rapida sul terzo mandato, applicando il cosiddetto “lodo Zaia” per derogare il divieto dei due mandati consecutivi. Tuttavia, i consiglieri Pd, insieme a Italia Viva e Azione, hanno imposto la condizione che la legge elettorale e il terzo mandato procedano parallelamente e vengano discussi nella stessa seduta del Consiglio regionale.

Dettagli della proposta Pd: soglia di sbarramento e altre novità
La nuova soglia di sbarramento al 3% intende ridurre la frammentazione elettorale e favorire i partiti principali. La proposta del Pd, che abroga la deroga per le liste collegate a presidenti che superano il 10%, colpisce soprattutto le liste civiche minori, spesso alleate strategiche di De Luca. Inoltre, la proposta prevede l’ineleggibilità per tutti i sindaci campani, non solo per quelli dei Comuni superiori ai 5.000 abitanti, e introduce un emendamento per definire i tempi di dimissione. Viene anche rimosso il limite del 65% sul premio di maggioranza, sospeso il ruolo di consigliere in caso di nomina ad assessore, evitando così dimissioni forzate.

Reazioni e opposizioni: il centrodestra e le tensioni interne
Nel frattempo, il centrodestra sta cercando una linea comune su legge elettorale e terzo mandato, considerando una soglia di sbarramento superiore al 3% proposto dal Pd. Stefano Caldoro, leader dell’opposizione, critica la proposta definendola “una classica legge ad personam”, pensata per favorire De Luca.

Il Pd si prepara a una settimana di intenso dibattito: i consiglieri regionali hanno chiesto un incontro con Elly Schlein, dopo che la segreteria nazionale si è espressa contro un terzo mandato per De Luca. Sul tavolo ci sono due questioni cruciali per la politica campana: la possibilità del terzo mandato e la corsa per la presidenza Anci, ambita dall’attuale sindaco di Napoli Gaetano Manfredi.

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Andrea Vianello lascia la Rai dopo 35 anni: “Una magnifica cavalcata, grazie a tutti”

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Dopo 35 anni di giornalismo, programmi, dirette e incarichi di vertice, Andrea Vianello (foto Imagoeconomica in evidenza) ha annunciato il suo addio alla Rai. L’annuncio è arrivato con un messaggio pubblicato su X, nel quale il giornalista ha comunicato di aver lasciato l’azienda con un «accordo consensuale».

Una lunga carriera tra radio, tv e direzioni

Nato a Roma il 25 aprile 1961, Vianello entra in Rai nel 1990 tramite concorso, dopo anni di collaborazione con quotidiani e riviste. Inizia al Gr1 con Livio Zanetti, poi al Giornale Radio Unificato, raccontando da inviato alcuni dei momenti più drammatici della cronaca italiana: dalle stragi di Capaci e via D’Amelio al caso del piccolo Faruk Kassam.

Nel 1998 approda a Radio anch’io, e successivamente a Tele anch’io su Rai2. Tra il 2001 e il 2003 è autore e conduttore di Enigma su Rai3, per poi guidare Mi manda Rai3 fino al 2010. Dopo l’esperienza ad Agorà, nel 2012 diventa direttore di Rai3.

Nel 2020 pubblica “Ogni parola che sapevo”, un racconto toccante della sua battaglia contro un’ischemia cerebrale che gli aveva tolto temporaneamente la parola, poi recuperata con grande determinazione.

Negli ultimi anni ha diretto Rai News 24, Rai Radio 1, Radio1 Sport, il Giornale Radio Rai e Rai Gr Parlamento. Nel 2023 viene nominato direttore generale di San Marino RTV, ma si dimette dopo dieci mesi. Di recente si parlava di un suo possibile approdo alla guida di Radio Tre.

Le parole d’addio: “Sempre con me il senso del servizio pubblico”

«Dopo 35 anni di vita, notizie, dirette, programmi, emozioni e esperienze incredibili, ho deciso di lasciare la ‘mia Rai’», scrive Vianello. «Ringrazio amici e colleghi, è stato un onore e una magnifica cavalcata. Porterò sempre con me ovunque vada il senso del servizio pubblico».

Il Cdr del Tg3: “Un altro addio che pesa”

Dura la reazione del Comitato di redazione del Tg3: «Anche Andrea Vianello è stato messo nelle condizioni di dover lasciare la Rai», scrivono i rappresentanti sindacali, parlando apertamente di “motivi politici”. «È l’ennesimo collega di grande livello messo ai margini in un progressivo svuotamento di identità e professionalità». E concludono con un appello: «Auspichiamo che questa emorragia si arresti, e che la Rai possa recuperare la sua centralità informativa e culturale».

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Esteri

Mosca: generale ucciso in attacco terroristico

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La portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha condannato come “un attacco terroristico” l’attentato in cui è morto oggi vicino a Mosca il generale Yaroslav Moskalik, ucciso dall’esplosione di un ordigno posto sulla sua auto. “La questione principale – ha detto Zakharova, citata dall’agenzia Tass – è come fermare la guerra nel cuore dell’Europa e del mondo. Vediamo così tante vittime ogni giorno. Anche oggi, un militare russo è stato ucciso in un attacco terroristico a Mosca”. (

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Esteri

‘Usa offriranno pacchetto di armi da 100 miliardi a Riad’

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Gli Stati Uniti sono pronti a offrire all’Arabia Saudita un pacchetto di armi del valore di ben oltre 100 miliardi di dollari: lo riferisce la Reuters sul proprio sito citando sei fonti a conoscenza diretta della questione e aggiungendo che la proposta dovrebbe essere annunciata durante la visita di Donald Trump nel regno a maggio. Il pacchetto offerto arriva dopo che l’amministrazione dell’ex presidente Joe Biden ha tentato senza successo di finalizzare un patto di difesa con Riad nell’ambito di un accordo più ampio che prevedeva la normalizzazione dei rapporti tra Arabia Saudita e Israele.

La proposta di Biden offriva l’accesso ad armamenti statunitensi più avanzati in cambio del blocco degli acquisti di armi cinesi e della limitazione degli investimenti di Pechino nel Paese. La Reuters non è riuscita a stabilire se la proposta dell’amministrazione Trump includa requisiti simili.

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