Al Senato sono stati presentati da parte di esponenti della Lega e di FdI due emendamenti al decreto sul Pnrr per aggirare la riforma Cartabia e far tornare le ‘porte girevoli’ tra politica e magistratura. A denunciarlo è il responsabile Giustizia di Azione Enrico Costa che su questo ha presentato un’ interrogazione parlamentare. I due emendamenti, scrive Costa su Twitter, “sono stati ritagliati ad hoc per consentire ai magistrati ai vertici dei ministeri di tornare subito nei Tribunali e avere incarichi direttivi. E magari giudicare gli avversari politici”. Le proposte di modifica “per ora sono state considerate improponibili, ma l’intenzione”, assicura Costa, “è di ripresentarli entro la prossima settimana in un altro provvedimento”. “Il ministro Nordio – chiede ancora il deputato di Azione – è al corrente di cosa sta facendo questa ‘manina esperta’?”.
“La finalità delle citate proposte emendative – scrive Costa nella sua interrogazione – è quella di annullare, per i vertici delle strutture ministeriali, gli effetti della riforma Cartabia che blocca le porte girevoli tra magistratura e politica, consentendo per soggetti destinatari di incarichi fiduciari da parte della politica l’immediato ritorno allo svolgimento di attività giurisdizionale (senza periodo di decantazione) e ad incarichi direttivi”. “Il testo della proposta emendativa rappresenta una palese retromarcia rispetto alla legge anti-porte girevoli magistratura-politica approvata nella scorsa legislatura – sottolinea il deputato di Azione – ed appare ritagliata ad hoc per persone ben definite che hanno assunto incarichi negli uffici di diretta collaborazione nei primissimi giorni dopo il giuramento del Governo, che al termine della loro esperienza potranno rientrare nei Tribunali ed anche assumere ruoli direttivi e semidirettivi, altrimenti preclusi per 4 anni”.
“Considerato che i proponenti sono senatori dei due principali partiti della maggioranza e che pertanto è prevedibile che l’emendamento in questione, ove presentato e ammissibile, in altro provvedimento potrebbe essere approvato, tenendo conto anche della singolare e totale coincidenza testuale tra i due emendamenti che induce a ipotizzare un’unica fonte di ispirazione” Costa chiede al Governo se “sia a conoscenza del tentativo di riproporre le porte girevoli magistratura-politica usando a pretesto il PNRR, modificando l’articolo 20 della legge di riforma del CSM come descritto in premessa”.
Ma Costa punta anche il dito contro la scelta di ricorrere a questo decreto di natura economica per inserire la modifica alla Cartabia “ritenuto che le urgenze del PNRR sarebbero così utilizzate come pretesti per derogare alla separazione netta tra attività politica e attività giurisdizionale e, pare, anche per derogare al limite decennale per i magistrati fuori ruolo. Il parlamentare chiede pertanto nella sua interrogazione “se gli uffici ministeriali interessati dagli effetti della proposta abbiano avuto un ruolo nel predisporla” e “a quali magistrati ordinari, amministrativi e contabili inseriti negli uffici di diretta collaborazione si applicherebbe la modifica normativa in questione”.