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Cronache

Patto tra le mafie per dividersi il mercato delle scommesse on line, 20 arresti in Calabria

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Venti ordinanze di custodia cautelare in carcere sono state emesse dal Gip del Tribunale di Reggio Calabria, su richiesta della Procura, nell’ambito dell’operazione “Galassia”, condotta dalla Guardia di finanza, che lo scorso 14 novembre aveva svelato il patto tra le mafie per spartirsi il mercato delle scommesse on line. In particolare 18 fermi eseguiti il mese scorso per associazione per delinquere di tipo mafioso e di associazione per delinquere semplice, aggravata dai metodi mafiosi sono stati trasformati in custodia in carcere. I due nuovi arrestati sono Carmelo Consolato Murina, di 54 anni, e Giuseppe Pensabene di 42, entrambi in carcere per altri reati. Murina e Pensabene assieme ad alcuni dei fermati, esponenti delle cosche del Reggino, si sarebbero associati, secondo l’accusa, allo scopo di commettere reati connessi al governo d’imprese, di fatto attive in Italia, ma con sede legale in Austria e Malta, operanti nella gestione e raccolta fisica sul territorio dello Stato di puntate su giochi e scommesse, in assenza delle concessioni ed autorizzazioni prescritte dalla legge e in violazione delle norme fiscali e di quelle anti-riciclaggio. 

A loro carico sono emersi i reati di esercizio abusivo di attivita’ di gioco e scommesse, omessa dichiarazione dei redditi ed Iva, truffa aggravata ai danni dello Stato, in relazione alla mancata corresponsione all’Erario della tassa prescritta per l’esercizio delle attivita’ di giochi e scommesse, riciclaggio, auto-riciclaggio e reimpiego dei proventi e concorrenza sleale. Carmelo Consolato Murina, secondo quanto emerso, avrebbe assunto ruoli dirigenziali organizzativi di secondo livello occupandosi della gestione e del coordinamento di diversi punti commerciali che effettuavano abusivamente l’offerta dei servizi illeciti di giochi e scommesse agevolando l’espansione commerciale sul territorio dei prodotti offerti dall’associazione grazie alla loro appartenenza alla ‘ndrangheta o “all’evocazione delle relazioni con esponenti dell’ organizzazione criminale e al conseguente assoggettamento che ne derivava”. Pensabene, dirigente organizzatore avrebbe agevolato l’infiltrazione nel settore della cosca Tegano.

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Cronache

Uccisa a Castelfiorentino, l’ex marito si è suicidato

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E’ stato trovato morto l’ex marito di Klodiana Vefa, la donna di 37 anni uccisa la sera di giovedì scorso a Castelfiorentino, in provincia di Firenze. L’uomo, Alfred Vefa, sospettato dell’omicidio, che i carabinieri cercavano da due giorni, è stato trovato a in una zona isolata del comune di san Casciano in Val di Pesa: per i militari si è tolto la vita sparandosi con l’arma usata, verosimilmente, per uccidere anche la moglie.

Da quanto spiegato verso le 4, in una zona isolata del comune di San Casciano,in Val di Pesa, un cittadino ha segnalato un’auto sospetta, parcheggiata e abbandonata. I carabinieri intervenuti hanno constatato che era l’auto di Alfred Vefa. E” stata organizzata una rapida battuta nelle aree circostanti che ha portato poi alla scoperta, alle 6, del corpo esanime dell’uomo che – si apprende dagli inqurenti – si era tolto la vita sparandosi con l’arma usata, verosimilmente, per uccidere anche la moglie.

 

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Cronache

Strangolò la moglie nel Ravennate, l’ergastolo è definitivo

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featured, Stupro di gruppo, 6 anni ,calciatore, Portanova

La Corte di Cassazione ha confermato nel tardo pomeriggio di ieri la condanna all’ergastolo per il 42enne Riccardo Pondi accusato di avere strangolato la moglie, la 31enne Elisa Bravi, nella notte tra il 18 e il 19 dicembre 2019 nella camera da letto della loro villetta di Glorie di Bagnacavallo, nel Ravennate. In primo grado l’uomo era stato condannato a 24 anni in quanto la Corte d’Assise di Ravenna – come riportato dalla stampa locale – aveva messo in equivalenza attenuanti e aggravanti. In appello a Bologna era arrivato l’ergastolo, ora confermato.

La difesa ha preannunciato che, una volta depositate le motivazioni, potrebbe rivolgersi alla giustizia sovranazionale per chiedere di chiarire alcuni dubbi. Fra questi, la capacità di intendere e volere dell’uomo – in carcere dall’arresto eseguito quella stessa notte dai carabinieri – sulla quale la perizia disposta Tribunale ravennate non aveva ravvisato lacune sebbene il 42enne poco prima dell’omicidio avesse espresso timore per un fantomatico avvelenamento ai suoi danni a opera della consorte.

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Cronache

Michelle Obama a Portofino sullo yacht di Spielberg

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La dolce vita di Michelle Obama: l’ex first lady Usa è stata fotografata a Portofino (Genova) con Tom Hanks e Rita Wilson su un motoscafo partito dallo yacht da 250 milioni di dollari di Steven Spielberg. Una giornata passata in acqua tra snorkeling e bagni di sole, secondo il Daily Mail che ha ottenuto le foto in esclusiva. Michelle, scrive il tabloid britannico, è da settimane in Europa senza il marito Barack Obama: prima della tappa italiana è stata fotografata a Madrid e a Maiorca. L’ultima volta che l’ex first lady è stata immortalata con Obama è stata a New York per l’apertura degli Us Open a fine agosto.

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