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Cronache

Indagine Echidna, l’influenza della ‘ndrangheta sulla politica piemontese

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Le recenti rivelazioni emerse dall’inchiesta Echidna gettano luce sui legami intricati tra la politica locale e la criminalità organizzata nella regione Piemonte. Un dialogo intercettato tra Raffaele, capogruppo del Partito Democratico in Regione Piemonte, e suo padre Salvatore Gallo, ex manager della Sitaf, società gestore dell’autostrada Torino-Bardonecchia, mette in evidenza un sistema di favoritismi e nomine discutibili.

Nel dialogo, Gallo si vanta dell’influenza esercitata sulla nomina della moglie di un noto industriale cittadino alla Fondazione Film Commission di Torino, attraverso connessioni politiche e familiari. Questo è solo uno dei tanti esempi di come il potere politico venga utilizzato per favorire gli interessi personali e quelli della ‘ndrangheta.

L’indagine rivela un modus operandi consolidato da parte di Gallo senior, il quale, attraverso un sistema di scambi di favori, assicura il supporto politico per i candidati vicini, garantendo così il mantenimento del proprio potere e l’accumulo di vantaggi per sé e per la propria cerchia di influenti.

In particolare, Gallo si rivolge ai dirigenti del Comune per favorire pratiche edilizie discutibili, cerca lavoro nella Sitaf e negli ospedali per i familiari dei suoi sostenitori e organizza visite mediche privilegiate, ignorando le lunghe liste d’attesa.

Il Partito Democratico piemontese è scosso da queste rivelazioni, che minano ulteriormente la sua credibilità dopo la rottura dell’intesa con il Movimento 5 Stelle. Il segretario regionale Domenico Rossi ha richiesto un’indagine interna sul comportamento di Salvatore Gallo, mentre Raffaele sembra pronto a ritirare la sua candidatura alle elezioni regionali.

L’obiettivo è ora quello di recuperare la fiducia dell’elettorato e porre fine alla connivenza con le forze oscure che minano la democrazia e il benessere della regione. Bisogna agire con fermezza contro il malaffare e restaurare la trasparenza e l’integrità nelle istituzioni piemontesi.

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Stupro di gruppo: gli imputati rinunciano all’abbreviato

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Si svolgerà con il rito ordinario il processo ai sei ragazzi palermitani accusati di aver violentato, a luglio scorso, una 19enne al Foro Italico. Gli imputati avevano presentato richiesta di ammissione al rito abbreviato condizionando l’istanza a una serie di nuove attività tra le quali l’esame in aula della vittima che il gup ha però respinto. La 19enne peraltro è stata sentita dal Gip di Palermo, Clelia Maltese, nel corso di un incidente probatorio, due mesi e mezzo fa. Il giudice ha invece deciso di accogliere la richiesta di disporre una consulenza tecnica sul telefono della ragazza, ma i difensori hanno comunque rinunciato all’abbreviato optando per il dibattimento.

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Otto milioni evasi al fisco, tre aziende irpine nei guai

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False fatturazioni ed altrettante inesistenti operazioni transnazionali per evadere le imposte dirette e i versamenti Iva. Tre aziende operanti in provincia di Avellino sono state denunciate dalla Guardia di Finanza per una evasione complessiva di otto milioni di euro nel corso di altrettante verifiche fiscali. Cinque milioni sottratti alla tassazione dirette e 1,5 milioni all’Iva. Nel corso dei controlli è anche emerso che un professionista del capoluogo ha sottratto mezzo milione di euro all’erario facendo figurare come acquisite prestazioni tecniche, in realtà mai ricevute, ma falsamente fatturate da una società a lui riconducibile.

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Fassino denunciato, informativa Polaria trasmessa a pm

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E’ all’attenzione dei magistrati della Procura di Civitavecchia l’informativa della Polaria sull’episodio del furto di una confezione di profumo da parte del parlamentate Piero Fassino in un negozio del duty free di Fiumicino e costata una denuncia. Allegato all’incartamento anche il video di quanto avvenuto il 15 aprile scorso nello scalo della Capitale e ripreso da una telecamera di sicurezza presente nell’esercizio commerciale. Nei giorni scorsi è emerso dal racconto di alcuni dipendenti del negozio che Fassino sarebbe stato autore già di un tentativo di furto nelle scorse settimane. Spetterà ora ai pm decidere come procedere e se affidare delega alla polizia giudiziaria per svolgere ulteriori approfondimenti.

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