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Cronache

Papa, omelia della domenica delle Palme: trionfalismo, mondanità peggiori minacce per Chiesa

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I rischi peggiori, le minacce “piu’ perfide” per la Chiesa, sono “il trionfalismo”, quello di chi sale sempre “sul carro del vincitore”, e una sua forma sottile, “la mondanita’ spirituale”. Lo ha detto papa Francesco nella solenne messa della Domenica delle Palme, spiegando che con la sua Passione Gesu’ ha invece “distrutto il trionfalismo”, e ha indicato al contrario la “via dell’umilta’”. “E’ impressionante il silenzio di Gesu’ nella sua Passione, vince anche la tentazione di rispondere, di essere ‘mediatico’. Nei momenti di oscurita’ e grande tribolazione bisogna tacere, avere il coraggio di tacere, purche’ sia un tacere mite e non rancoroso”, ha affermato il Pontefice nell’omelia della messa in Piazza San Pietro con cui ha aperto oggi la Settimana Santa. “Gesu’ ci mostra come affrontare i momenti difficili e le tentazioni piu’ insidiose, custodendo nel cuore una pace che non e’ distacco, non e’ impassibilita’ o superomismo, ma e’ abbandono fiducioso al Padre e alla sua volonta’ di salvezza, di vita, di misericordia”, ha commentato dopo la lettura della Passione. “Anche oggi, nel suo ingresso in Gerusalemme, Lui ci mostra la via. Perche’ in quell’avvenimento il maligno, il Principe di questo mondo aveva una carta da giocare: la carta del trionfalismo, e il Signore ha risposto rimanendo fedele alla sua via, la via dell’umilta’”, ha proseguito. Secondo Francesco, “il trionfalismo cerca di avvicinare la meta per mezzo di scorciatoie, di falsi compromessi. Punta a salire sul carro del vincitore”. “Il trionfalismo vive di gesti e di parole che pero’ non sono passati attraverso il crogiolo della croce; si alimenta del confronto con gli altri giudicandoli sempre peggiori, difettosi, falliti…”, ha avvertito. “Una forma sottile di trionfalismo e’ la mondanita’ spirituale – ha detto ancora -, che e’ il maggior pericolo, la tentazione piu’ perfida che minaccia la Chiesa. Gesu’ ha distrutto il trionfalismo con la sua Passione”. Oggi, a livello diocesano, ricorreva anche la 34/a Giornata Mondiale della Gioventu’ e il Papa, portando l’esempio di quanti “hanno seguito Gesu’ sulla via dell’umilta’ e dell’obbedienza”, ha ricordato “i tanti santi e sante giovani, specialmente quelli ‘della porta accanto’, che solo Dio conosce”. “Cari giovani, non vergognatevi di manifestare il vostro entusiasmo per Gesu’, di gridare che Lui vive, che e’ la vostra vita. Ma nello stesso tempo non abbiate paura di seguirlo sulla via della croce”, ha esortato Bergoglio, che tra l’altro ha invitato i giovani “a fare vostre e vivere nella quotidianita’ le indicazioni della recente Esortazione apostolica ‘Christus vivit’, frutto del Sinodo che ha coinvolto anche tanti vostri coetanei”. Agli oltre 40 mila fedeli convenuti in Piazza San Pietro – saranno 50 mila all’Angelus – il Papa ha fatto distribuire “una speciale corona del Rosario”. “Queste corone in legno di ulivo – ha spiegato al termine della messa, prima della preghiera mariana – sono state realizzate in Terra Santa espressamente per l’Incontro mondiale dei giovani a Panama’ del gennaio scorso e per la Giornata di oggi. Rinnovo percio’ ai giovani e a tutti il mio appello a pregare il Rosario per la pace, in modo speciale per la pace in Terra Santa e in Medio Oriente”.

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Guida ubriaco, si scontra con 3 moto e muore centauro, arrestato

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E’ risultato positivo all’alcol test il conducente della Fiat Punto che oggi si è scontrato con tre moto lungo la statale 108 bis “Silana di Cariati” che porta a Lorica. Nell’urto un centauro 37enne di Settingiano (Catanzaro) è morto, e altri due sono rimasti gravemente feriti. Dopo i risultati, i carabinieri della Compagnia di Cosenza hanno arrestato l’uomo, un 41enne, con l’accusa di omicidio stradale e lo hanno posto ai domiciliari.

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Scossa di terremoto di magnitudo 3.1 fa tremare il Vesuvio, molta paura ma nessun danno

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Un terremoto di magnitudo 3.1 della Scala Richter ha colpito alle 5,55 alle pendici del Vesuvio. L’evento sismico, che ha avuto luogo a una profondità di circa 400 metri, è stato distintamente avvertito dagli abitanti delle zone circostanti, in particolare nei piani alti degli edifici.

Gi esperti hanno definito la scossa come un evento “inusuale” e hanno confermato che non ci sono stati segnali di un incremento dell’attività vulcanica. L’epicentro del terremoto è stato localizzato vicino al Monte Somma, una zona storicamente monitorata per la sua vicinanza con il vulcano.

La comunità locale ha reagito con una comprensibile apprensione, ma, fortunatamente, non sono stati segnalati danni a persone o strutture. Le autorità locali nelle prossime ore decideranno se mantenere aperte le scuole. Intanto c’è da rassicurare  la popolazione sulla gestione dell’evento.

Ieri, alle 5,45, dall’altra parte di Napoli, in un’altra area vulcanica, nei Campi Flegrei, c’è stata una scossa di magnitudo 3.9. Anche in quel caso paura tanta ma nessun danno.

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“Due uomini dei servizi segreti vicino l’auto di Giambruno”, le rivelazioni del Domani

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Due uomini fuori dalla villetta di Giorgia Meloni, la notte tra il 30 novembre e l’1 dicembre. Armeggiavano attorno all’auto dell’ex compagno, Andrea Giambruno, mentre la premier era in missione a Dubai. Nell’episodio, però, non sono stati coinvolti “appartenenti ai Servizi” e la sicurezza della premier “non è mai stata posta a rischio”. Così il sottosegretario Alfredo Mantovano interviene dopo che un articolo apparso oggi sul Domani ha riferito sull’allarme scattato in quella occasione. Nella ricostruzione del quotidiano, un’auto si avvicina alla villetta nel quartiere Torrino.

Scendono due uomini, accendono una torcia o un telefonino e si mettono a trafficare attorno alla macchina di Giambruno. A sorvegliare la scena c’è però una volante della Polizia appostata in servizio di vigilanza. Un agente scende e chiede conto ai due dei loro movimenti. Gli uomini si identificano come “colleghi” senza però mostrare documenti di riconoscimento e si allontanano. Sull’accaduto viene stilato un rapporto che finisce alla Digos; vengono avvertiti – sempre secondo l’articolo del Domani – il capo del Polizia, Vittorio Pisani, il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, l’Autorità delegata alla sicurezza della Repubblica, Mantovano e la stessa premier.

Sarebbe stata informata anche la procura della Capitale. Inizialmente i sospetti ricadono su due uomini dell’Aisi, l’Agenzia d’intelligence per la sicurezza interna, che fanno parte della scorta di Meloni. I due vengono quindi trasferiti all’Aise, l’agenzia che invece si occupa dell’estero. In seguito però le indagini dell’Aisi scagionano gli 007 che quella notte – e lo testimonierebbero le celle telefoniche – si trovavano altrove.

I due potrebbero essere stati banalmente ladri alla ricerca di qualcosa nell’auto di Giambruno. Il fatto, secondo il quotidiano, avrebbe influito anche sulla nomina del nuovo direttore dell’Aisi, sbarrando la strada ad uno dei papabili, Giuseppe Del Deo, alla guida del gruppo dell’Agenzia che ha investigato sul caso. Mantovano non entra nei dettagli della vicenda, ma si limita a rivelare di averne dato notizia il 4 aprile nella sua audizione al Copasir, dove ha chiarito che “gli accertamenti svolti per la parte di competenza dell’intelligence hanno consentito con certezza di escludere il coinvolgimento di appartenenti ai Servizi, e che la sicurezza del presidente Meloni non è mai stata posta a rischio”.

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