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Cronache

Ospedale San Giovanni Bosco, le formiche ancora in ospedale: c’è una denuncia per “sabotaggio alle condotte”

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Dopo il caso formiche, all’ospedale San Giovanni Bosco di Napoli arriva anche l’ipotesi di un sabotaggio attraverso l’ostruzione delle condotte fecali. E’ la nuova ipotesi avanzata stasera dalla direzione dell’Asl Napoli 1 che ha presentato una denuncia ai Carabinieri di Napoli per un nuovo problema che si e’ presentato in questi giorni ed e’ cominciato il 10 gennaio, proprio mentre al San Giovanni Bosco c’erano i Nas con gli ispettori del ministero della sanita’: un allagamento del pronto soccorso per l’ostruzione delle condotte fognarie. Sembrava una coincidenza, ma oggi, spiega il direttore generale della Asl Mario Forlenza, “ho ricevuto dalla Direzione Sanitaria del San Giovanni Bosco una mail nella quale si comunica che ci sono stati nel periodo tra il 10 gennaio e oggi numerosi episodi di sabotaggio alle condotte fecali del Pronto Soccorso e che, a seguito di espurghi, sono stati rinvenuti oggetti non compatibili con l’utilizzo dei water, bottiglie in plastica, una retina non bene identificata, interi rotoli di carta igienica, carta assorbente tipo scottex non idonea all’utilizzo, pannolini di varie specie e inoltre, nelle vasche di decantazione, anche intere lenzuola”. Forlenza sottolinea quindi di aver presentato la denuncia “ritenendo – spiega – che si sia in presenza di un vero e proprio sabotaggio organizzato”.

Per il direttore generale la scelta del 10 gennaio per l’ostruzione delle condotte non e’ casuale: “Tali episodi potrebbero essere ritenuti a ragione quali prove di un preciso disegno – afferma – per fare emergere uno scandalo mediatico allagando il pronto soccorso di acqua putrida proprio mentre era in corso l’ ispezione della Commissione”. Si apre quindi un nuovo fronte per l’ospedale napoletano, proprio nel giorno in cui l’Asl ha annunciato la possibilita’ di chiudere di interi reparti, con il trasferimento di pazienti in altre strutture per procedere a una bonifica profonda dalle formiche. La battaglia per la bonifica si fa dunque sempre piu’ dura per evitare nuovi episodi come quelli documentati nei video con gli insetti che passeggiavano sul viso di pazienti intubati. A condurla, in prima linea, e’ Emilio Lemetre, direttore del servizio di Igiene Pubblica della Asl Na1 e capo della commissione anti-formiche, che in una prima relazione all’Asl spiega sono in corso “interventi manutentivi che hanno riguardato prevalentemente l’eliminazione di tutte le soluzioni di continuita’ rilevate sui pavimenti, i battiscopa e alle pareti delle camere di degenza nonche’ alle controsoffittature e alle canaline elettriche, potenziali facili vie d’accesso per l’intrusioni di formiche”.

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Muore la terza vittima ferita nella sparatoria a Monreale

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Salgono a tre le vittime della sparatoria della scorsa notte a Monreale (Palermo). E’ morto in ospedale uno dei tre feriti: si tratta di Andrea Miceli, 26 anni, era ricoverato al Civico di Palermo. Gli altri due deceduti sono Salvatore Turdo, 23 anni, e Massimo Pirozzo, 26 anni.

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Cronache

Giovane incensurato ferito ad Ercolano

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Questa notte i carabinieri della locale tenenza di Ercolano sono intervenuti in corso Resina per un 26enne ferito. Il giovane, incensurato, sarebbe stato colpito da alcuni proiettili all’addome e a una gamba. E’ stato portato al pronto soccorso dell’ospedale Maresca di Torre del Greco, non in pericolo di vita. Indagini in corso per ricostruire dinamica e matrice dell’evento. Rilievi a cura del Nucleo Investigativo di Torre Annunziata.

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Sparatoria in piazza a Monreale, una carneficina: due morti e tre feriti, tutti giovanissimi

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E’ di due morti e tre feriti il bilancio di una sparatoria avvenuta in nottata nella centrale piazza Duomo a Monreale (Palermo). Le vittime hanno 25 anni e 23 anni; i feriti 26 anni, 33 anni e 16 anni. La sparatoria è avvenuta in una piazza affollata, davanti ad almeno un centinaio di testimoni. Secondo una prima ricostruzione tutto sarebbe nato in seguito a una rissa per futili motivi davanti ad una pizzeria. Poi i due gruppi di giovani si sono affrontati in piazza. Uno dei protagonisti dell’aggressione, armato di pistola, ha iniziato a sparare. I feriti sono in gravissime condizioni. Le indagini sono condotte dai carabinieri.

Le vittime della sparatoria sono Salvatore Turdo di 23 anni e Massimo Pirozzo di 26. Sono morti subito dopo essere stati trasportati negli ospedali Ingrassia e Civico del capoluogo. Anche uno dei feriti sarebbe in gravissime condizioni. Davanti agli ospedali si sono presentati numerosi familiari e amici delle vittime, con grida e scene di disperazione.

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