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Cronache

Nuovo procuratore di Napoli, inizia il conto alla rovescia: ecco i cinque aspiranti

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Dopo un’attesa che si è prolungata per oltre un anno, oggi a Roma ha preso il via il procedimento per la nomina del nuovo procuratore della Repubblica. Tuttavia, i segnali che giungono dal Palazzo dei Marescialli lasciano intendere che sarà difficile ottenere un voto unanime per la scelta del successore di Giovanni Melillo.

Attualmente, sul tavolo della Quinta Commissione del Consiglio Superiore della Magistratura (Csm), responsabile della nomina degli incarichi direttivi, ci sono cinque candidature: Giuseppe Amato, Francesco Curcio, Nicola Gratteri, Aldo Policastro e Rosa Volpe. Amato è procuratore a Bologna, Curcio a Potenza, Gratteri a Catanzaro, Policastro a Benevento e Volpe coordina la Direzione distrettuale antimafia di Napoli.

Oggi è una tappa fondamentale, poiché la decisione che emergerà dalla riunione della commissione incarichi direttivi passerà al plenum del Consiglio Superiore, che avrà l’ultima parola sulla lista dei candidati effettivamente in lizza per la carica di procuratore.

La commissione non si limiterà solo ad analizzare le procedure formali, ma valuterà anche i meriti dei candidati. Nonostante sia difficile fare previsioni in base alle dinamiche interne all’organo di autogoverno, la “corsa” per la carica di procuratore a Napoli sembra ridursi a tre nomi nel plenum: Nicola Gratteri, Francesco Curcio e Giuseppe Amato. Tuttavia, si consiglia cautela, dato che potrebbe essere aggiunto un altro nome alla terna.

È importante sottolineare che le candidature presentate per Napoli, l’ufficio inquirente più grande d’Italia con 116 magistrati, sono tutte di grande prestigio. Giuseppe Amato ha ricoperto importanti incarichi a Bologna e Roma, mentre Francesco Curcio ha una vasta esperienza negli uffici giudiziari partenopei, soprattutto nella lotta contro il clan dei Casalesi. Nicola Gratteri è diventato un simbolo della lotta contro la ‘ndrangheta e altre organizzazioni criminali, mentre Aldo Policastro e Rosa Volpe vantano un curriculum di altissimo valore.

Questa attesa decisione si svolge sullo sfondo degli accordi interni all’organo di autogoverno della magistratura italiana. Il Consiglio Superiore è composto da sette magistrati di Magistratura Indipendente, quattro di Unità per la Costituzione e uno di Autonomia. Anche questa volta, quindi, il peso delle decisioni potrebbe ricadere sui consiglieri “laici”.

Si tratta di una nomina molto attesa, considerando che a partire dal 12 luglio anche il procuratore generale presso la Corte d’Appello di Napoli rimarrà vacante con l’uscita di Luigi Riello. Il Consiglio Superiore della Magistratura, nonostante sia rinnovato dopo il periodo difficile degli scandali e delle inchieste, dovrà ancora confrontarsi con le alleanze politiche presenti.

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Stupro di gruppo: gli imputati rinunciano all’abbreviato

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Si svolgerà con il rito ordinario il processo ai sei ragazzi palermitani accusati di aver violentato, a luglio scorso, una 19enne al Foro Italico. Gli imputati avevano presentato richiesta di ammissione al rito abbreviato condizionando l’istanza a una serie di nuove attività tra le quali l’esame in aula della vittima che il gup ha però respinto. La 19enne peraltro è stata sentita dal Gip di Palermo, Clelia Maltese, nel corso di un incidente probatorio, due mesi e mezzo fa. Il giudice ha invece deciso di accogliere la richiesta di disporre una consulenza tecnica sul telefono della ragazza, ma i difensori hanno comunque rinunciato all’abbreviato optando per il dibattimento.

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Otto milioni evasi al fisco, tre aziende irpine nei guai

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False fatturazioni ed altrettante inesistenti operazioni transnazionali per evadere le imposte dirette e i versamenti Iva. Tre aziende operanti in provincia di Avellino sono state denunciate dalla Guardia di Finanza per una evasione complessiva di otto milioni di euro nel corso di altrettante verifiche fiscali. Cinque milioni sottratti alla tassazione dirette e 1,5 milioni all’Iva. Nel corso dei controlli è anche emerso che un professionista del capoluogo ha sottratto mezzo milione di euro all’erario facendo figurare come acquisite prestazioni tecniche, in realtà mai ricevute, ma falsamente fatturate da una società a lui riconducibile.

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Fassino denunciato, informativa Polaria trasmessa a pm

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E’ all’attenzione dei magistrati della Procura di Civitavecchia l’informativa della Polaria sull’episodio del furto di una confezione di profumo da parte del parlamentate Piero Fassino in un negozio del duty free di Fiumicino e costata una denuncia. Allegato all’incartamento anche il video di quanto avvenuto il 15 aprile scorso nello scalo della Capitale e ripreso da una telecamera di sicurezza presente nell’esercizio commerciale. Nei giorni scorsi è emerso dal racconto di alcuni dipendenti del negozio che Fassino sarebbe stato autore già di un tentativo di furto nelle scorse settimane. Spetterà ora ai pm decidere come procedere e se affidare delega alla polizia giudiziaria per svolgere ulteriori approfondimenti.

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