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Nuova Ferrari ibrida, le sfide per le auto sportive

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Quale futuro per le auto sportive di fascia alta con l’avvento dell’elettrico? Lo spunto per una riflessione di addetti ai lavori ed esperti e’ dato dalla nuova Ferrari SF90 Spider, presentata lo scorso giugno all’ambasciata italiana a Pechino, essendo la Cina uno dei mercati chiave per l’iconico marchio. Uno modello che gia’ non rientra nei canoni tradizionali della celebre ‘roadster’ in quanto si tratta di un ibrido elettrico. Quest’anno, l’Unione europea ha infatti dato il via al processo di eliminazione graduale della vendita di auto tradizionali a benzina e diesel da completare entro il 2035. Sono quindi incluse in tale categoria le auto sportive ad alta potenza come quelle prodotte dalla casa automobilistica italiana. Il passaggio all’ibrido, prima di arrivare a veicoli completamente elettrici, rappresenta una sfida per i produttori di auto sportive di fascia alta come la Ferrari. L’azienda con sede a Maranello (Modena) e’ rinomata in tutto il mondo per le sue vetture dai motori potenti e finemente messi a punto, noti per il loro ruggito. Tuttavia, ad esempio, il caratteristico rombo dei motori di Maranello non sara’ presente nelle versioni ibride ed elettriche, silenziose come un sussurro. “Per tutti i produttori di auto sportive, ma soprattutto per la Ferrari, il suono del motore e’ una caratteristica distintiva”, spiega a Xinhua Alberto Sabbatini, analista del settore automobilistico e vicepresidente della giuria dell’International Car of the Year: “Il suono denota una potenza pura. Per le auto ibride o elettriche, trovare un’alternativa rientra nell’equazione, tanto quanto gli aspetti piu’ tecnici”.

Per Sabbatini questo particolare verrebbe sviluppato con la medesima attenzione ai dettagli e all’eccellenza ingegneristica che ha reso Ferrari uno dei marchi automobilistici piu’ riconosciuti al mondo: “Le auto sportive non scompariranno a causa della politica di eliminazione dei motori a combustione interna, ma dovranno adattarsi”, ha aggiunto. La politica dell’Unione Europea fa parte di una piu’ ampia strategia volta alla riduzione delle emissioni di gas serra per affrontare il cambiamento climatico. Alla presentazione di Pechino della nuova Ferrari SF90 Spider ibrida erano presenti anche l’ambasciatore italiano Luca Ferrari e Giuseppe Cattaneo, capo della divisione Grande Cina per Ferrari, che prevede grandi affari per le Ferrari ibride nel piu’ grande mercato automobilistico del mondo. L’anno scorso, la vendita di una Ferrari nuova su 20, a livello globale, e’ avvenuta nell’area economica Grande Cina, una cifra che gli analisti prevedono crescera’ rapidamente nei prossimi anni. “Marchi come la Ferrari rappresentano la quintessenza di cio’ che l’Italia e’ in grado di produrre in termini di design, eleganza, raffinatezza, stile e, soprattutto, tecnologia e innovazione ai massimi livelli”, ha notato l’ambasciatore, aggiungendo che “il successo della Ferrari in Cina e’ motivo di orgoglio”. “La Cina e’ molto importante, in parte perche’ e’ un Paese tecnologico e un mercato di rilievo per prodotti di fascia alta come la Ferrari”, dichiara Giampiero Testoni, il direttore tecnico di Energica , sottolineando che “si tratta anche di un fornitore essenziale di molte delle parti che vengono impiegate per costruire questi veicoli”.

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Andrea Vianello lascia la Rai dopo 35 anni: “Una magnifica cavalcata, grazie a tutti”

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Dopo 35 anni di giornalismo, programmi, dirette e incarichi di vertice, Andrea Vianello (foto Imagoeconomica in evidenza) ha annunciato il suo addio alla Rai. L’annuncio è arrivato con un messaggio pubblicato su X, nel quale il giornalista ha comunicato di aver lasciato l’azienda con un «accordo consensuale».

Una lunga carriera tra radio, tv e direzioni

Nato a Roma il 25 aprile 1961, Vianello entra in Rai nel 1990 tramite concorso, dopo anni di collaborazione con quotidiani e riviste. Inizia al Gr1 con Livio Zanetti, poi al Giornale Radio Unificato, raccontando da inviato alcuni dei momenti più drammatici della cronaca italiana: dalle stragi di Capaci e via D’Amelio al caso del piccolo Faruk Kassam.

Nel 1998 approda a Radio anch’io, e successivamente a Tele anch’io su Rai2. Tra il 2001 e il 2003 è autore e conduttore di Enigma su Rai3, per poi guidare Mi manda Rai3 fino al 2010. Dopo l’esperienza ad Agorà, nel 2012 diventa direttore di Rai3.

Nel 2020 pubblica “Ogni parola che sapevo”, un racconto toccante della sua battaglia contro un’ischemia cerebrale che gli aveva tolto temporaneamente la parola, poi recuperata con grande determinazione.

Negli ultimi anni ha diretto Rai News 24, Rai Radio 1, Radio1 Sport, il Giornale Radio Rai e Rai Gr Parlamento. Nel 2023 viene nominato direttore generale di San Marino RTV, ma si dimette dopo dieci mesi. Di recente si parlava di un suo possibile approdo alla guida di Radio Tre.

Le parole d’addio: “Sempre con me il senso del servizio pubblico”

«Dopo 35 anni di vita, notizie, dirette, programmi, emozioni e esperienze incredibili, ho deciso di lasciare la ‘mia Rai’», scrive Vianello. «Ringrazio amici e colleghi, è stato un onore e una magnifica cavalcata. Porterò sempre con me ovunque vada il senso del servizio pubblico».

Il Cdr del Tg3: “Un altro addio che pesa”

Dura la reazione del Comitato di redazione del Tg3: «Anche Andrea Vianello è stato messo nelle condizioni di dover lasciare la Rai», scrivono i rappresentanti sindacali, parlando apertamente di “motivi politici”. «È l’ennesimo collega di grande livello messo ai margini in un progressivo svuotamento di identità e professionalità». E concludono con un appello: «Auspichiamo che questa emorragia si arresti, e che la Rai possa recuperare la sua centralità informativa e culturale».

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Esteri

Mosca: generale ucciso in attacco terroristico

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La portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha condannato come “un attacco terroristico” l’attentato in cui è morto oggi vicino a Mosca il generale Yaroslav Moskalik, ucciso dall’esplosione di un ordigno posto sulla sua auto. “La questione principale – ha detto Zakharova, citata dall’agenzia Tass – è come fermare la guerra nel cuore dell’Europa e del mondo. Vediamo così tante vittime ogni giorno. Anche oggi, un militare russo è stato ucciso in un attacco terroristico a Mosca”. (

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Esteri

‘Usa offriranno pacchetto di armi da 100 miliardi a Riad’

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Gli Stati Uniti sono pronti a offrire all’Arabia Saudita un pacchetto di armi del valore di ben oltre 100 miliardi di dollari: lo riferisce la Reuters sul proprio sito citando sei fonti a conoscenza diretta della questione e aggiungendo che la proposta dovrebbe essere annunciata durante la visita di Donald Trump nel regno a maggio. Il pacchetto offerto arriva dopo che l’amministrazione dell’ex presidente Joe Biden ha tentato senza successo di finalizzare un patto di difesa con Riad nell’ambito di un accordo più ampio che prevedeva la normalizzazione dei rapporti tra Arabia Saudita e Israele.

La proposta di Biden offriva l’accesso ad armamenti statunitensi più avanzati in cambio del blocco degli acquisti di armi cinesi e della limitazione degli investimenti di Pechino nel Paese. La Reuters non è riuscita a stabilire se la proposta dell’amministrazione Trump includa requisiti simili.

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