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Cronache

Arriva una settimana di caldo infernale con temperature fino a 45 gradi: massima attenzione agli incendi

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Arriva la settimana del grande caldo e la Protezione Civile lancia l’allarme: nei prossimi giorni il rischio incendi aumentera’ in tutto il paese, complici temperature che potrebbero superare i 45 gradi, e dunque e’ necessaria la massima attenzione da parte delle istituzioni e la collaborazione dei cittadini. A chiedere il massimo impegno per evitare una nuova emergenza e’ il capo del Dipartimento Fabrizio Curcio, alla luce delle previsioni meteo: fino a Ferragosto l’Italia sara’ investita da un’ondata di caldo africano, con temperature che arriveranno a 45 gradi al Sud, a 36-37 gradi nelle citta’ della pianura Padana e fino a 28-30 gradi a 1.500 metri. “Un evento estremo con pochi precedenti” dicono gli esperti, provocato da un campo di alta pressione sub-tropicale che investira’ il Mediterraneo e che avra’ il suo epicentro nelle giornate tra martedi’ e giovedi’. Le prime avvisaglie di quel che potrebbe accadere si stanno gia’ registrando in queste ore, con i Canadair e gli elicotteri della flotta aerea dello Stato che sono in volo da stamattina per contribuire allo spegnimento di 28 incendi: fiamme in Sicilia, dalle Madonie ai Nebrodi fino al palermitano, un intero bosco bruciato a Sogliano del Rubicone, in provincia di Cesena, decine di roghi sull’Aspromonte sui quali stanno operando diversi velivoli.

E proprio quella della Calabria, dove si sono gia’ registrate due vittime nei giorni scorsi, e’ la situazione che al momento preoccupa di piu’ tanto che il presidente del Consiglio Mario Draghi ha firmato il Dpcm che dispone la mobilitazione nazionale del sistema di protezione Civile: nelle prossime ore, coordinati dal Dipartimento, arriveranno in zona volontari e mezzi delle colonne mobili provenienti dalle altre regioni. L’appello di Curcio punta dunque ad evitare che una situazione gia’ complessa si trasformi in tragedia. “Abbiamo alle spalle giornate impegnative e drammatiche sul fronte della lotta agli incendi e le temperature che ci attendono impongono la massima attenzione” dice il capo della Protezione Civile che poi si rivolge direttamente alle istituzioni e ai cittadini: “noi non faremo mancare il nostro supporto alle regioni maggiormente colpite da questi eventi, siamo al lavoro senza sosta per contenere i roghi”, ma “chiediamo ai cittadini la massima collaborazione e cautela”. E’ “fondamentale – ribadisce – evitare ogni comportamento che possa generare incendi e segnalare tempestivamente anche roghi di piccola entita’”. Un ruolo decisivo lo hanno proprio le Regioni e questo il capo della Protezione Civile lo ha ricordato piu’ volte, l’ultima una settimana fa quando era la Sicilia a bruciare: “le responsabilita’ nell’ambito di cio’ che si fa contro gli incendi boschivi sono chiare. Le norme prevedono che la lotta attiva sia di competenza delle Regioni. E lotta attiva non e’ solo spegnimento, ma anche sorveglianza, avvistamento”.

Proprio per sollecitare i territori a non farsi trovare impreparati, a maggio il presidente del Consiglio ha inviato alle Regioni, come ogni anno, le ‘Raccomandazioni per un piu’ efficiente contrasto agli incendi’ nelle quali si insisteva sulla necessita’ di un “impegno crescente sul piano delle attivita’ di previsione, prevenzione, pianificazione e lotta attiva”. In particolare, per quanto riguarda la prevenzione, le amministrazioni avrebbero dovuto rafforzare le attivita’ di ricognizione, sorveglianza, avvistamento e allarme mentre per quanto riguarda la pianificazione e’ fondamentale avere piani aggiornati. Ma molte di queste indicazioni sono rimaste lettera morta. Gli incendi per autocombustione, ha detto qualche giorno fa il capo dei Vigili del Fuoco Guido Parisi, “sono molto rari: a scatenare le fiamme sono purtroppo l’incuria nella quale versano le aree boschive, i comportamenti dei cittadini che lasciano rifiuti senza curarsi delle conseguenze, la scarsita’ di manutenzione”. E ovviamente le manine degli incendiari, come dimostrano gli inneschi trovati sia in Sardegna sia in Sicilia. Dunque c’e’ solo da sperare che gli appelli stavolta vengano raccolti. Anche perche’ che sia un’estate difficile lo dicono gia’ i numeri: dal 15 di giugno, data di inizio della campagna, al 7 agosto i Vigili del Fuoco hanno effettuato 44.442 interventi complessivi mentre l’anno scorso si erano fermati a 26.158. E Canadair ed elicotteri hanno fatto finora 746 missioni, piu’ del doppio del 2020, quando sono state 315, mentre le richieste d’intervento sono arrivate a 900. Degli oltre 44mila interventi, quasi 25mila, dunque piu’ della meta’, si sono concentrati in 3 regioni: Sicilia (10.296), Puglia (9.809) e Calabria (4.851), mentre in Sardegna sono stati 1.861. Per ritrovare numeri simili bisogna risalire al 2017.

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Ucraina: Polonia, favoriremo rimpatrio uomini in età militare

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Varsavia aiuterà Kiev a riportare in Ucraina i suoi uomini in età militare, in seguito alle nuove modifiche alle leggi sui passaporti e sul servizio consolare per gli uomini ucraini che vivono all’estero: lo ha detto il ministro della Difesa polacco Wladyslaw Kosiniak-Kamysz. “Penso che molti polacchi siano indignati vedendo giovani ucraini negli alberghi e nei caffè, sentendo quanti sforzi dobbiamo fare per aiutare” Kiev, ha detto ieri Kosiniak-Kamysz ai media di polacchi. Il ministro ha sottolineato anche che Varsavia si era già offerta di aiutare l’Ucraina a identificare i rifugiati che vivono in Polonia e che sono sotto obbligo militare. La Polonia ospita circa un milione di ucraini fuggiti dalla guerra totale della Russia. Il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba ha dichiarato che le nuove misure di Kiev intendono “ripristinare atteggiamenti equi nei confronti degli uomini in età di leva in Ucraina e all’estero”.

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Ticket Venezia: 80mila prenotati oggi, uno su 10 non paga

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Nel primo giorno di sperimentazione del ticket d’ingresso a Venezia sono oltre 80mila le persone che hanno registrato la loro presenza in città oggi, 25 aprile. Solo 7mila però, uno su dieci, secondo i dati aggiornati a ieri pomeriggio’, hanno pagato il voucher di 5 euro per accedere al centro storico. Tutti gli altri accessi sono di persone esenti alla tassa (cittadini veneti, i lavoratori, gli studenti e altre categorie), tenuti a registrarsi sulla piattaforma on line ma non a pagare. Tra questi, 30.300 sono gli ospiti delle strutture ricettive, 9.450 sono i veneti, potenziali vacanzieri ‘di giornata’.

 

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Choc a Nola: marito violento, giovane ‘liberata’ dai carabinieri grazie all’intervento della suocera

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Dopo anni di soprusi e maltrattamenti, la storia di terrore vissuta da una giovane donna di Nola ha finalmente trovato un epilogo in tribunale. Un giovane di 21 anni, con un passato turbolento segnato da dipendenza da droga e violenze, è stato arrestato e accusato di sequestro di persona, maltrattamenti e lesioni personali aggravate. Le aggressioni brutali, compresa una tentata strangolazione e attacchi pericolosi anche ai passanti nel centro antico di Nola, finiranno con il suo arresto.

La Procura di Nola, con l’ausilio dei carabinieri, ha condotto un’indagine lampo che ha portato alla luce gli abusi subiti dalla donna per anni. La vittima, che aveva sopportato in silenzio gli attacchi del compagno, ha trovato la forza di parlare solo dopo l’intervento della madre dell’aggressore, che l’ha convinta a cercare aiuto e cure mediche.

Durante l’ultima aggressione, la donna ha subito gravi danni all’orecchio e all’occhio, oltre a numerose altre ferite. In ospedale, il personale ha allertato le autorità, innescando una serie di eventi che hanno portato all’arresto del giovane. Nonostante il profondo legame affettivo che la legava al suo aguzzino, il quale chiudeva la porta di casa a chiave per impedirle di scappare, la donna ha finalmente deciso di rompere il silenzio.

Il Gip del Tribunale di Nola, Teresa Valentino, ha accolto la richiesta di custodia cautelare in carcere presentata dalla Procura, segnando un decisivo punto di svolta nel caso. La giovane donna ha espresso il desiderio di vedere giustizia fatta: «Chiedo che venga punito per quello che mi ha fatto», ha dichiarato, evidenziando il lungo calvario e la paura che ha vissuto, temendo anche per la sicurezza della sua famiglia.

Questa vicenda sottolinea la tragica realtà della violenza domestica e l’importanza di supportare le vittime nel trovare la forza di parlare e denunciare i loro aggressori. L’arresto del giovane non solo mette fine a un ciclo di violenza, ma serve anche come monito sulle conseguenze legali che attendono coloro che sceglieranno di perpetrare tali crimini.

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