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Napoli, con Osimhen e Kvara a caccia dello scudetto bis

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Lo scudetto atteso 30 anni e’ stato festeggiato come meritava, ma strada facendo si sono persi il timoniere Spalletti, che ha voluto concedersi un anno sabbatico, l’architetto del mercato Giuntoli, attratto dalla ricostruzione della Juventus, e il perno della difesa Kim, passato al Bayern per 50 milioni. A dirigere il Napoli campione d’Italia è stato chiamato il giramondo Rudi Garcia, che si e’ trovato a gestire una situazione complicata: e’ difficile fare meglio dello scudetto e la preparazione e’ stata ostacolata da una serie nefasta di affaticamenti e infortuni, che hanno coinvolto Osimhen, Anguissa, Lobotka suscitando qualche polemica, insieme ai risultati non esaltanti dei primi test. De Laurentiis ha giudicato irragionevole investire il ‘malloppo’ della clausola di Kim per un difensore, e quindi ha scartato i nomi di Kilman e Danson, per poi depennare anche Mavropanos. Con 10 mln ha optato per un giovane brasiliano, Natan, abile a chiudere ma ben dotato anche in impostazione. Toccherà a Ostigaard e Juan Jesus tenerlo a balia per arrivare poi a fare coppia con Rrahmani. La squadra, se tornerà al rendimento dello scorso anno, non ha bisogno di aggiungere molto all’organico collaudato magistralmente gestito da Spalletti. Zielinski ha rinnovato il contratto ma il Napoli insegue sempre Koopmeiners per completare il reparto. Meno problemi ha l’attacco con la premiata ditta Osimhen-Kvara che vuole continuare a stupire. Simeone e Raspadori sono stati riscattati e avranno sempre piu’ spazio. Per la fascia resta Politano, ma bisognera’ cercare un sostituto di Lozano, in scadenza di un contratto che non vuole rinnovare. Tramontata la suggestiva ipotesi Lo Celso rimangono due opzioni: il brasiliano Tete’ o il kosovaro Zhegrova. Rimane in bilico, per gli esterni bassi, l’arrivo di Faraoni perche’ Garcia punta su Zanoli. Formazione attuale (4-3-3): Meret, Di Lorenzo, Rrahmani, NATAN, Olivera, Anguissa, Lobotka, Zielinski, Politano, Osimhen, Kvara. Allenatore:

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Cronache

Auto in fiamme a Napoli, si blocca la zona collinare, traffico in tilt

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Un incendio di vaste proporzione ha creato notevoli problemi alla circolazione della zona collinare di Napoli: un’auto in fiamme in via Bernardo Cavallino per motivi da accertare, ha provocato una nuvola di fumo che ha costretto due squadre di Vigili del Fuoco ad intervenire. Non ci sono feriti, ma gli abitanti del quartiere hanno temuto il peggio. La zona è rimasta bloccata da poco dopo le 8 del mattino ed ancora si sta lavorando per mettere la zona in sicurezza. visto che si tratta di un’arteria importante delal zona collinare della città e densamente abitata

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Esteri

‘Da banche Occidente in Russia 800 mln euro in tasse a Cremlino’

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Le maggiori banche occidentali che sono rimaste in Russia hanno pagato lo scorso anno più di 800 milioni di euro in tasse al Cremlino, una cifra quattro volte superiore ai livelli pre-guerra. Lo riporta il Financial Times sottolineando che le imposte pagate, pari allo 0,4% delle entrate russe non legate all’energia per il 2024, sono un esempio di come le aziende straniere che restano nel Paese aiutano il Cremlino a mantenere la stabilità finanziaria nonostante le sanzioni. Secondo quanto riportato dal quotidiano, “le maggiori sette banche europee per asset in Russia – Raiffeisen Bank International, Unicredit, Ing, Commerzbank, Deutsche Bank, OTP e Intesa Sanpaolo – hanno riportato profitti totali per oltre tre miliardi di euro nel 2023. Questi profitti sono stati tre volte maggiori rispetto al 2021 e in parte generati dai fondi che le banche non possono ritirare dal Paese”.

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Napoli bello, Roma fortunata: è pari al Maradona

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– Napoli e Roma si annullano nella sfida valevole per la 34 giornata di Serie A. Al Maradona finisce 2-2 una bella sfida, accesa ed emozionante soprattutto nella ripresa: apre Dybala su rigore, Olivera e Osimhen (altro rigore) la ribaltano, poi nel finale il prezioso ritorno al gol di Abraham permette ai giallorossi di tornare a casa con un punto abbastanza importante per la corsa alla Champions League. La squadra di De Rossi sale a 59 punti restando a -4 dal Bologna, ma vede accorciare l’Atalanta che ora e’ dietro di sole due lunghezze e con una gara da recuperare. Amaro in bocca invece per gli uomini di Calzona, che scivolano a -5 dal settimo posto della Lazio.

La prima nitida occasione del match capita al 6′ in favore dei giallorossi (sara’ l’unica del primo tempo), quando da corner del solito Dybala arriva una sponda area di Mancini che pesca Pellegrini, il cui colpo di testa termina di poco alto sopra la traversa. Dopo una prima parte di gara giocata a ritmi bassi da ambo le squadre, i partenopei provano a crescere dalla mezz’ora: Osimhen tenta da posizione defilata trovando la respinta di Svilar, graziato invece poco piu’ tardi da Anguissa che sbaglia tutto a tu per tu.

Al 40′ si fa vedere Kvaratskhelia con il suo classico destro a giro, deviato in tuffo ancora da un attento Svilar, mentre a pochi istanti dal riposo un colpo di testa di Di Lorenzo sfila di poco a lato. Nella ripresa il Napoli continua nella propria produzione offensiva, ma al 56′ e’ ancora decisivo un intervento di Svilar ad evitare il possibile vantaggio di Lobotka. Passano un paio di minuti e, dall’altra parte, e’ invece la Roma a trovare l’episodio per sbloccare: Azmoun va giu’ in area a contatto con Jesus, l’arbitro fischia il penalty e Dybala lo trasforma alla perfezione nell’1-0 ospite.

Gli azzurri non ci stanno e al 64′, grazie ad un pizzico di fortuna, la pareggiano con Olivera: l’esterno calcia di mancino da fuori area, Kristensen devia e di fatto mette fuori causa Svilar che stavolta non puo’ nulla. Il match prende ritmo e i partenopei in particolare ritrovano morale, sfiorando il vantaggio al 73′ con Osimhen, che svernicia Mancini in velocita’ ma trova un miracoloso Svilar davanti a se’. Nel finale succede di tutto: Osimhen porta avanti il Napoli grazie ad un calcio di rigore fischiato dopo un contatto tra Renato Sanches e Kvaratskhelia (decisivo intervento del Var), poi all’88’ la Roma trova il nuovo pari con un colpo di testa di Abraham, che segna dopo una sponda aerea da corner di Ndicka ed esulta dopo un altro intervento del Var (gol inizialmente annullato per offside).

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