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Missione Spagna, su Dazn il nuovo episodio a Bilbao con Diletta Leotta e la EVO7

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Missione Spagna con EVO7 e Diletta Leotta continua. Il calcio come chiave di accesso per conoscere un luogo e un popolo, quello ei Paesi Baschi, gli ‘Euskadi’ in lingua locale. Dopo aver scoperto e raccontato Siviglia durante la settimana del derby cittadino lo scorso novembre, questa volta Diletta è volata a Bilbao, proprio nella settimana di una partita imperdibile: il derby basco Athletic Club – Real Sociedad.
Ne uscirà un vlog documentary, in onda sulla piattaforma di streaming sportivo: spazio ad uno spaccato sociale formidabile con al centro il calcio.

La EVO 7 è il mezzo di trasporto della spedizione, perfetto per scoprire tutte le peculiarità di Bilbao, città davvero intrigante che si basa su tre eccellenze: l’architettura, la gastronomia e… il calcio. Parlando con i locali, emerge tutto quello straordinario spirito di appartenenza e quell’orgoglio che fanno del popolo basco un unicum al mondo. E l’Athletic è una società calcistica unica al mondo: per giocare nel club di Bilbao bisogna essere di origine basca.

Tutti i bimbi di queste parti sognano di diventare dei “Leones”, la curva allo stadio è popolata da adolescenti, le maglie e le sciarpe della squadra sono l’indumento preferito in città da donne, manager, giovani e anziani e le vedi indossate dalla colazione in piazza alle serate in discoteca, passando per le tribune della “Catedral” sacra del calcio basco, lo stadio “San Mamés”. Particolare, tra le altre cose, per avere un ristorante stellato che dà sul campo di gioco. Proprio da lì parte il racconto di Diletta, che ha intervistato dentro al San Mamés lo chef stellato Fernando Canales.

La sua è stata solo la prima delle testimonianze raccolte: sono seguite le chiacchierate con due leggende locali. Andoni Goikoetxea, arcigno difensore protagonista dei due gloriose affermazioni ne La Liga degli anni ’80 (passato alla storia per un fallaccio che mise a rischio la carriera di Diego Armando Maradona, cosa che gli valse il famigerato soprannome di “macellaio di Bilbao”), e soprattutto Julen Guerrero, l’eroe della città, il super fantasista che, a cavallo tra gli anni ’90 e 2000, rifiutò le proposte di tutti i top club d’Europa (Juventus, Real Madrid, Lazio, Inter, Manchester United, Atletico Madrid,…) per rimanere fedele alla sua gente ed alla sua terra, firmando un contratto da 12 anni con l’Athletic, un atto senza precedenti. L’intervista con Guerrero avrà una versione long form che diventerà una puntata della serie di interviste cult “Linea Diletta” condotte da Diletta Leotta e che verrà pubblicata a metà febbraio.

 

La EVO7 a Bilbao per Missione Spagna con Diletta Leotta

Ma il derby è stata anche l’occasione per scoprire San Sebastian, la città della Real Sociedad, sede della seconda parte del racconto, tra architetture francesi, scogliere scozzesi, spiagge coi surfisti ed uno stadio sorprendente come la Reale Arena, dove Diletta ha incontrato altre due leggende locali: Alberto Gorriz, vincitore dei due storici scudetti della Real Sociedad sempre nei favolosi anni ’80 baschi e Jabi Prieto, una vita intera nel club biancoblu, accettando di scendere in Serie B (la Segunda Division) e rimanendo nella storia della Liga per una tripletta al Santiago Bernabeu di Madrid. Anche dalle loro testimonianze è emerso il legame unico tra questa terra e i suoi abitanti: nessun rimorso, vivere ed avere successo qui è il sogno più grande che potesse avverarsi per loro.

Che belle scoperte! E che derby. Raccontato da Dazn Italia col suo stile unico, con due telecamere a bordocampo a cogliere i particolari più sfiziosi dentro e fuori dal terreno di gioco. Scene memorabili, soprattutto legate al fairplay tra i tifosi delle due squadre in tribuna. Per la cronaca, l’Athletic ha vinto 2-1 con doppietta dell’ex giocatore del Torino Berenguer. Ma il risultato del match, dentro un racconto così ricco e variegato, non è certo la cosa che più rimane impressa. Vedremo se sarà così anche nel prossimo, attesissimo, episodio della serie: appuntamento in aprile, al nuovo Santiago Bernabeu di Madrid, per il Clàsico Real-Barcellona.

Tutti gli episodi di Missione Spagna vengono distribuiti e amplificati anche in Spagna, su DAZN.

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Esteri

Molti militari nordcoreani uccisi in Ucraina

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Un numero significativo di soldati nordcoreani sono rimasti uccisi in combattimento in Ucraina. Lo rende noto il New York Times, come riporta l’agenzia giapponese Kyodo. Le truppe nordcoreane sono entrate in guerra al fianco della Russia contro l’Ucraina e un numero significativo è stato ucciso, ha riferito il New York Times, citando un alto funzionario di Kiev e un alto funzionario statunitense. Le truppe nordcoreane si sono scontrate per la prima volta con le forze ucraine che stanno occupando una parte della regione russa di Kursk, ha affermato il Nyt.

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De Laurentiis indagato per il trasferimento di Manolas

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Dopo il caso Osimhen, la Procura di Roma contesta al patron del Napoli, Aurelio De Laurentiis (nella foto Imagoeconomica in evidenza), un nuovo, presunto, episodio di falso in bilancio e questa volta legato alla compravendita, nell’estate del 2019, del difensore greco Kostas Manolas dalla Roma. I magistrati di piazzale Clodio hanno proceduto alla chiusura del filone di indagine, atto che di consuetudine precede la richiesta di rinvio a giudizio. I legali del patron azzurro, dal canto loro, annunciano che il loro assistito è pronto a farsi ascoltare dagli inquirenti “per chiarire l’intera vicenda”. L’affare Manolas risale alla sessione del mercato estivo di sei anni fa. Una trattativa tra i due club che si concretizzò con il pagamento di 36 milioni di euro, cifra pari alla clausola rescissoria, da parte del Napoli. Una operazione che consentì una plusvalenza per le casse del club giallorosso, allora guidato da James Pallotta, di oltre 31 milioni di euro.

L’affare Manolas era già citato nell’atto di conclusione delle indagini che i pm capitolini hanno notificato nel maggio scorso alla vecchia proprietà della Roma, tra cui anche Mauro Baldissoni e altri dirigenti, nell’ambito dell’indagine sulle plusvalenze in una serie di trattive per la compravendita di alcuni giocatori tra cui Defrel, Marchizza e Frattesi, Zaniolo, Santon e Nainggolan oltre a quelle di Cristante, Tumminello, Spinazzola e Luca Pellegrini. La nuova contestazione ad De Laurentiis arriva a distanza di dieci mesi dalla richiesta di rinvio a giudizio per irregolarità nell’operazione che nel 2020 portò in azzurro l’attaccante nigeriano Victor Osimhen nel 2020 dalla squadra francese del Lille. La lente degli inquirenti è stata posta sul trasferimento del bomber per una cifra che superava i 71 milioni di euro. Su questa aveva avviato accertamenti anche la giustizia sportiva. Nell’aprile del 2022 è arrivato, però, il proscioglimento nei confronti sia del club che dello stesso De Laurentiis.

Dal punto di vista penale il fascicolo è approdato a Roma nel giugno del 2022. Le indagini sono state affidate dal pm Lorenzo Del Giudice ai militari del Nucleo di polizia economico finanziaria della Guardia di Finanza che hanno proceduto anche ad una serie di perquisizioni sia nella sede della FilmAuro a Roma che a Castelvolturno, dove c’è il quartier generale del Napoli. L’obiettivo era acquisire le fatture e tutta la documentazione relativa alla compravendita di Osimhen e di altri 4 calciatori (il portiere Orestīs Karnezīs e i tre “azzurrini” Liguori, Manzi e Palmieri) questi ultimi inseriti nell’affare e valutati, impropriamente secondo la Gdf, venti milioni di euro. Il patron del club partenopeo, il 3 aprile scorso, è stato ascoltato sul trasferimento in maglia azzurra del nazionale nigeriano per oltre un’ora dai magistrati di piazzale Clodio. De Laurentiis, che ha anche depositato una memoria, si è sostanzialmente difeso affermando che il club, alla luce della solidità economica dei suoi conti, non aveva nessun interesse a creare plusvalenze fittizie.

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Cannavacciuolo, Chef Mentor Award 2025: nuove stelle Michelin realizzano il mio sogno

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“È qualcosa di unico, bello, emozionante. Vedere questi ragazzi, giovani, sul palco”, “auguro loro che non sia l’ultima volta”. Così lo chef Antonino Cannavacciuolo (nella foto Imagoeconomica in evidenza)   a margine della cerimonia di assegnazione delle stelle della Guida Michelin, edizione numero 70, al Teatro comunale Pavarotti-Freni, che ha ricevuto, fra gli altri lo Chef Mentor Award 2025 proprio per la capacità di “trasferire la sua passione per la cucina con semplicità ed un linguaggio diretto che entra nella testa e nel cuore dei suoi ragazzi”. Cannavacciuolo ha ricevuto oggi infatti la Stella in due ristoranti, Cannavacciuolo Le Cattedrali by Laqua ad Asti e Cannavacciuolo by the Lake a Pettenasco (Novara), guidati rispettivamente da Gianluca Renzi e da Gianni Bertone.

“Sono emozionatissimo per un premio che mi sta facendo attraversare il mio sogno: 30 anni fa mi vedevo qua. Sognare è bellissimo, il sogno è vedersi già qua. Questo è stato il mio percorso. Dedico il riconoscimento ai giovani e a tutte le persone che hanno attraversato Villa Crespi. Oggi è ignorante non ascoltare ventenni, trentenni che hanno una forza paurosa. Noi abbiamo trovato giusta sinergia e il gruppo ogni anno si sta allargando sempre di più”.

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