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Cronache

Migranti, Salvini rilancia: navi militari a difesa dei porti

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Navi della Marina e della Guardia di Finanza in campo per controllare le partenze dei migranti e “a difesa” dei porti italiani: è una delle novità emerse dal Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza presieduto dal ministro dell’Interno, Matteo Salvini, che dunque rilancia sulla necessita’ di impiegare navi aerei militari “per contrastare l’immigrazione clandestina”. Tutto ciò nel giorno in cui il Papa avverte, “i piu’ deboli e vulnerabili devono essere aiutati”, e mentre proseguono i minisbarchi a Lampedusa. Dunque, novita’ importanti arrivano dal Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza (durante il quale e’ stata registrata “con soddisfazione” la riduzione degli sbarchi, “passati dai circa 17.000 dell’anno scorso ai 3.000 di quest’anno”). Queste, secondo fonti del Viminale, le misure principali su cui si e’ registrata convergenza: piu’ controlli per ridurre le partenze, con l’utilizzo di radar, mezzi aerei e navali; presenza delle navi della Marina e della Guardia di Finanza per difendere i porti italiani; contatti con la Tunisia per migliorare e aumentare i rimpatri e per ridurre le partenze; invio di dieci motovedette italiane da consegnare alla Guardia Costiera Libica entro l’estate; emendamenti al Decreto Sicurezza Bis per rendere piu’ efficace il contrasto al traffico di esseri umani e per aumentare le pene per scafisti e trafficanti.

Viminale. Stretta sulle scorte e navi da guerra a supporto delle Forze dell’ordine a difesa dei porti nel corso del Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica con la partecipazione del ministro Salvini e del prefetto Gabrielli

 

 

La riunione del Comitato arriva dopo giorni di polemiche tra il ministro dell’Interno e la collega della Difesa, Elisabetta Trenta, secondo cui quanto sta accadendo in questi giorni “si sarebbe potuto evitare. Lo avevo detto a Matteo Salvini: senza la missione Sophia torneranno le ong. Non ha voluto ascoltare e adesso si lamenta”. Ma alla Trenta “replicano i numeri- dice Matteo Salvini -. La missione Sophia recupero’ decine di migliaia di immigrati”, 18.390 nel 2017-18, “e li porto’ tutti in Italia, perche’ questo prevedevano le regole della missione”. Missione Sophia a parte, l’impiego di mezzi militari torna pero’ prepotentemente alla ribalta. E al ministro Trenta che dice al Corriere “Ora navi militari contro gli scafisti”, Salvini ha prontamente replicato: “Sarebbe ora, meglio tardi che mai”. Ma con regole d’ingaggio ben precise, perche’ – avverte il responsabile del Viminale – “le navi militari italiane non forniscono servizio taxi su richiesta delle ong”. Dunque, controlli delle partenze e “difesa” dei porti. Ma se i grandi arrivi via mare sono fortemente diminuiti, continuano invece i minisbarchi a Lampedusa. Dopo i 10 migranti di ieri ne sono arrivati altri 19 a bordo di una piccola imbarcazione. E in porto resta ferma la nave Alex, che e’ stata confiscata per una seconda violazione del Decreto sicurezza bis, “un ingresso accidentale di Alex nelle acque territoriali che sarebbe avvenuto venerdi’ mattina”, spiega in un tweet Mediterranea. E’ un “pretesto del tutto illegittimo, ma se pensano di fermarci – avverte la Ong- si illudono di grosso: stiamo gia’ preparando i ricorsi e torneremo presto in mare”.

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Muore la terza vittima ferita nella sparatoria a Monreale

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Salgono a tre le vittime della sparatoria della scorsa notte a Monreale (Palermo). E’ morto in ospedale uno dei tre feriti: si tratta di Andrea Miceli, 26 anni, era ricoverato al Civico di Palermo. Gli altri due deceduti sono Salvatore Turdo, 23 anni, e Massimo Pirozzo, 26 anni.

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Giovane incensurato ferito ad Ercolano

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Questa notte i carabinieri della locale tenenza di Ercolano sono intervenuti in corso Resina per un 26enne ferito. Il giovane, incensurato, sarebbe stato colpito da alcuni proiettili all’addome e a una gamba. E’ stato portato al pronto soccorso dell’ospedale Maresca di Torre del Greco, non in pericolo di vita. Indagini in corso per ricostruire dinamica e matrice dell’evento. Rilievi a cura del Nucleo Investigativo di Torre Annunziata.

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Sparatoria in piazza a Monreale, una carneficina: due morti e tre feriti, tutti giovanissimi

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E’ di due morti e tre feriti il bilancio di una sparatoria avvenuta in nottata nella centrale piazza Duomo a Monreale (Palermo). Le vittime hanno 25 anni e 23 anni; i feriti 26 anni, 33 anni e 16 anni. La sparatoria è avvenuta in una piazza affollata, davanti ad almeno un centinaio di testimoni. Secondo una prima ricostruzione tutto sarebbe nato in seguito a una rissa per futili motivi davanti ad una pizzeria. Poi i due gruppi di giovani si sono affrontati in piazza. Uno dei protagonisti dell’aggressione, armato di pistola, ha iniziato a sparare. I feriti sono in gravissime condizioni. Le indagini sono condotte dai carabinieri.

Le vittime della sparatoria sono Salvatore Turdo di 23 anni e Massimo Pirozzo di 26. Sono morti subito dopo essere stati trasportati negli ospedali Ingrassia e Civico del capoluogo. Anche uno dei feriti sarebbe in gravissime condizioni. Davanti agli ospedali si sono presentati numerosi familiari e amici delle vittime, con grida e scene di disperazione.

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