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Migranti, Salvini minaccia “i nostalgici dei porti aperti” mentre D’Uva gli ricorda di “abbassare i toni e rimpatriare gli irregolari”

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I toni sono sempre da crociata. Anche se la questione migranti non è quella che il ministro Matteo Salvini descrive da anni. Ora però Salvini è ministro e della questione migranti dovrebbe occuparsene da ministro. I rimpatri nel 2019, spiegano al Viminale, sono 2.301, di cui 2.179 forzati e 122 volontari assistiti. Questo dato è aggiornato al 7 aprile. Nel 2019 c’è stato inoltre, spiegano sempre fonti del Viminale, “un cadavere recuperato e 402 dispersi (stima Unhcr) contro i 23 morti accertati del 2018, anno in cui la stima dei deceduti e dispersi toccò quota 2.277. Nel 2016 (governo di centrosinistra) ci furono 390 morti accertati e 5.096 dispersi”. Queste le belle notizie del Viminale ai tempi del ministro Salvini. Certo non è dato sapere quanti morti annegati ci sono nelle acque internazionali o sotto costa in Libia, Tunisia. Ma per Salvini “lontano dagli occhi lontano dal cuore”. Se uno i morti in mare non li vede, non ne sente il dolore. Ecco perchè se ne fa un ragionamento ultra ottimistico della questione migranti. Che è fatta non solo di numeri ma anche di carne e sangue. Umano. “Nel 2019 –  sostiene Salvini – meno sbarchi, meno reati commessi, meno morti in mare. Se qualcuno rimpiange i porti aperti che portavano in Italia più clandestini e facevano morire in mare più persone, sappia che avrà nel sottoscritto un avversario irriducibile”.

La questione migranti, l’eccessiva verbosità del ministro su questo fronte è però un nervo scoperto del M5S. La classe dirigente pentastellata è stufa del racconto monocorde del ministro e pur non attaccandolo frontalmente, non perdono più occasione di ricordargli che deve lavorare al Viminale sui dossier e smetterla di fare proclami buoni solo per la campagna elettorale.

Matteo Salvini. Ministro degli Interni

“Il ministro dell’Interno deve rimpatriare gli irregolari presenti in Italia. Poi avanti con la strada della redistribuzione, perchè il concetto è sempre lo stesso: chi sbarca in Italia sbarca in Europa”, dice il capogruppo M5S alla Camera, Francesco D’Uva. Sul decreto sicurezza bis, annunciato da Matteo Salvini, aggiunge: “i ministri hanno già grosse responsabilità e tante cose da fare. A mio avviso devono concentrarsi su quello senza fare invasioni di campo”. “Sulla questione migranti la strada giusta è una: far capire all’Europa che serve un’equa redistribuzione. Anche per questo le elezioni europee saranno fondamentali, perchè andremo a Bruxelles e imporremo il nostro peso e le nostre idee”, afferma, e “anche sul tema dei migranti Salvini dovrebbe abbassare i toni e lavorare serenamente. La campagna elettorale deve essere uno stimolo per far meglio. Chi crea illusioni sbaglia”.

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Media, due giornalisti italiani espulsi dal Marocco

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Due giornalisti italiani sarebbero stati espulsi ieri sera dalle autorità marocchine con l’accusa di aver cercato di entrare illegalmente nella città di Laayoune (El Aaiun). Lo rivela il quotidiano marocchino online Hespress. Matteo Garavoglia, 34 anni, giornalista freelance originario di Biella e collaboratore del ‘Manifesto’, e il fotografo Giovanni Colmoni, avrebbero tentato di entrare nella città marocchina meridionale al confine con la regione contesa del Sahara Occidentale “senza l’autorizzazione richiesta dalla polizia”.

I due erano a bordo di un’auto privata e, secondo quanto riporta il quotidiano marocchino, sarebbero stati fermati dagli agenti che hanno interpretato il tentativo di ingresso come un “atto provocatorio, in violazione delle leggi del Paese che regolano gli ingressi dei visitatori stranieri”. Sempre secondo l’Hespress, i due reporter avrebbero cercato di “sfruttare il fatto di essere giornalisti per promuovere programmi separatisti. Per questo sono stati fermati e successivamente accompagnati in auto nella città di Agadir”. Non era la prima volta che i due tentavano di entrare a Laayoune, secondo il quotidiano, ma sempre “nel disprezzo per le procedure legali del Marocco”.

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Doppio McTominay, il Napoli abbatte anche il Torino ed è capolista con 3 punti sull’Inter

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Il Napoli approfitta dello scivolone dell’Inter e si riprende la vetta solitaria della classifica a quattro giornate dalla fine. Gli uomini di Antonio Conte superano 2-0 il Torino nel match del Maradona: decide la doppietta di Scott McTominay.

I padroni di casa partono subito forte, creando grosse difficoltà ai granata prima con un batti e ribatti nell’area avversaria e poi con un errore di Milinkovic-Savic sulla pressione di Lukaku, su cui è decisivo il salvataggio di Maripan. Al 7′ ci pensa il solito Scott McTominay a sbloccare la contesa: lo scozzese si avventa su un cross basso di Anguissa ed infila la sfera alle spalle di Milinkovic-Savic.

Tifosi scozzesi. Presenza fissa al Maradona

All’11’ i ragazzi di Paolo Vanoli provano a reagire con una conclusione di Adams, che però viene successivamente fermato per fuorigioco. Qualche minuto più tardi il Torino si spinge in avanti con l’ex Elmas, il cui tiro viene deviato sui piedi di Biraghi che fallisce il cross. Gli ospiti fanno possesso palla, ma ad andare a segno è ancora il Napoli: al 42′ Scott McTominay realizza la sua personale doppietta, trovando la deviazione vincente sul traversone di Politano.

Nella ripresa la squadra granata cerca di accelerare le operazioni per riaprire la sfida, ma fa fatica a rendersi pericolosa dalle parte di Meret. Nel frattempo Antonio Conte deve fare i conti con gli infortuni di Buongiorno ed Anguissa, che vengono rispettivamente rilevati da Marin e Billing. Quest’ultimo è subito protagonista poiché al 61′ colpisce una clamorosa traversa su cross di Spinazzola. Al 78′ il neo-entrato Karamoh lascia partire un traversone insidioso, ma Olivera è attento e lo prolunga in calcio d’angolo.

Il secondo tempo del Napoli non è affatto fortunato sotto il punto di vista degli infortuni, dato che anche Lobotka accusa qualche problema fisico: lo slovacco viene sostituito a pochi minuti dal termine. Nel finale gli azzurri amministrano il 2-0 e portano a casa una vittoria fondamentale in ottica Scudetto. In virtù di questo successo, infatti, il Napoli torna in testa alla classifica salendo a 74 punti, a +3 sull’Inter. Nel prossimo turno i campani saranno impegnati nella trasferta del Via del Mare contro il Lecce, in programma sabato.

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Tragedia al festival Lapu Lapu a Vancouver: suv travolge la folla, morti e feriti

Durante il festival filippino Lapu Lapu a Vancouver, un suv ha investito la folla causando diversi morti e feriti. Arrestato il conducente. La città è sconvolta.

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Diverse persone sono morte e molte altre sono rimaste ferite durante il festival del “Giorno di Lapu Lapu” a Vancouver, nell’ovest del Canada, quando un suv ha investito la folla. La polizia locale ha confermato che il conducente è stato arrestato subito dopo l’incidente, avvenuto intorno alle 20 ora locale (le 5 del mattino in Italia).

Il cordoglio della città e della comunità filippina

La tragedia ha sconvolto l’intera città e, in particolare, la comunità filippina di Vancouver, che ogni anno organizza il festival in onore di Lapu Lapu, eroe della resistenza contro la colonizzazione spagnola nel XVI secolo. Il sindaco Ken Sim ha espresso il proprio dolore: «I nostri pensieri sono con tutte le persone colpite e con la comunità filippina di Vancouver in questo momento incredibilmente difficile», ha scritto su X.

Le drammatiche immagini dell’incidente

Secondo quanto riferito dalla polizia e riportato dalla Canadian Press, il suv ha travolto la folla all’incrocio tra East 41st Avenue e Fraser Street, nel quartiere di South Vancouver. I video e le immagini diffusi sui social mostrano scene drammatiche: corpi a terra, detriti lungo la strada e un suv nero gravemente danneggiato nella parte anteriore. Testimoni parlano di almeno sette persone rimaste immobili sull’asfalto.

Il dolore delle autorità

Anche il premier della Columbia Britannica, David Eby, ha commentato la tragedia: «Sono scioccato e con il cuore spezzato nell’apprendere delle vite perse e dei feriti al festival». La comunità è ora unita nel cordoglio, mentre proseguono le indagini per chiarire le cause dell’accaduto.

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