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Napoli

Manfredi e il suo esecutivo sembra facciano sul serio: “O il Governo aiuta Napoli a non affondare o ci dimettiamo”

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“Questa è una fase molto importante non solo perchè abbiamo ereditato una situazione finanziaria molto grave ma anche perche’ stiamo lavorando sui progetti per il Pnrr. E’ chiaro che nei prossimi 3-4 mesi si decidono gli investimenti per i prossimi cinque anni e quindi e’ importante che il Comune sia presente e possa ricevere quelle risorse che i napoletani meritano”  ha detto il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, intervistato a Radio Marte. “Io – ha aggiunto Manfredi – ho sempre visto nella mia citta’ che ottenere qualcosa per Napoli e’ sempre difficile perche’ c’e’ sempre un po’ di pregiudizio. E’ piu’ facile che le risorse vadano nelle altre citta’ che nella nostra. Quindi e’ chiaro che stiamo conducendo una battaglia che mi auguro ci porti al risultato che speriamo per Napoli e per i napoletani. Adesso e’ un momento in cui bisogna essere uniti per avere quelle risorse che ci servono per andare avanti. Questa e’ una condizione fondamentale per garantire delle risposte ai cittadini”. Come dire: o ci aiutano o affondiamo. E Manfredi è stato chiaro: non faccio affondare Napoli. Per cui l’atto delle dimissioni del sindaco in caso di mancato intervento del Governo più volte evocato non è un bluff ma qualcosa di concreto.

“Il vero tema è la legge di bilancio nazionale. Manfredi è stato molto chiaro: o si dà la possibilità a Napoli di non avere il dissesto o ci dimettiamo tutti quanti” ha detto Edoardo Cosenza, assessore alle infrastrutture e ai Trasporti della città di Napoli parlando con un’altra radio napoletana, Crc. È la conferma che fanno sul serio? Si vedrà. Su Bagnoli, invece aggiunge: “Iiniziamo a vedere, utilizzando termini ingegneristici, ‘invarianti’, cioè indipendentemente le cose da fare sulla grande progettazione di Bagnoli. Ci sono alcune aree come Lido Pola e l’ex Nato da riqualificare. Dobbiamo riprendere i progetti. È paradossale che tutti puntiamo su Napoli est e non su Bagnoli dove è tutto”.

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Cronache

Auto in fiamme a Napoli, si blocca la zona collinare, traffico in tilt

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Un incendio di vaste proporzione ha creato notevoli problemi alla circolazione della zona collinare di Napoli: un’auto in fiamme in via Bernardo Cavallino per motivi da accertare, ha provocato una nuvola di fumo che ha costretto due squadre di Vigili del Fuoco ad intervenire. Non ci sono feriti, ma gli abitanti del quartiere hanno temuto il peggio. La zona è rimasta bloccata da poco dopo le 8 del mattino ed ancora si sta lavorando per mettere la zona in sicurezza. visto che si tratta di un’arteria importante delal zona collinare della città e densamente abitata

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Cronache

Napoli, incidente traghetto da Capri, bilancio aggiornato: una trentina le persone medicate

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 La nave veloce trasportava oltre 100 passeggeri tra uomini delle forze dell’ordine impegnati a Capri in questi giorni in turni per i servizi predisposti per la sicurezza del G7 dei ministri degli Esteri, e turisti. Le persone che hanno fatto ricorso alle cure dei medici o sono passate per un pronto soccorso sono una trentina, 21 i feriti in ospedale, una donna è la più grave, gli altri – questo il bollettino della Asl 1 – sono ‘policontusi’.

Lo squarcio nell’ Isola di Procida

il bollettino dell’Asl 1 di Napoli

 

Napoli, nave da Capri contro la banchina: 18 feriti, donna grave

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Cronache

Soldi falsi, ai 4 indagati sequestrati anche tre case e due magazzini

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Sequestro preventivo di beni per un milione di euro emesso dal Gip di Napoli su richiesta della Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di quattro soggetti gravemente indiziati dei reati di associazione per delinquere e di falsificazione e spendita di banconote contraffatte, già destinatari, di una ordinanza applicativa della custodia cautelare in carcere.

Il provvedimento di sequestro scaturisce da accertamenti economico-patrimoniali che hanno fatto emergere significative incongruenze in un ampio arco temporale, compreso tra il 2004 e il 2022, fra i beni nella disponibilità degli indagati e dei rispettivi nuclei familiari e i redditi dichiarati o le attività economiche svolte.
Tale circostanza, sintomatica di un’illecita accumulazione patrimoniale protratta nel tempo, è alla base del sequestro preventivo per sproporzione eseguito dal G.I.C.O. della Guardia di Finanza, avente ad oggetto tre abitazioni ad uso civile e due magazzini siti in Napoli nonché i rapporti bancari e finanziari risultati nella disponibilità degli indagati, anche per interposta persona. È stato inoltre sequestrato un immobile ubicato nel quartiere Pendino di Napoli, costituente la base operativa del sodalizio nonché il luogo utilizzato dagli indagati per lo smercio delle banconote contraffatte.
Il valore complessivo dei beni in sequestro ammonta a circa 1 milione di euro. Il provvedimento eseguito è una misura cautelare disposta in sede di indagini preliminari avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione, e i relativi destinatari sono persone
sottoposta ad indagini e, quindi, presunti innocenti fino a sentenza definitiva.

Fiumi di euro falsi da Napoli anche in altri paesi d’Europa, decine di indagati e arresti in Italia e all’estero

Alla banda di falsari clan Mazzarella chiedeva pizzo “a piacere”

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