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Cronache

L’Atalanta di Gasperini vola, Genoa battuto con Lookman e Ederson

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L’Atalanta batte 2-0 il Genoa grazie ai gol di Lookman e di Ederson, ma tra le due reti deve ringraziare anche un salvataggio del portiere Carnesecchi, decisivo su Puscas. I padroni di casa partono bene. Al 2′ Scamacca scalda le mani a Leali, mentre la risposta è una punizione (guadagnata da Gudmundsson) calciata a pelo d’erba dell’altro grande ex della partita, Malinovskyi (5′). La difesa dei rossoblù appare impenetrabile fino alla mezzora, quando il portiere prima blocca il tiro poco incrociato di uno Scamacca defilato verso il vertice destro e poi alza sopra la traversa il mancino di De Roon davanti alla lunetta, figlio di un disimpegno a due Dragusin-Vasquez non ben perfezionato sull’incursione di Lookman.

Verso l’intervallo, uno squillo per parte, il destro alle stelle di Gudmundsson a rimorchio di Sabelli e il sinistro quasi dal fondo dettato da Ederson e Lookman per la quarta parata di Leali nel solo primo tempo. La ripresa s’avvia con due lampi, il tacco di Scamacca (buona la risposta di Leali) su invito dal lato corto di destra di Miranchuk, sostituto di un CDK in ombra, e il palo interno colto da Scalvini avvitandosi sul cross di Lookman dallo stesso lato. Due minuti o poco più di di paura per il Grifone. Ma la replica non si fa attendere (al 16′) sull’asse Thorsby-Ekuban. Decisiva l’uscita tempestiva di Carnesecchi.

La svolta della partita arriva al 23′. Su cross dalla destra di Scamacca, Lookman ferma la palla in modo fortunoso e insacca il gol dell’1-0. L’arbitro Marinelli, però, vede un tocco di mano e annulla la rete. Richiamato al Var dopo una lunga pausa, lo stesso arbitro torna sui propri passi e concede la rete: il gol è regolare. Al 95′ i liguri guidati da mister Gilardino, in settimana elogiato anche da Gasperini per il lavoro che sta facendo a Genova, vanno vicinissimi al pareggio con Puscas, liberato di tacco da Gudmundsson. Un grande intervento di Carnesecchi evita il pareggio. Subito dopo arriva il raddoppio nerazzurro di Ederson, su assist di Pasalic, che fissa il risultato definitivo sul 2-0. L’Atalanta sale così in classifica al sesto posto, con 16 punti, solo uno in meno del Napoli campione. Il Genoa resta invece nella zona bassa più calda, con un’altra buona prestazione ma con soli otto punti guadagnati nelle nove partite fin qui giocate.

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Guida ubriaco, si scontra con 3 moto e muore centauro, arrestato

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E’ risultato positivo all’alcol test il conducente della Fiat Punto che oggi si è scontrato con tre moto lungo la statale 108 bis “Silana di Cariati” che porta a Lorica. Nell’urto un centauro 37enne di Settingiano (Catanzaro) è morto, e altri due sono rimasti gravemente feriti. Dopo i risultati, i carabinieri della Compagnia di Cosenza hanno arrestato l’uomo, un 41enne, con l’accusa di omicidio stradale e lo hanno posto ai domiciliari.

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Scossa di terremoto di magnitudo 3.1 fa tremare il Vesuvio, molta paura ma nessun danno

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Un terremoto di magnitudo 3.1 della Scala Richter ha colpito alle 5,55 alle pendici del Vesuvio. L’evento sismico, che ha avuto luogo a una profondità di circa 400 metri, è stato distintamente avvertito dagli abitanti delle zone circostanti, in particolare nei piani alti degli edifici.

Gi esperti hanno definito la scossa come un evento “inusuale” e hanno confermato che non ci sono stati segnali di un incremento dell’attività vulcanica. L’epicentro del terremoto è stato localizzato vicino al Monte Somma, una zona storicamente monitorata per la sua vicinanza con il vulcano.

La comunità locale ha reagito con una comprensibile apprensione, ma, fortunatamente, non sono stati segnalati danni a persone o strutture. Le autorità locali nelle prossime ore decideranno se mantenere aperte le scuole. Intanto c’è da rassicurare  la popolazione sulla gestione dell’evento.

Ieri, alle 5,45, dall’altra parte di Napoli, in un’altra area vulcanica, nei Campi Flegrei, c’è stata una scossa di magnitudo 3.9. Anche in quel caso paura tanta ma nessun danno.

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“Due uomini dei servizi segreti vicino l’auto di Giambruno”, le rivelazioni del Domani

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Due uomini fuori dalla villetta di Giorgia Meloni, la notte tra il 30 novembre e l’1 dicembre. Armeggiavano attorno all’auto dell’ex compagno, Andrea Giambruno, mentre la premier era in missione a Dubai. Nell’episodio, però, non sono stati coinvolti “appartenenti ai Servizi” e la sicurezza della premier “non è mai stata posta a rischio”. Così il sottosegretario Alfredo Mantovano interviene dopo che un articolo apparso oggi sul Domani ha riferito sull’allarme scattato in quella occasione. Nella ricostruzione del quotidiano, un’auto si avvicina alla villetta nel quartiere Torrino.

Scendono due uomini, accendono una torcia o un telefonino e si mettono a trafficare attorno alla macchina di Giambruno. A sorvegliare la scena c’è però una volante della Polizia appostata in servizio di vigilanza. Un agente scende e chiede conto ai due dei loro movimenti. Gli uomini si identificano come “colleghi” senza però mostrare documenti di riconoscimento e si allontanano. Sull’accaduto viene stilato un rapporto che finisce alla Digos; vengono avvertiti – sempre secondo l’articolo del Domani – il capo del Polizia, Vittorio Pisani, il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, l’Autorità delegata alla sicurezza della Repubblica, Mantovano e la stessa premier.

Sarebbe stata informata anche la procura della Capitale. Inizialmente i sospetti ricadono su due uomini dell’Aisi, l’Agenzia d’intelligence per la sicurezza interna, che fanno parte della scorta di Meloni. I due vengono quindi trasferiti all’Aise, l’agenzia che invece si occupa dell’estero. In seguito però le indagini dell’Aisi scagionano gli 007 che quella notte – e lo testimonierebbero le celle telefoniche – si trovavano altrove.

I due potrebbero essere stati banalmente ladri alla ricerca di qualcosa nell’auto di Giambruno. Il fatto, secondo il quotidiano, avrebbe influito anche sulla nomina del nuovo direttore dell’Aisi, sbarrando la strada ad uno dei papabili, Giuseppe Del Deo, alla guida del gruppo dell’Agenzia che ha investigato sul caso. Mantovano non entra nei dettagli della vicenda, ma si limita a rivelare di averne dato notizia il 4 aprile nella sua audizione al Copasir, dove ha chiarito che “gli accertamenti svolti per la parte di competenza dell’intelligence hanno consentito con certezza di escludere il coinvolgimento di appartenenti ai Servizi, e che la sicurezza del presidente Meloni non è mai stata posta a rischio”.

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