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La Lazio espugna Cagliari e ritorna in zona Europa

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Dopo un periodo di alti e bassi, la Lazio ritrova la strada della vittoria nella trasferta in terra sarda contro un Cagliari in piena crisi: i ragazzi di Sarri vincono per 3 a 1. Reduce dal pareggio interno con il Napoli e dalla sconfitta esterna contro l’Atalanta, la squadra biancoceleste si è imposta con un netto 3-1 all’Unipol Domus, riportando il sorriso ai propri tifosi.

La partita è stata caratterizzata da un buon controllo del possesso palla da parte della Lazio, che ha preso in mano le redini del gioco fin dai primi minuti. Il vantaggio per i capitolini è arrivato poco prima della mezz’ora, grazie a un clamoroso autogol di Deiola, che ha deviato nella propria porta un cross velenoso di Isaksen.

Nel corso della ripresa, la Lazio ha ampliato il proprio vantaggio con il 200° gol in Serie A di Immobile, seguito dal sigillo di Felipe Anderson. Nonostante il gol di Gaetano per il Cagliari abbia riaperto momentaneamente il discorso, la squadra ospite ha chiuso la partita con il terzo gol firmato proprio da Felipe Anderson.

Nonostante i tentativi del Cagliari di reagire, la squadra ha perso morale e convinzione nel corso della partita, consentendo alla Lazio di controllare il gioco e portare a casa i tre punti. Con questa vittoria, la Lazio sale a 37 punti e rientra momentaneamente in zona Europa, scavalcando Napoli e Bologna in classifica.

Dall’altra parte, il Cagliari di Ranieri continua la sua serie negativa, subendo il quarto ko consecutivo e rimanendo in penultima posizione con 18 punti. Nonostante una buona opportunità per il pareggio nel primo tempo con Lapadula, la squadra non è riuscita a invertire il trend negativo.

Ora la Lazio guarda avanti con fiducia, mentre il Cagliari dovrà trovare al più presto le soluzioni per uscire dalla crisi e risalire la classifica.

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Zelensky: situazione difficile ma resistiamo nel Kursk

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“Il Comandante in Capo Oleksandr Syrskyi ha fornito un aggiornamento sulla situazione in prima linea. In molte direzioni la situazione rimane difficile”. Lo scrive Volodymyr Zelensky su X. “Solo a mezzogiorno, si sono già verificati quasi 70 attacchi russi. Gli scontri si concentrano nelle direzioni di Pokrovsk, Kramatorsk, Lyman e Kursk”. E “le nostre forze continuano le operazioni difensive in aree specifiche delle regioni di Kursk e Belgorod”, ha assicurato, dopo che ieri Mosca aveva annunciato la completa riconquista del Kursk. Zelensky ha chiesto una rinnovata pressione sulla Russia ad accettare la tregua proposta dagli Usa.

Secondo Zelensky “la situazione in prima linea e l’azione dell’esercito russo dimostrano che l’attuale pressione globale sulla Russia non è sufficiente a porre fine a questa guerra. Presto saranno passati cinquanta giorni da quando la Russia ha iniziato a ignorare la proposta degli Stati Uniti di un cessate il fuoco completo e incondizionato, una proposta che l’Ucraina aveva accettato l’11 marzo”. Per questo motivo, “è necessaria una pressione più tangibile sulla Russia per creare maggiori opportunità per una vera diplomazia”, ha avvertito, ringraziando “tutti coloro che sono al fianco dell’Ucraina”.

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Serie A, la Roma batte l’Inter a San Siro: decide Soulé

La Roma supera l’Inter 1-0 con un gol di Soulé a San Siro. Nerazzurri fermi a 71 punti, il Napoli può allungare. Giallorossi quarti insieme al Bologna.

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La Roma conquista una vittoria pesantissima a San Siro, superando l’Inter 1-0 nella 34ª giornata di Serie A. A decidere la sfida è un gol di Matías Soulé al 22′, che regala ai giallorossi tre punti fondamentali nella corsa Champions.

L’Inter si ferma, il Napoli può allungare

Con questa sconfitta, i nerazzurri restano fermi a quota 71 punti, agganciati dal Napoli che, in serata, ha la possibilità di balzare in testa alla classifica solitaria affrontando il Torino allo stadio ‘Maradona’. Un’occasione che potrebbe cambiare il volto della lotta scudetto.

Roma quarta insieme al Bologna

Il successo permette alla Roma di agganciare il Bologna al quarto posto a 60 punti, riaprendo i giochi per l’accesso alla prossima edizione della Champions League. Un risultato di grande prestigio ottenuto in uno dei campi più difficili, che certifica la crescita della formazione giallorossa.

 

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Rafa Benitez: Napoli può vincere lo scudetto, Inter a rischio

Rafa Benitez analizza la corsa scudetto in un’intervista al Corriere della Sera: Napoli favorito, Inter tra campionato e Champions, il peso di Lautaro e Lukaku.

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Una lunga carriera tra successi in Europa, esperienze sulle panchine di Inter e Napoli, e un occhio sempre attento al grande calcio internazionale. Rafa Benitez, intervistato dal Corriere della Sera, analizza con precisione la corsa scudetto italiana, sorprendentemente riaperta nelle ultime settimane.

Napoli favorito per lo scudetto? Per Benitez sì

«Dieci giorni fa avrei detto Inter senza alcun dubbio», ammette Benitez. «Anzi, pensavo addirittura al triplete. Ma il calcio è affascinante proprio per la sua imprevedibilità». Guardando al calendario e agli impegni europei della squadra di Inzaghi, l’ex tecnico ritiene che il Napoli abbia ora «qualche possibilità in più».

Benitez non nasconde il suo affetto per Napoli, dove ha allenato due anni: «Lì ho vinto due titoli e credo di aver dato il via a un cambiamento culturale. Volevo internazionalizzare il Napoli e in qualche modo ci siamo riusciti».

L’Inter tra campionato e sogno Champions

Benitez vede l’Inter di Inzaghi ancora fortissima, ma sottolinea: «Giocare la Champions ti sottrae inevitabilmente energie mentali. La gara col Barcellona sarà decisiva. In campionato conteranno i nervi saldi più della rosa lunga».

E sulla propria breve esperienza nerazzurra dice: «In sei mesi ho vinto due trofei. Avevo la consapevolezza che serviva un ricambio generazionale. Non sempre le idee coincidono, ma resto convinto delle mie scelte».

Inzaghi e Conte, due filosofie diverse

Ragionando sui tecnici protagonisti della corsa scudetto, Benitez distingue bene i caratteri: «Inzaghi è misurato, solido, trasmette calma. Conte invece si alimenta della tensione, trae energia dal suo temperamento battagliero. Entrambi vincenti, ma con approcci opposti».

Lautaro e Lukaku gli uomini decisivi

Se deve scegliere un uomo chiave per la volata finale, Rafa non ha dubbi: «Lautaro per l’Inter, Lukaku per il Napoli. Due attaccanti determinanti. Senza dimenticare due cervelli in mezzo al campo come Lobotka e Calhanoglu».

L’amore per la panchina

Infine, quando gli chiedono se sente la mancanza della panchina, Benitez sorride: «Sono un uomo di calcio, mi aggiorno continuamente, amo il mio lavoro. Faccia lei».

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