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Esteri

La campagna di Lula e Bolsonaro riparte dal trash

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La nuova campagna elettorale in vista del ballottaggio del 30 ottobre, in Brasile, sbalordisce per la sua vena trash. Archiviato il primo turno, i sostenitori dei due avversari, il leader di sinistra Luiz Inacio Lula da Silva (Pt) ed il presidente di destra Jair Bolsonaro (Pl), si sono sfidati sui social network con le trovate piu’ macabre e sensazionali in un arrembaggio al voto del mondo evangelico, bacino molto importante nel Paese (legato soprattutto a Bolsonaro) che secondo le stime degli analisti vale almeno un voto su tre. TikTok, Facebook e Instagram sono stati improvvisamente inondati di vecchi video controversi di Bolsonaro che spaziano dalla massoneria a storie sul cannibalismo. Una risposta – con gli stessi mezzi – alle fake news promosse dalla macchina propagandistica del leader di destra, che di recente ha promosso un filmato sull’appoggio delle Chiese di satana al leader del Pt, costringendolo a diffondere un comunicato ufficiale in cui si professava “cattolico e cresimato”. Le pubblicazioni non fanno parte della campagna ufficiale di Lula, ma sono promosse da politici e sostenitori del Partito dei lavoratori. Tra le clip piu’ diffuse ci sono immagini di Bolsonaro, risalenti a circa cinque anni fa, mentre partecipa all’evento di una loggia massonica. Un tema molto sentito dagli evangelici, che vedono i massoni come alleati di satana. Ma c’e’ anche un’intervista che il presidente aveva rilasciato al New York Times nel 2016, quando l’allora deputato, parlando dei riti antropofagi delle tribu’ indigene, aveva affermato che “non avrebbe avuto problemi” a mangiare carne umana. Secondo quanto spiegato all’ANSA dal politologo della Fondazione Getulio Vargas, Guilherme Casaroes, “a giudicare da questa prima settimana, il dibattito politico in Brasile ha abbandonato ogni possibilita’ di essere propositivo e razionale. E’ diventata una gara a far presa sulle emozioni degli elettori, soprattutto quelle negative, la paura e l’odio. Bolsonaro ha sempre seguito questa strada, con relativo successo, e continua ad essere piu’ accattivante nei suoi attacchi a Lula. Con i risultati del primo turno, la sinistra si e’ resa conto che la dimensione dei valori ha un ruolo molto piu’ grande di quanto immaginato”. Ma con la decisione di giocare in questo campo, Lula si fa trascinare “su un terreno in cui Bolsonaro e’ piu’ esperto”.

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Putin: non rifiutiamo il dialogo con i Paesi occidentali

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“La Russia non rifiuta il dialogo con i Paesi occidentali, la scelta spetta a loro”. Lo ha detto il presidente Vladimir Putin, citato dall’agenzia Ria Novosti, nel suo discorso di insediamento per il quinto mandato. “Vogliono continuare a cercare di limitare lo sviluppo della Russia, continuare la politica di aggressione, pressione sul nostro Paese che non è cessata da anni, o guardare ad una via per la cooperazione e la pace?” si domanda Putin.

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Guterres: Italia pilastro fondamentale multilateralismo

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“L’Italia è un pilastro fondamentale del multilateralismo e un partner esemplare delle Nazioni Unite. In ogni area delle nostre attività l’Italia è sempre presente, nelle operazioni di peacekeeping, nello sviluppo sostenibile, nella protezione climatica, nei diritti umani. E’ molto importante dirlo nel momento in cui l’Italia assume la presidenza del G7” ha spiegato il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres incontrando il presidente della Repubblica Sergio Mattarella in visita al Palazzo di vetro.

“Questo paese – ha proseguito Guterres – è sempre stato un ponte tra nord e sud, un ponte che ora è più necessario che mai, quando si vive in un mondo dove le divisioni geopolitiche hanno creato tante difficolta’ in tutte le aree”. “E’ molto importante avere l’Italia alla guida del G7 – ha continuato – ed essere in grado di raggiungere le riforme della nostra istituzione multilaterale che non rappresenta più la realtà del mondo moderno”.

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Gaza: media, bilancio attacchi Israele su Rafah sale a 8 morti

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L’agenzia di stampa palestinese Wafa afferma che è salito ad almeno otto morti e diversi feriti il bilancio degli ultimi attacchi israeliani sulla città di Rafah, nel sud della Striscia di Gaza.

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